Ginny & Georgia è disponibile alla visione su Netflix dal 24 febbraio ed è una serie gradevole e godibile, ma non aspettatevi una comedy alla Una mamma per amica. Perché Ginny e Georgia non sono affatto le Gilmore Girls.
https://www.youtube.com/watch?v=At08jgGG0VA&ab_channel=NetflixItalia
Gli episodi, dieci per questa prima stagione, raccontano la rocambolesca e disfunzionale esistenza della adolescente Ginny (Antonia Gentry), di suo fratello, di padre diverso, Austin (Diesel La Torraca) e della loro mamma, la bellissima Georgia (Brianne Howey).
Georgia ama Ginny e Austin più di qualsiasi altra persona al mondo ed è pronta a tutto pur di proteggerli e di non permettere mai che soffrano come ha sofferto lei. Ma fin dove è disposta a spingersi? E quanto in là è già andata? Giunta a Wellsbury (un piccolo paradiso borghese) in cerca di un nuovo inizio, Georgia brucia le tappe di quella che dovrebbe essere un’esistenza quieta e sicura per i suoi figli, che desiderano soltanto stabilità e normalità. Ma il suo passato la tormenta.
Il paragone tra la serie e Una mamma per amica non è soltanto azzardato, ma proprio assurdo e chiunque se ne serva per descrivere Ginny & Georgia, è evidente che non ne abbia guardato neanche un solo episodio. Il rapporto madre-figlia qui descritto è assolutamente diverso da quello tra Lorelai e Rory, Georgia è un mistero per i suoi figli, indossa una maschera costruita per proteggerli dalla vera se stessa e in famiglia non c’è fiducia né complicità.
Prodotta da Debra J. Fisher e creata da Sarah Lampert, Ginny & Georgia è ben recitata e l’accento del sud degli Stati Uniti di Brianne Howey merita una menzione speciale, ma la sceneggiatura fa qualche scivolone contraddicendo spesso il messaggio di forza, emancipazione e femminismo di cui vuole farsi portatore. Lo show, infatti, è stato al centro di una polemica innescata dalla cantante Taylor Swift alla quale non è sfuggita una battuta di pessimo gusto:
Hey Ginny & Georgia, 2010 called and it wants its lazy, deeply sexist joke back. How about we stop degrading hard working women by defining this horse shit as FuNnY. Also, @netflix after Miss Americana this outfit doesn’t look cute on you 💔 Happy Women’s History Month I guess pic.twitter.com/2X0jEOXIWp
— Taylor Swift (@taylorswift13) March 1, 2021
Cosa te ne importa? Passi da un uomo all’altro più velocemente di Taylor Swift.
Questa la battuta che ha provocato la reazione dell’artista, la quale (giustamente) non ha affatto accettato di buon grado di essere pubblicamente giudicata e derisa per la sua vita sentimentale:
Hey Ginny & Georgia, il 2010 rivuole indietro questa battuta incredibilmente sessista. Che ne dite di smetterla di degradare le donne che lavorano e definire questa roba divertente? E poi, Netflix, dopo Miss Americana questo look non ti si addice per niente. Buon mese della donna, credo.
Senza fare alcuno spoiler, posso dire che gli spettatori di Ginny & Georgia sono dunque equamente divisi tra soddisfatti e delusi. Personalmente devo ammettere che guarderei una seconda stagione soltanto per capire cosa accadrà, ma non perché abbia apprezzato in maniera particolare le vicende di Georgia e mi unisco a coloro che chiedono a Netflix di alzare la fascia d’età delle serie che produce, dal momento che questa è l’ennesima dramedy per teenager nella fascia d’età tra i 15 ed i 16 anni.
É molto bella questa serie,ed é stata una fra le tante che mi é piaciuta di piú,ora me la guardo sempre di più di 3 volte
Voto 9,5
Ciao Clara! Sono contenta ti sia piaciuta, secondo te cosa vedremo nella seconda stagione? Io scommetto che spunterà il papà di Austin