C’era una volta in Bhutan, dal 1 maggio al cinema, il trailer

Per la regia di Pawo Choyning Dorji, un viaggio nella cultura e nelle tradizioni bhutanesi

Andrea Santoro Commenta! 3

C’era una volta in Bhutan, il nuovo film scritto, diretto e prodotto da Pawo Choyning Dorji, uscirà il prossimo 1 maggio 2024 al cinema.

Il film rappresenta il secondo lavoro del regista bhutanese, dopo Lunana: Il villaggio alla fine del mondo. Quest’ultimo ha vinto numerosi premi ed è stato il primo film del Bhutan ad ottenere una candidatura all’Oscar come Miglior Film Internazionale nel 2022.

La sinossi ufficiale di C’era una volta in Bhutan

C’era una volta in Bhutan fotogramma

Regno del Bhutan, 2006. La modernizzazione è finalmente arrivata. Il Bhutan diventa l’ultimo paese al mondo a connettersi a Internet e alla televisione, e ora è la volta del cambiamento più grande di tutti: il passaggio dalla monarchia alla democrazia.

Per insegnare alla gente a votare, le autorità organizzano una finta elezione, ma gli abitanti del posto non sembrano convinti. In viaggio nelle zone rurali del Bhutan, dove la religione è più popolare della politica, il supervisore elettorale scopre che un monaco sta organizzando una misteriosa cerimonia per il giorno delle elezioni…

C’era una volta in Bhutan, il commento del regista

Pawo Choyning Dorji

Pawo Choyning Dorji, riflettendo sui film da lui diretto, ha dichiarato quanto segue: “Con entrambi i film ho cercato di toccare il valore e l’unicità della cultura e delle tradizioni bhutanesi. Il Bhutan è alla ricerca incessante di modernità, istruzione e occidentalizzazione. Molte volte, in questa ricerca, rinunciamo alla nostra cultura e alle nostre tradizioni che ci rendono così unici.

Questi valori stanno scomparendo nel Bhutan urbano, e per questo sono andato nel Bhutan rurale per ritrovarli. L’innocenza è un valore e un tema così importante dell’essere bhutanesi e purtroppo in questo cambiamento verso un paese più moderno e più istruito, si sta perdendo, perché sembra che la mente moderna non riesca a distinguere tra “innocenza” e “ignoranza”.

Uno dei motivi principali per cui ho voluto raccontare questa storia è perché volevo condividere con il mondo, e ricordare ai miei connazionali bhutanesi, le circostanze uniche che portano all’apertura e alla modernizzazione del Bhutan.

C’era una volta in Bhutan, dal 1 maggio al cinema.

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