Ho recuperato in DVD l’ultimo film del grande Brian De Palma, Domino del 2019, e devo dire che sono rimasta un po’ delusa. Prima ti scrivo in due righe la trama poi passo a dirti il motivo della mia delusione. La location del film è Copenhagen ai giorni nostri, il protagonista è il poliziotto Christian interpretato da Nikolaj Coster-Waldau (La madre; La fratellanza; Second chance; Trono di spade) che lavora in coppia con Lars, collega più anziano e responsabile interpretato da Søren Malling (The vanishinh – Il mistero del faro; Vikings – L’invasione dei franchi; La figlia della sciamana II) che spesso recupera piccole e grandi disattenzioni del collega più giovane, dovute a donne e poche ore di sonno. Una notte, mentre entrano in servizio, vengono chiamati per una lite tra coniugi e si recano sul posto. Christian, poco prima impegnato in un incontro amoroso, ha dimenticato la pistola a casa. Mentre fermano l’ipotetico marito che ha causato la chiamata alla polizia, Lars cede la sua pistola al collega che sale i sei piani di scale per andare a perquisire l’appartamento dove dovrebbe esserci la moglie dell’uomo fermato e ammanettato. Christian entra in casa, ma quello che trova non è quello che si aspetta. Il cadavere di uomo legato su una sedia, sgozzato e visibilmente torturato, è in cucina; l’uomo capisce che Lars potrebbe essere in pericolo visto che è disarmato con accanto un uomo che ha fatto uno scempio simile, corre giù ma il sospettato si è liberato dalle fascette di sicurezza ai polsi e ha appena tagliato la gola al compagno. Lars è ancora vivo e spinge Christian all’inseguimento. Seguirà una lunga corsa sui tetti, seguita poi da una rovinosa caduta intrecciata tra il delinquente e il poliziotto. Ma mentre il giovane si riprende lentamente vede tre uomini che neutralizzano il malvivente e lo rapiscono. Capisce così che la cosa è più grossa di quanto pensasse, quasi sicuramente l’assassino è stato portato via dalla CIA, non resta che rimettersi e vendicare l’amico che nel frattempo è in coma. Mi fermo qui, altrimenti ti svelo troppo.
Veniamo ora alla mia delusione per questo film. Devo dire che Brian De Palma lo trovo molto geniale, basti pensare ad alcuni dei suoi titoli Vestito per uccidere, un thriller eccezionale e spaventoso, tanto che ancora oggi provo un po’ di timore a prendere l’ascensore! Fantastica regia, innovativa, sempre con qualche guizzo di novità, che sorprende lo spettatore. Oppure ti ricordi il piano-sequenza lungo dodici minuti in Omicidio in diretta con Nicholas Cage (Face – Off; Il mistero dei templari; Via da Las Vegas)? Esagerato! Forse il ruolo di Cage che mi è piaciuto di più in tutta la sua lunghissima filmografia. Tra l’altro il lungo piano-sequenza è un omaggio al grande Alfred Hitchcock che in Nodo alla gola, sperimentò la tecnica del non montaggio, girando l’intero film in un unico piano-sequenza. Oppure il film che l’ha portato al successo Carrie – Lo sguardo di Satana, come dimenticarlo! Il bellissimo Blow Out thriller intrigato e avvincente con un magnifico John Travolta (Grease; La febbre del sabato sera; Pulp Fiction). Per non parlare forse del suo capolavoro assoluto Gli Intoccabili con un cast eccezionale Kevin Costner, Sean Connery, Robert De Niro e Andy Garcia. Perché ci vogliamo dimenticare di Carlito’s Way oppure Scarface? Ci possiamo fare domani a parlare dei film del grande Brian De Palma, adesso che ho fatto un breve excursus nelle sue opere, che ti consiglio di vedere o rivedere, puoi capire la mia delusione. Mi aspettavo grandi cose e invece è un film che non ha mordente, un po’ piatto senza nessun colpo di scena ai quali ci ha abituato. Comunque vedilo e poi mi farai sapere cosa ne pensi. Buona visione.