In inglese o americano la parola è la stessa, ed è emancipation. In Italia diventa emancipazione. Tranquillo e tranquilla non ti farò una lezione di etimologia della parola o un corso di inglese. Voglio invece farti riflettere su questa parola che ha subito una grande inflazione negli ultimi decenni, eppure sembra di essere ancora nel lontano 1860 in America dove essere afroamericano equivaleva a dire schiavo.
No, non fare l’errore di pensare che non è più così. Non pochi giorni fa lo stesso Stato che fece da misuratore per chi avrebbe dovuto vincere le elezioni americane vinte da Joe Biden è, la Georgia, di nuovo sul banco degli imputati per una legge davvero singolare e che fa storcere, e non poco, il naso a chi come te e me credeva che vivessimo in un mondo più emancipato, appunto.
Emancipation – Cosa avrebbe raccontato?
Già abbiamo apprezzato il meraviglioso e veritiero Will Smith ne La ricerca della felicità in cui impersonava Chris Gardner, ed ora lo avremmo ancora di più ammirato nella veste di uno degli afroamericani più discussi durante gli anni della secessione e tra l’altro fu il primo afroamericano che da libero condusse un assalto con un ruolo di comando nella primavera del 1863. Poco si sa ufficialmente di ciò che fu la vita del povero whipped Peter che riuscì a scappare dalla piantagione di cui era schiavo in Louisiana. Come riportato qui potrai scoprire cosa accadde e perché è difficile immaginare tanta ferocia in così poco tempo su un uomo.
Perché Will Smith e Antoine Fuqua hanno ritirato il film Emancipation?
In Georgia è stata discussa una legge dal Congresso locale, approvata e firmata successivamente dal governatore, repubblicano, Brian Kemp. Fin qui tutto bene se non fosse che questa attuazione legislativa preveda, come dire, delle direttive limitanti nell’esercitare i propri diritti di un cittadino. I punti che più determinano una reazione è, finanche del presidente degli U.S.A., sono le norme restrittive sul voto come ad esempio la limitazione delle caselle personali e documenti di riconoscimento, negli States non proprio indispensabili. Mentre per i Democratici determinerebbe una chiara selezione degli aventi diritto al voto, escludendo di fatto i redditi bassi e persone che non hanno documenti di riconoscimento per i Repubblicani le regole servirebbero per rendere il voto più valido e senza possibilità di agenti esterni.
Le cause che allontano la produzione del film
Riportiamo una dichiarazione congiunta di Will Smith e Antoine Fuqua sull’accaduto:
In questo momento, la nazione sta facendo i conti con la sua storia e sta tentando di eliminare le vestigia del razzismo istituzionale per ottenere una vera giustizia razziale. Non possiamo in buona coscienza fornire sostegno economico a un governo che promuove leggi sul voto regressivo che sono progettate per limitare l’accesso degli elettori. Le nuove leggi di voto della Georgia ricordano gli impedimenti al voto approvati alla fine della ricostruzione per impedire a molti americani di votare. Purtroppo, ci sentiamo in dovere di spostare il nostro lavoro di produzione cinematografica dalla Georgia a un altro stato.
Le riprese sarebbero iniziate a giugno ed è la prima grande produzione che abbandona il Paese. Ciò che intristisce è che la storia ha in sé un dogma inevitabile: si ripete. Infatti, molte persone attiviste sia nelle associazioni civili che politiche asseriscono che questa azione è un palese richiamo all’era di Jim Crow; c’era un tempo che a quanto pare è tornato, come ti dicevo, in cui degli stati del sud crearono delle chiare leggi che avevano un solo scopo: far rimanere intatto il potere dei bianchi limitando drasticamente l’azione delle persone di colore mantenendo il razzismo come qualcosa di naturale.