La Justice League sotto indagine? Chiariamo il significato del comunicato della Warner Media che annuncia la conclusione delle indagini relativamente alla produzione del film dell’universo DC Comics. La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno e travolge il comportamento e la professionalità di Joss Whedon e dei produttori del film.
Perché le indagini, durate circa due mesi, si sono rese necessarie a seguito delle gravi accuse mosse da Ray Fisher, l’attore che in Justice League interpreta Cyborg, relativamente al comportamento scorretto o più precisamente alla “cattiva condotta” del regista Joss Whedon e dei produttori Geoff Johns e Jon Berg.
A cosa si riferisca precisamente Fisher con le sue accuse non è stato chiarito ufficialmente, ma si intuisce dall’importante precisazione della Warner diretta a Ray Fisher che ha fatto seguito al comunicato di conclusione delle indagini:
Sono stati adottati alcuni provvedimenti. La Warner Media apprezza il coraggio dimostrato nel farsi avanti per aiutare la compagnia a creare un ambiente di lavoro inclusivista ed equo.
Che si sia trattato di comportamenti discriminatori? Fisher ha spiegato di aver subito un trattamento aggressivo da Whedon in alcune fasi delle riprese di Justice League, incluse velate minacce di compromissione della futura carriera dell’attore e dunque un atteggiamento tale da rendere il posto di lavoro un luogo tossico e sgradevole.
Seguiremo l’evolversi della situazione e ti terremo aggiornato. E’ chiaro che ciò che colpisce di più in questa vicenda è che ad Hollywood si ricorra ancora a squallidi giochi di potere, a minacce, prepotenze, nonnismo, intimidazioni e mezzucci per imporre il proprio volere nelle produzioni e sul set.