A quasi dieci anni dalla scomparsa di Brittany Murphy, bella e simpatica interprete, ripercorriamo le cause della sua morte
Molti l’hanno dimenticata, eppure in tanti quando la vedono in un film si domandano chi fosse e perché la mente reagisca come se la riconoscesse. Bionda, un dolce sorriso e occhi limpidi e sinceri, Brittany Murphy è morta prematuramente nel 2009 e da allora, il ricordo della sua storia e del tragico evento che l’ha riguardata si è affievolito sino a diventare una sorta di vecchio mistero hollywoodiano, una vicenda annebbiata dal trascorrere del tempo e dalla vaghezza delle circostanze.
Nata ad Atlanta, Brittany debutta a soli 14 anni in Un professore alle elementari, una serie televisiva anni ‘90 ed approda in breve tempo al cinema ottenendo ruoli di ogni tipo. Spazia da commedie in cui interpreta una frivola studentessa come Ragazze a Beverly Hills ad horror come L’angelo del male, da thriller come Don’t say a word a commedie romantiche come Oggi sposi…niente sesso, da biotopic come 8 Mile a noir come Sin City. Ma il film che l’ha consacrata come abile interprete è, senza ombra di dubbio, Ragazze Interrotte, capolavoro drammatico in cui recita al fianco di Angelina Jolie, Whoopi Golberg, Jared Leto e Winona Ryder.
Guardo ancora oggi con molto piacere i film che ha interpretato e sono teneramente legata a The Ramen Girl, commedia interculturale del 2008 sul potere terapeutico della raffinata arte culinaria giapponese.
Il 20 dicembre del 2009, a soli 32 anni, Brittany è stata trovata morta nella vasca da bagno di casa sua, dalla madre. Il suo cuore si era fermato e a nulla sono serviti i tentativi di rianimarla. Intorno al suo corpo, diverse tracce di vomito hanno subito lasciato intendere che non si fosse trattato di un mero arresto cardiaco e si sono immediatamente diffuse voci su presunti disordini alimentari dell’attrice che la avrebbero condotta alla morte e su una altrettanto supposta dipendenza dalla droga. Ma la verità si è rivelata ben più contorta di così.
Il decesso viene subito ritenuto una “morte sospetta” e la polizia di Los Angeles ha avviato un’inchiesta iniziata già il 21 dicembre 2009 con l’esame autoptico. Un mese e mezzo dopo, i risultati hanno rivelato che a causare la morte di Brittany Murphy è stata una polmonite curata male e aggravata dall’anemia, scongiurando e mettendo definitivamente a tacere le voci di una possibile overdose. Il 23 maggio 2010, però, a complicare ulteriormente la vicenda e a sconvolgere tutti, giunge la notizia della morte di Simon Monjack, marito di Brittany, rinvenuto anch’egli nella medesima abitazione che condivideva con l’attrice, soltanto 5 mesi dopo.
Dal momento che, prima di morire, Simon aveva intentato causa al costruttore del proprio appartamento, temendo che ad aver aggravato la polmonite di Brittany potesse essere stata la presenza di una muffa tossica in casa, le indagini si sono concentrate sull’avvelenamento da muffa, ma l’ufficialità del legame tra le due morti, non è mai stata fornita dal coroner che ha più volte ammesso di trovare incredibili le circostanze e di non escludere che il fungo possa aver contribuito a determinare il decesso della coppia, ma di non ritenere che la muffa sia stata, da sola, in grado di causarne la morte. Dunque, sebbene si possa ragionevolmente ritenere che si sia trattata di una serie di elementi davvero sfortunati uniti sino a divenire letali, il mistero resta.
Desidero dunque ricordare il gentile e solare sorriso di una ragazza, prima ancora che un’attrice, scomparsa in avverse ed infauste circostanze e spesso rivedo il suo volto ed i suoi dolci lineamenti nella bellissima Lili Reinhart, la somiglianza è in effetti impressionante e mi rendo conto di non essere la sola ad aver avuto questa impressione.
Nel 2014, è uscito postumo l’ultimo film girato da Brittany Murphy: Something Wicked, un thriller psicologico di Darin Scott in cui ha interpretato la psichiatra Susan.
Una delle poche volte che leggo un articolo italiano scritto su di lei dove i fatti sono riportati così come sono e non inventati di sana pianta sbagliando addirittura a scrivere correttamente il suo nome.
GRAZIE Per questo.
Eh sì probabilmente la maggior parte delle persone oggi non sanno chi sia.
a ma no, per chi è cresciuto con lei, le sue meravigliose interpretazioni, i suoi occhioni e la sua naturale capacità di bucare lo schermo, no non l’abbiamo dimenticata e non lo faremo mai. ?
Grazie di cuore Flower per questo splendido commento ♥️ sono d’accordo, non la dimenticheremo mai!
Condivido il pensiero e l’ammirazione per questa brava e sfortunata interprete.
Sull’articolo, corretto, ma è Wikipedia riscritto, speravo in qualcosa di più
Ciao Diego, mi spiace per questa tua considerazione, ma posso assicurarti che le mie fonti oltre ad essere siti inglesi accreditati del tipo Vanity ed Hollywood reporter che, se citati, sono adeguatamente menzionati, non sono mai un mero copia incolla perché abbiamo un funzionale sistema che assicura non vi sia alcuna copia pedissequa. Purtroppo le notizie sulle cause della morte di Brittany sono poche, spesso contraddittorie e vaghe e non è stato semplice ricondurre ad una logica almeno apparente quanto è emerso.