Il 21 marzo, ore 21:00, al cinema Fratelli Marx (Corso Belgio 53, Torino) è stato proiettato in anteprima Calcinculo, il nuovo film della regista Chiara Bellosi. Il pubblico è stato accolto da un membro dello staff del Lovers Film Festival, accompagnato anche dalla regista, che ha ricordato l’avvicinarsi della 37° edizione del festival. In sala, nascosti tra gli spettatori, vi erano anche il produttore Carlo Cresto-Dina e l’acting coach Tatiana Lepore che si sono successivamente fermati a parlare del film insieme a Chiara Bellosi.
Calcinculo è stato presentato alla 72° edizione del festival di Berlino e vede nel cast: Gaia Di Pietro, Andrea Carpenzano, Barbara Chichiarelli, Giandomenico Cupaiuolo, Alessio Praticò, Francesca Antonelli, Claudia Salerno, Paola Tintinelli, Germana e Rachele Petavrachi.
La produzione è di LUCE CINECITTÀ e la sceneggiatura di Maria Teresa Venditti e Luca De Bei
Recensione di Calcinculo
La storia ruota intorno a Benedetta (Gaia Di Pietro) una ragazza di 15 anni che vive insieme alla madre, il padre e le due sorelline nei sobborghi di Roma. Benedetta è un adolescente come tutti gli altri, ha solo un problema: il peso, per il quale la madre decide di tenerla a stecchetto. Per la ragazza la questione del peso è come una sorta di punizione, lei non mangia per piacere, perché arriva al punto tale da mangiare di nascosto il pollo crudo come castigo per non riuscire a dimagrire o forse per saziare quella fame che la divora dall’interno. La sua vita prenderà una svolta inaspettata quando incontrerà Amanda (Andrea Carpenzano) una ragazza intrappolata nel corpo di un uomo che, come una farfalla, attira Benedetta nel suo mondo fatto di giostre e prostituzione. Un film delicato e poetico che cresce insieme alla protagonista partendo da un atmosfera cupa e malinconica per poi evolversi nel finale.
La figura del Calcinculo diventa anche rappresentazione del percorso di Benedetta, costretta ad essere presa letteralmente a “calci in culo” per proseguire la sua strada su dei binari che non è lei ha scegliere, ma che sceglie in base alla persona che frequenta. Ciò cambierà nel finale, quando Benedetta, avendo ricevuto l’ennesima delusione anche da Amanda, aziona il Calcinculo del Luna Park senza salirci sopra. Cosi facendo smette di essere presa a calci in culo e decide di prendere le redini della sua vita per incominciare ad essere simile a come lei vuole essere e non come la vogliono gli altri. Un altro aspetto da analizzare è la componente, molto cara alla regista, della fiaba.
Alla fine del film la regista ha voluto condividere con gli spettatori la ricerca che lei ha effettuato sulla fiaba, ricercandola nei luoghi, come il Luna Park, e specialmente nei personaggi. Amanda è stata descritta come una sorta di Lucignolo che attira Benedetta all’interno del suo paese dei Balocchi cercando di plasmarla a suo piacimento.
Gli incontri più importanti sono quelli che fanno male
Ha specificato Chiara Bellosi, ed è proprio grazie a quell’incontro infatti che Benedetta si fa del male per poi rialzarsi più forte di prima. Chiara Bellosi ha espresso al meglio il suo pensiero anche attraverso la macchina da presa, che riprende i personaggi con curiosità, ma anche con rispetto. In questo modo gli attori si sentono a loro agio e riescono a sfoggiare tutta la spontaneità dei loro personaggi, che si muovono e alle volte danzano nello spazio, accompagnati dalla piacevole colonna sonora del compositore Fabrizio Campanelli. Mi è stato detto che le fiabe non hanno una morale, ma io penso di averne trovata una per questo film: L’amore non si trova attraverso gli altri, perché la prima persona che dobbiamo imparare ad amare siamo noi stessi.
Il film uscirà nelle sale italiane il 24 marzo, non vi resta che andare a vederlo.
interessante… grazie della recensione
Grazie a te Federico!