L’attore e il regista lavoreranno di nuovo insieme e hanno in programma una serie e un film, entrambi di derivazione letteraria
Di Caprio e Scorsese: i due sono un binomio perfetto e la loro collaborazione è sinonimo di Cinema di qualità. Dopo il folgorante esordio nel 1994 con Buon Compleanno Mr. Grape che gli fruttò una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista, fu proprio grazie al geniale regista che il giovane divo, fresco del successo di Titanic, fu scelto per girare Gangs of New York, kolossal nel quale dovette misurarsi con un mostro sacro del calibro di Daniel Day Lewis e cominciò il percorso che l’avrebbe trasformato da idolo delle ragazzine ad attore completo. Nello stesso anno avrebbe girato Prova a prendermi con Tom Hanks, diretto da Steven Spielberg, per poi continuare a lavorare con Scorsese, per The Aviator nel 2004 (sua prima nomination agli Oscar come attore protagonista) e poi, nel 2006, per The Departed – Il bene e il male, nel quale poté mettersi nuovamente alla prova, recitando alla pari del veterano e tre volte premio Oscar Jack Nicholson. Quest’ultimo titolo portò la gloria dell’ ambita statuetta proprio a Martin Scorsese, finalmente gratificato come miglior regista, dopo 5 nomination andate a vuoto. In anni recenti il sodalizio tra il regista e l’attore si è consolidato con Shutter Island (2010) e The Wolf of Wall Street (2014). Nel 2015 Scorsese ha diretto un divertente cortometraggio con Robert De Niro, Leonardo Di Carpio e Brad Pitt, che potrai apprezzare qui sotto, nel video.
I due torneranno a lavorare insieme per il film Killers of the flower Moon, che riguarderà il primo grande caso risolto dallo FBI, tratto dal bestseller di David Grann Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI, previsto per il 2020. Nel frattempo Leonardo Di Caprio, dopo aver girato Once upon a Time in Hollywood per Tarantino, si cimenterà nella serie prodotta dalla Paramount Pictures per la piattaforma HULU: The Devil in the White City, adattamento per il piccolo schermo di un romanzo di Erik Larson. Il progetto era rimasto in stand-by per diversi anni, dopo che Tom Cruise aveva fatto cadere, nel 2004, l’opzione che aveva strappato per interpretarlo e non sarebbe mai stato realizzato se Di Caprio, innamoratosi della trama, non avesse deciso di acquistarne i diritti cinematografici, con l’intenzione di riservare per sè il ruolo di protagonista.
Stati Uniti, 30 ottobre 1893. L’Esposizione Universale di Chicago si è appena conclusa con uno straordinario successo di critica e pubblico. L’America celebra uno dei suoi eroi d’avanguardia nel campo dell’architettura:Daniel H. Burnham. In questo quadro l’edificazione della Città Bianca appare a tutti come un miracolo ma dietro di essa, se ne cela però un’altra nera e malefica, plasmata da Henry Howard Holmes (Di Caprio), l’assassino più depravato e affascinante di tutto il XIX secolo. Il suo hotel, il Castello, ospita infatti segretamente camere di tortura e forni crematori. I destini dei due uomini sono legati da un filo invisibile.
Una materia del genere sembra perfetta per l’attore, che ha voluto al suo fianco proprio Martin Scorsese, subentrato nel 2015 per dirigere la serie, portando inoltre Billy Ray (Captain Phillips – Attacco in mare aperto e la saga di Hunger Games) come sceneggiatore. Le riprese sarebbero dovute iniziare nel 2016, ma sono state rimandate, a causa degli impegni precedenti del regista e la lavorazione è cominciata solo nei primi mesi di quest’anno. Verosimilmente la serie non potrà uscire prima del 2020, ma ti terremo aggiornato, caro lettore, in merito. Non dubitarne.