Morto ieri in Florida il famoso attore Burt Reynolds
Burton Leon Reynolds Jr. nasce in Michigan l’11 febbraio 1936, con sangue irlandese nelle vene, il padre è cherokee ed è a lui che Burt deve i tratti caratteristici del suo volto tra cui la pelle olivastra. Dopo essersi trasferito da bambino in Florida frequenta la Palm Beach High School dove gioca a football continuando anche all’università ma un incidente automobilistico lo costringe ad interrompere la carriera sportiva. Dopo aver vinto il Florida State Drama Award nel 1956 per la sua interpretazione nell’opera teatrale “Outward Bound” decide di tentare la carriera di attore diventando un volto noto al cinema dalla fine degli anni cinquanta in poi. Nel 1966 gira con Sergio Corbucci il western “Navajo Joe” successivamente definito da Reynolds il film più brutto della sua carriera da destinare solo
Uno stunt-man Latin Lover
Burt Reynolds eseguiva personalmente le sue acrobazie ma farlo aveva portato, secondo una sua recente intervista, ad alcuni problemi legati al sesso, da lui descritti con queste parole:
“Ho fatto troppe acrobazie nella mia vita professionale e questo ha segnato anche la mia vita sessuale. E’ imbarazzante quando hai una donna tra le braccia, la lanci sul letto e ti accorgi che ti è uscito l’osso del ginocchio»
Per lungo tempo hanno circolato voci su una sua presunta sieropositività, derivata anche dal fatto di essere un noto Casanova, tanto che negli anni ottanta fu costretto a lavorare incessantemente perché, come da lui dichiarato nella sua autobiografia:
“Dicevano che avevo contratto il virus dell’HIV e che stessi morendo di AIDS. Non potevo
metterli a tacere. E’ stato un periodo della mia vita davvero terribile.”
Uomo istrionico, simpatico e autoironico Burt Reynolds parlava così della sua carriera:
“L’ultima volta che ho fatto un film di successo Joan Collins era vergine.”
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