Leonardo DiCaprio è uno straordinario attore che ha ripetutamente dato prova del suo grandioso talento e sappiamo quanta determinazione e quanta professionalità ha sempre investito nel suolo lavoro. Ma riuscite ad immaginarlo a soli diciassette anni, mentre si prepara per uno dei più difficili ed importanti ruoli mai interpretati?
Si tratta di dettagli che fanno la differenza tra un attore qualsiasi ed una star di Hollywood. Li ammiriamo, li seguiamo, li adoriamo, ma come si diventa bravi al punto da affascinare e conquistare il pubblico con ogni personaggio a cui danno vita? E sia chiaro che non mi riferisco ai premi Oscar, perché soprattutto nel caso di Leonardo DiCaprio, non è affatto un premio a fare un bravo attore.
Ho appreso che il giovanissimo Leo, era già un perfetto professionista e che ha preso sul serio l’impegno necessario ad indossare i panni di Arnie Grape in Buon Compleanno Mr Grape, determinato a dimostrare di non essere soltanto un bel faccino.
Per prepararsi al provino gli fu fornita una videocassetta che mostrava la vita di alcuni giovani ragazzi con lo stesso disturbo autistico del personaggio di Arnie Grape. Ebbene Leonardo DiCaprio la guardò per tre giorni di fila, tutto il giorno, ogni giorno, senza mai smettere.
Naturalmente si aggiudicò la parte, vincendo ogni tipo di remora del regista Lasse Hallstrom, turbato dal fatto che Leo fosse troppo “attraente” per il ruolo. E nonostante avesse vinto il provino, Leonardo decise di perfezionare ulteriormente la sua interpretazione:
Trascorsi una settimana ad Austin, in Texas, in un centro per bambini con disturbi simili a quelli del mio personaggio. Notai centinaia di piccole cose e le feci mie.
Il resto…è storia.