Lulu Wang, regista, scrittrice e produttrice cinese-americana è nato il 25 febbraio 1983 a Pechino. Dei lavori da lei realizzati potrai ricordare Posthumous del 2014, da lei scritto e diretto, e l’ultimo The Farewell, tratto da una vicenda personale. Oltre a queste opere più note la Wang ha anche scritto, prodotto e diretto numerosi video tra cortometraggi, documentari e video musicali. La sua vita è divisa tra New York e Los Angeles. Questa è la donna di cui vogliamo parlarti oggi per la rubrica Donne dietro la telecamera. Nei mesi scorsi ti abbiamo già parlato di Greta Gerwig, Agnès Varda e Lucrecia Martel.
Haiyan Wang, padre di Lulu Wang, è stato un diplomatico cinese per l’URSS, la madre, Jian Yu, è invece un’ex critica culturale ed editrice della Gazzetta letteraria di Pechino. Lulu ha passato i primi anni della sua infanzia a Pechino insieme ai suoi genitori, vivendo per un breve periodo anche con la nonna paterna a Changchun, nel nord-est della Cina. Questo prima di emigrare in Florida, per la precisione nella città di Miami, all’età di 6 anni per seguire suo padre che aveva ottenuto un dottorato di ricerca presso l’Università di Miami. Il primo approccio con l’arte Lulu Wang lo ha con un pianoforte, una passione che spingerà i genitori ad iscriverla alla sola età di quattro anni presso la New World School of the Arts. Per potersi esercitare con il piano, prima che i genitori potessero permettersi di comprarne uno loro, Lulu andava con la madre alla chiesa locale e usava il pianoforte lì presente. La decisione di non intraprendere una carriera come pianista avviene quando frequenta il college.
L’interesse nel cinema nasce nello stesso luogo dove capisce che la musica non è la strada che deve seguire: sempre durante gli anni del college si imbatte nel segretario cinematografico di Steven Shainberg, persona che secondo lei l’ha ispirata a diventare un regista. Lulu Wang decide quindi di iscriversi a due corsi di produzione cinematografica e nel mentre realizza diversi cortometraggi.
Un primo riconoscimento arriva quando è ancora studentessa; nel 2005, infatti, la Wang ha ricevuto il premio per il miglior film per principianti al Boston College Baldwin Awards. Un altro premio arriva ai Baldwin Award come miglior film per il cortometraggio Pisces. Il 2007 è l’anno del suo secondo progetto, Can-Can, cortometraggio basato su un racconto di Arturo Vivante e incentrato su una storia che ha come tematiche il matrimonio e l’infedeltà.
Nel 2008 Lulu Wang si trasferisce a Los Angeles dove ha l’occasione di incontrare e conoscere la produttrice Bernadette Bürgi. Vista la passione che entrambe avevano per lo storytelling e le commedie romantiche decidono di aprire la loro società di produzione Flying Box Productions. In questi anni Lulu Wang ha diretto diversi cortometraggi per il web e video musicali, ma il lavoro più importante è stato sicuramente il suo primo lungometraggio, Posthumous, nel 2014. Nato da una coproduzione americano-tedesca, Posthmous è ambientato a Berlino, ha come protagonista l’artista Liam Price, un uomo frustrato per la sua mancanza di successo, che decide di distruggere tutti i suoi lavori davanti a una galleria d’arte di Berlino. La situazione cambierà drasticamente quando i suoi disegni verranno trovati tra le cose di un vagabondo ucciso e le persone scambieranno il corpo per quello di Liam. La sua arte vale di più dopo la sua morte. Il film è stato presentato in anteprima al Zurich Film Festival il 4 ottobre 2014.
Nel 2014, Lulu Wang è stata insignita della Chaz e Roger Ebert Directing Fellowship ai Film Independent Spirit Awards. Lo stesso anno, è stata scelta come Film Independent Project Involve Directing Fellow. Il Nel 2015 la Wang presenta il cortometraggio Touch al Palm Springs International ShortsFest.
Nel maggio 2016, Lulu Wang ha scritto e narrato una storia per il programma radiofonico This American Life. Sempre nello stesso anno, ha iniziato a sviluppare la base per la storia di un nuovo film con il produttore Chris Weitz che l’aveva conosciuta proprio grazie ascoltando la sua storia in radio. Nel 2017, Lulu è stato selezionata per partecipare al FilmTwo Initiative del Sundance Institute, un’iniziativa che fornisce una guida ai cineasti per creare il loro secondo lungometraggio.
Ed ecco qui com’è nato The Farewell, presentato nel gennaio 2019 in anteprima al Sundance Film Festival. Il film segue Billi, artista in difficoltà di New York, che ritorna in Cina per visitare sua nonna morente. La famiglia ha deciso di mantenere segreta la condizione alla nonna e per giustificare questa rimpatriata viene organizzato un matrimonio come pretesto. La storia è assolutamente vera ed è per questo che il film inizia con la scritta “sulla base di una vera bugia”. Anche l’ambientazione è quella della famiglia di Lulu, il film è stato girato nel quartiere in cui viveva la nonna di Wang e la stessa prozia, Lu Hong, recita nel film.
The Farewell è diventato subito un successo e a confermarlo è anche la rivista americana Variety che nel gennaio 2019, nomina Lulu Wang tra i dieci registi da tenere d’occhio.
Un altro premio arriva il 4 dicembre 2019, dall’American Film Institute: The Farewell è stato uno dei dieci destinatari per gli AFI Awards 2019. Anche l’attrice porta a casa dei premi per questo ruolo, tra cui il più importante è sicuramente quello preso ai Golden Globe Award come miglior attrice in un film Musical o commedia il 5 gennaio 2020.
Cosa ci aspetta?
Sempre nell’intervista rilasciata per Variety Lulu Wang ha rilevato che il suo prossimo lavoro sarà una storia di fantascienza molto vicina alla realtà.
Lulu Wang sta infatti lavorando all’adattamento cinematografico della raccolta di racconti di fantascienza di Alexander Weinstein, Children of the New World.