Angeli con la pistola (Pocketful of miracles)
Regia: Frank Capra; soggetto: Robert Riskin, dal racconto di Damon Runyon “Signora per un giorno”; sceneggiatura: Hal Kanter, Harry Tugend, Jimmy Cannon; fotografia (colore): Robert J. Bronner; scenografia: Roland Anderson, Hal Pereira; costumi: Edith Head & Walter Plunkett; montaggio: Frank P. Keller; effetti speciali: Farciot Edouart; colonna sonora: Walter Scharf, Jimmy Van Heusen; interpreti: Glenn Ford (Dave “Lo Sciccoso” Conway), Bette Davis (Annie), Hope Lange (Elizabeth “Regina” Martin), Peter Falk (Carmelo), Mickey Shaughnessy (Piccolo), Ann Margret (Louise), Thomas Mitchell (giudice Henry Blake), Edward Everett Horton (il maggiordomo), Arthur O’ Connell (conte Alfonso Romero), Peter Mann (Carlos Romero), Barton MacLane (commissario del NYPD), Sheldon Leonard (Steve Darcey, il “pezzo grosso” di Chicago), Jay Novello (il console spagnolo); produzione: Frank Capra, Glenn Ford e Joseph Sistrom per Franton Production/United Artists; origine: USA – 1961; durata: 136′.
Trama
New York, anni ’20. Dave Conway (Ford), detto “Lo Sciccoso” per la sua eleganza, durante il proibizionismo si arricchisce col contrabbando di alcolici, che smercia in tutta la città. Svelto di mano e lingua tagliente, Dave ha un’unica debolezza: è superstizioso. Prima di ogni affare importante compra le mele da una mendicante, Annie (Davis), convinto che gli portino fortuna. Quest’ultima, grazie anche all’aiuto della sua banda di accattoni, ha mantenuto agli studi la figlia Louise in un prestigioso collegio spagnolo. La ragazza non ha mai visto la madre, con la quale si tiene in contatto per lettera.
Nella sua ultima missiva, la giovane (cui Annie ha fatto credere di essere una dama della buona società) le annuncia di essersi innamorata del figlio del conte Romero. Il nobiluomo, insieme col figlio e Louise stanno per arrivare a New York, per conoscerla. Annie è disperata ma Dave, convinto dalla sua fidanzata “Regina” Martin, cantante di night club decide di aiutarla. Con l’aiuto della sua banda di fuorilegge, capeggiata dal brontolone Carmelo (Falk), si fa prestare un appartamento, con tanto di maggiordomo inglese, il distinto Hutchins. Ingaggia a poco prezzo il distinto giudice Blake per recitare come marito di Annie, mentre Regina, grazie alle sue conoscenze (stilisti, truccatori, estetisti) si occupa di trasformare la malmessa e anziana mendicante in una distinta signora. L’elaborata messinscena è complicata dalla contemporanea presenza in città di Darcey, “pezzo grosso” della malavita di Chicago, in trattativa con Dave per espandere il contrabbando e dalla curiosità dei giornalisti, che gli scagnozzi di Dave sono costretti a sequestrare per mantenere segreta la farsa.
Intanto il conte Romero è ansioso di conoscere gli altolocati amici di quella che crede una gran dama e propone di dare una festa per annunciare il fidanzamento tra Louise e Carlos. Dave e Regina, commossi dall’affetto dei ragazzi, tentano allora il tutto per tutto, vestendo a festa i membri della banda di Dave e le ballerine da night club di Regina, istruendoli per farli passare come esponenti dell’alta società. La polizia però, messa in allarme dalla scomparsa dei reporter, circonda il locale dove si sono riuniti per le prove generali. Dave allora si reca dal capo della polizia e ottiene un incontro col sindaco, che in quel momento è sulle spine, pressato dai direttori dei quotidiani in ansia per i loro stipendiati. Caso vuole che sia presente all’incontro anche il governatore dello stato di New York, a casa del sindaco per il tradizionale ballo natalizio. Dave propone alle autorità uno scambio: i reporter in cambio della partecipazione degli invitati al party. Riuscirà a cavarsela ancora una volta?
Il commento del redattore
Riprendendo un suo film del 1933 (Signora per un giorno) Frank Capra ci regala Angeli con la pistola, un titolo natalizio ambientato in quell’America degli anni ’20 e ’30 che egli più di tutti ha saputo descrivere: le difficoltà della gente, la Grande Depressione seguita al crollo di Wall Street del 1929, Il New Deal del presidente Roosevelt che aiutò la nazione a ripartire, rinascendo dalle proprie ceneri grazie all’ambizione e allo spirito d’iniziativa delle persone. Siamo lontani dai fasti di capolavori come Accadde una notte o L’Eterna Illusione: qui il regista dà un tocco sentimentale e nostalgico alla pellicola, ultima perla della sua carriera.
A 63 anni sente che è giunto il momento del ritiro e saluta il cinema con il remake Angeli con la pistola, commovente e esilarante al tempo stesso: il film mantiene intatta dopo tanti anni la sua verve, grazie soprattutto ai siparietti comici del cast di contorno, composto da personaggi come Piccolo, il sempliciotto autista e gorilla di Dave “lo Sciccoso”(“Non sapevo che New York avesse il mare”), Hutchins, il compunto e romantico maggiordomo inglese o Carmelo, il luogotenente brontolone del boss, interpretato da un giovane Peter Falk, futuro Tenente Colombo, qui giustamente nominato all’Oscar (che sfoggia, nella versione originale un inglese con un forte accento italiano, mentre nella versione italiana parla in siciliano stretto grazie a Oreste Lionello) e infine dal caratterista di lusso Thomas Mitchell nella parte del giudice Blake, qui al suo ultimo ruolo prima della morte, avvenuta nel 1962.
Che dire dei protagonisti di Angeli con la pistola? Per la parte di Glenn Ford, l’elegantissimo malavitoso dal cuore tenero, Capra inizialmente aveva pensato a Dean Martin o Frank Sinatra. Si convinse quando Ford mostrò di credere nel progetto, accettando di associarsi come produttore e scegliendo personalmente la sua partner femminile nel ruolo di “Regina” Martin, l’affascinante Hope Lange, con la quale aveva al tempo una liaison. Ultima citazione per Bette Davis, una delle più grandi attrici mai apparse sullo schermo, due volte premio Oscar, che ritorna al cinema rendendo alla perfezione il tormento interiore della mendicante Annie. La storia procede come un meccanismo oliato che gira con precisione fino al crescendo finale: guardo Angeli con la pistola ogni Natale e non mi stanca mai.
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