L’universo di E.T. l’extra-terrestre, capolavoro di Steven Spielberg, compie quarant’anni e Cineteca Milano festeggia il compleanno con una mostra speciale, proiezioni e iniziative.
E.T. l’extra-terrestre apre Piccolo Grande Cinema
Il capolavoro di Spielberg aprirà la quindicesima edizione di Piccolo Grande Cinema (5 – 13 novembre 2022) alla Cineteca Milano Arlecchino, con una proiezione inedita e una serata ricca di sorprese sabato 5 novembre alle 20:30.
La proiezione di E.T. l’extra-terrestre sarà accompagnata dal saluto dell’attore Henry Thomas (Elliott) e dall’anteprima in esclusiva di un contributo video di Spielberg.
In mostra, nel foyer del cinema, la bicicletta Kuwahara, protagonista di una delle scene più iconiche ed emozionanti del film, è a disposizione di tutti i sognatori, piccoli e grandi, per una fuga sulla Luna (e una foto ricordo!).
E.T. La mostra 1982-2022 Cineteca Milano MIC
Gli eventi non terminano con la proiezione del film, ma continuano dal 6 novembre al 31 gennaio, con l’inaugurazione di E.T. LA MOSTRA 1982-2022, un’esposizione curata da Cineteca Milano in collaborazione con Fondazione Culturale Carlo Rambaldi.
Verrà mostrato il viaggio del famoso alieno, attraverso reperti, dipinti, gadget d’epoca, maschere, VHS, vinili, locandine e videogame; progetti, disegni e fotografie originali, ripristinati dal laboratorio per la carta di Cineteca in collaborazione con l’Accademia di Brera; numerosi filmati che accompagnano tutto il percorso espositivo, prodotti dalla Nitrato srl.
Sarà possibile scattare selfie con E.T., doppiare le sequenze più famose del film, vedere scene inedite.
All’interno della mostra sarà inoltre possibile acquistare la speciale edizione da collezione di E.T., in uscita il prossimo 24 novembre, con oltre 45 minuti di contenuti bonus inediti!
Il commento di Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano
“Da parte nostra, pensiamo che il senso ultimo di mostrare oggi E.T. non sia solo quello di festeggiare i quarant’anni di un capolavoro, ma veicolare un messaggio di pace e accoglienza in cui la fragilità non è una debolezza ma la consapevolezza della natura più intima del mondo”.