Il pittore che ha sempre saputo raccontare le emozioni in modo unico: la solitudine, il silenzio e l’attesa. Scopri Hopper. Una storia d’amore americana, disponibile nelle sale solo il 9 e 10 aprile. Non perdertelo! Ma ora scopriamo di più!
Edward Hopper, il grande pittore
Edward Hopper è stato un grande pittore e illustratore americano, considerato uno dei massimi esponenti del realismo americano. Le sue opere sono famose per la loro capacità di rappresentare la solitudine, l’alienazione e il mistero della vita moderna nelle città e nei paesaggi degli Stati Uniti. Hopper ha saputo cogliere con maestria le atmosfere, le luci e le ombre, i colori e le geometrie delle scene che dipingeva, creando immagini suggestive e memorabili.
Tra le sue opere più celebri ed emblematiche, possiamo citare:
I Nottambuli (Nighthawks)
Mostra quattro persone in una tavola calda aperta di notte, illuminate da una luce artificiale che contrasta con il buio della strada. Il pittore intende esprimere un senso di isolamento, di estraneità, di incomunicabilità tra i personaggi, che sembrano persi nei loro pensieri.
Gas
Dipinto del 1940, rappresenta una stazione di servizio isolata lungo una strada di campagna al crepuscolo. L’opera riflette l’impressione intima dell’artista della natura e del dramma sotteso alla scena. Il dipinto è esposto al MoMA di New York.
Hopper è stato un pittore che ha saputo interpretare e raccontare la sua epoca, i suoi cambiamenti, le sue contraddizioni, le sue sfide. Le sue opere sono testimonianze preziose e affascinanti di una realtà complessa e sfuggente, che ci invita a riflettere e a emozionarci.
Hopper. Una storia d’amore americana
Quella di Hopper è un’America popolare, capace di influenzare pittori come Rothko e Banksy, cineasti come Alfred Hitchcock e David Lynch, ma anche fotografi e musicisti. Ma chi era davvero questo artista? Il documentario diretto da Phil Grabsky analizza a fondo l’arte di Hopper (1882-1967), la sua vita e le sue relazioni personali, dagli esordi al rapporto con la moglie Jo, che abbandonò la sua promettente carriera artistica per fargli da manager.
E ancora il successo delle sue tele, la personalità enigmatica dietro il pennello, la capacità di indagare la solitudine moderna come nessuno prima di lui era riuscito a fare, tanto da dialogare, a distanza di decenni, anche con chi, in periodo Covid, si è trovato recluso, solo, isolato.
Con l’ausilio di interviste di esperti e letture di diari e grazie a un sorprendente sguardo gettato sul suo quotidiano, il nuovo film Hopper. Una storia d’amore americana fa rivivere l’artista probabilmente più influente di tutta la storia statunitense. Come recita il titolo, saremo trascinati all’interno di una storia d’amore tutta americana: l’amore per l’architettura e i paesaggi aperti e talvolta desolati degli States ma anche quello, tenero e appassionato, per la determinata compagna di vita Jo.
Spiega il regista Phil Grabsky: “Inizialmente sono stato attratto dall’idea di un uomo scorbutico, monosillabico e sgradevole, ma ho imparato che questa era una sintesi molto ingiusta dell’uomo Hopper, che è stato molto più complicato e complesso di così. Durante gli studi per il film, ho scoperto che non si può capire Edward Hopper senza capire sua moglie, Jo.
È per questo motivo che, con il progredire delle ricerche, abbiamo cambiato il titolo in Hopper: Una storia d’amore americana, alludendo sia al suo amore per l’architettura e i paesaggi americani, sia al suo rapporto con Jo. L’eliminazione della folla dalle sue scene urbane ci permette di concentrarci sulla narrazione di una persona sola e della sua solitudine”.
La Grande Arte al Cinema, progetto che organizza la visione di questo film, appartiene a Nexo Digital. Per il 2024 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.
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