Era il 2013, ben otto anni fa, quando il maestro dell’animazione giapponese, Hayao Miyazaki, annunciò il suo ritiro dopo la realizzazione del suo ultimo film, Si alza il vento, da molti fan ritenuto come un vero e proprio testamento cinematografico, con evidenti riferimenti autobiografici.
In occasione di una recente intervista per il New York Times, la prima intervista che Miyazaki ha rilasciato Oltreoceano dopo sette anni trascorsi dal suo ritiro, l’artista ormai ottantenne ha dichiarato di essere al lavoro su un nuovo lungometraggio. Fa così ritorno dal suo pensionamento perché in fondo, come dichiarato dal figlio Gorō Miyazaki, “ha bisogno di creare qualcosa per vivere”, non riesce proprio a farne a meno, per nostra fortuna!
How Do You Live?, il nuovo film di Hayao Miyazaki
Il prossimo film di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli si intitolerà How Do You Live?, tratto dall’omonimo romanzo di Genzaburo Yoshino del 1937. Si tratta di un titolo abbastanza famoso in Giappone, studiato presso le scuole e a cui lo stesso Miyazaki è particolarmente affezionato, si tratta infatti del suo libro d’infanzia preferito.
How Do You Live?, la trama
Jun’ichi Honda è uno studente di 15 anni conosciuto con il soprannome di Koperu, dal nome dell’astrofisico Nicolò Copernico. Tra i ragazzi più popolari della scuola, anche per gli ottimi risultati accademici e atletici, si trova costretto a trasferirsi dallo zio perché la madre, dopo la morte del padre, non è più in grado di mantenerlo.
Nella nuova scuola i suoi compagni di classe sono figli di uomini d’affari, professori universitari e dottori mentre le lezioni spaziano molto più del previsto. Koperu sperimenta la nuova vita, e ogni giorno lo zio gli racconta una storia, ognuna delle quali tratta temi come “la visione delle cose”, “la struttura della società”, “le relazioni” e simili. Alla fine, Koperu risponde allo zio in maniera analoga, scrivendogli una nota in cui spiega come vivrà in futuro.
Questa è la trama ufficiale del romanzo. Non si tratterebbe peraltro del primo libro che subisce un adattamento da parte dello Studio Ghibli, ricordiamo ad esempio Il castello errante di Howl, tratto dal romanzo di Diana Wynne Jones del 1986, e ancora Si alza il vento, dal libro di Tatsuo Hori del 1937. Eppure da sempre Miyazaki si è contraddistinto per il suo stile, partendo da testi che sono stati poi completamente stravolti, resi personali, trasformati in opere nuove e splendide.
Proprio per questo motivo non sappiamo ancora di cosa parlerà How Do You Live?, quanto si atterrà al romanzo originale e quanto Miyazaki ci metterà del suo. Del resto sono poche le informazioni che abbiamo sul nuovo film, gli stessi Hayao Miyazaki ed il suo fidato collaboratore, Toshio Suzuki , hanno mantenuto il massimo riserbo sul nuovo progetto, senza rivelare altri dettagli. Toshio Suzuki, produttore dello Studio Ghibli, ha descritto il film come un “fantasy su larga scala”.
Il ritorno all’animazione tradizionale
Sappiamo che con molta probabilità, How Do You Live? potrebbe essere davvero l’ultimo film di Miyazaki. L’autore è ormai al lavoro su quest’ultimo progetto da quattro anni e l’attesa sarà ancora molto lunga prima che i lavori siano terminati. Questi tempi così estesi derivano dal fatto che Miyazaki desidera che ogni fotogramma sia disegnato a mano, per cui non sorprendono i lunghi tempi di lavorazione. L’artista ha infatti sottolineato, anche in occasione di quest’ultima intervista: “Credo che lo strumento dell’animatore sia la matita”.
Nonostante il progresso tecnologico ed il fatto che da anni l’animazione tradizionale ha lasciato il posto all’impiego della grafica digitale, Hayao Miyazaki si è sempre dimostrato molto restio all’utilizzo di quest’ultima, continuando a privilegiare quella tecnica tradizionale che da sempre caratterizza i lavori dello Studio Ghibli, di cui ogni frame è un’opera d’arte. Tuttavia, dopo il ritiro del maestro avvenuto nel 2013, e dopo una pausa di sei anni per lo studio d’animazione, è subentrato Gorō Miyazaki che, in contrasto con gli insegnamenti del padre, ha deciso di realizzare un nuovo titolo, Earwing e la strega, completamente in computer grafica. Dal canto suo, il regista ha così dichiarato:
“Ho visto animatori che disegnano a mano, che hanno un immenso talento e hanno fatto un lavoro grandioso al di fuori di Studio Ghibli, fare fatica a causa della pressione legata alle aspettative. Quindi usare gli effetti digitali è stato per noi un modo positivo per poter realizzare un film senza sentire la pressione causata dal confronto con le opere precedenti”.
La scelta in questione è stata ampiamente criticata dal pubblico, particolarmente restio verso un cambiamento del genere da parte di uno dei pochi studi d’animazione che non aveva ancora ceduto al digitale. Per coloro che non hanno apprezzato questa decisione sarà quindi una gioia sapere che Hayao Miyazaki sta per ritornare, regalandoci una nuova magica storia in pieno stile Studio Ghibli.
L’intervista al New York Times si è conclusa poi con la stessa domanda con cui si intitola il film: “Come vivrà?”. La risposta data da Miyazaki non poteva che essere perfettamente in linea con il suo personaggio:
“Sto facendo questo film proprio perché non ho la risposta”.