La Walt Disney Company ha deciso di reinventare il proprio calendario delle uscite cinematografiche. Alcune modifiche sono state annunciate lo scorso martedì, con in testa la notizia della programmazione di ben due film dell’universo di Star Wars, dai titoli ancora ignoti, previsti per il 2026. Altra notizia rilevante è la decisione di posticipare di un anno l’uscita di Avatar 3 da dicembre 2024 a dicembre 2025. Di conseguenza il quarto capitolo della saga di James Cameron non vedrà la luce fino a dicembre 2029, seguito da Avatar 5 nel 2031. Questi ultimi due film arriveranno quindi nelle sale con tre anni di ritardo rispetto alle previsioni iniziali.
Cattive notizie anche sul fronte Marvel. L’attesissimo Avengers: The Kang Dinasty è stato posticipato al 1 maggio 2026. Il seguito previsto, Avengers: Secret Wars non vedrà quindi la luce prima del 7 maggio 2027. Captain America: Brave New World è stato ritardato di circa tre mesi, al 26 luglio 2024. Thunderbolts è stato posticipato di cinque mesi al 20 dicembre 2024. Blade è stato spostato di cinque mesi al 14 febbraio 2025, mentre Fantastic Four è stato posticipato di tre mesi al 2 maggio 2025.
Per fortuna c’è anche qualche anticipo: si tratta di Deadpool 3. Lo sboccato supereroe interpretato da Ryan Reynolds infatti tornerà in sala un po’ prima del previsto. La data d’uscita iniziale (8 novembre 2024) è stata sostituita dal 3 maggio 2024.
Disney: lo sciopero degli sceneggiatori
La causa di questi ritardi, per adesso minimi, è da ricercarsi nello sciopero degli sceneggiatori, che hanno incrociato le braccia il 2 maggio scorso, dopo il fallimento della trattativa sull’adeguamento dei compensi. Ricordiamo tutti gli effetti dell’ultimo sciopero, quello del 2007-2008, che coinvolse quasi tutte le serie tv in voga in quel periodo (la quarta stagione di Dr. House venne ridotta a 16 episodi, così come Grey’s Anatomy che quell’anno arrivò a 17). C’è da sperare che i due sindacati (Writers Guild of America) riescano a trovare un accordo con gli studios, altrimenti molti progetti rischiano di essere posticipati o perfino cancellati.
Il problema risiede nella crisi dell’industria dell’entertainment: la produzione cinematografica a Los Angeles è calata del 24%, quella televisiva addirittura del 46%. A fronte di questi numeri sembra difficile che gli sceneggiatori riescano a negoziare compensi più alti, anche se questi sarebbero dovuti.
Sembra paradossale in un momento nel quale quello che manca al cinema sembrano proprio le idee: gran parte dei progetti ad alto budget sono reboot (Blade e i Fantastici 4) o live–action. I grandi produttori non sono più disposti a rischiare. Solo i registi e sceneggiatori più importanti sono in grado di imporre i loro progetti, a loro rischio e pericolo: lo stesso Cristopher Nolan con Oppenheimer non è al sicuro. Molti addetti ai lavori prevedono che il film avrà incassi inferiori rispetto al risibile Barbie, che uscirà più o meno nello stesso periodo (agosto 2023).