Bombshell era l’unico invitato al tavolo dei Premi Oscar 2020 che non parlava ancora in italiano. Il film arrivò nelle sale statunitensi dal 20 Dicembre 2019, mentre in Italia sarebbe dovuto uscire il 26 Marzo 2020. Ero curioso di vedere al cinema come Nicole Kidman, Charlize Theron e Margot Robbie avrebbero interpretato le protagoniste dello scandalo che ha colpito la redazione di Fox news. Purtroppo, a causa dell’emergenza Coronavirus, la distribuzione cinematografica è saltata, ma dal 17 Aprile è possibile vederlo in streaming su Amazon Prime Video. Un film significativo perché porta a riflettere su entrambi le posizioni nelle molestie sul lavoro e sulla visione della figura della donna nella società moderna.
Megyn Kelly (Charlize Theron) apre le porte della famosa redazione americana introducendoci Bombshell come se fosse un programma televisivo da lei condotto. La familiarità con cui sono riportati gli avvenimenti caratterizza la buona sceneggiatura del Premio Oscar Charles Randolph (La grande scommessa). I dialoghi si mostrano adatti alle situazioni che si creavano e le vicende rispecchiano molto la realtà, come dimostrato dal video discussione pubblicato da Megyn Kelly, in cui gli ospiti confermano i fatti trasmessi nella pellicola diretta da Jay Roach (Austin Powers – Il controspione).
«L’aneddoto che Roger [Ailes] abbia gradito la questione che interessava Donald Trump e le donne perché ha creato un dibattito e ascolti in TV non è vero. A Roger non piacque quella domanda — per niente — e si arrabbiò molto con me per averla posta. A un certo punto, [lui] mi ha addirittura detto “Basta parlare di donne al potere”.»
Questa è una delle variazioni che ha operato Bombshell rispetto alla realtà, secondo Megyn Kelly. La giornalista è interpretata da Charlize Theron, che per il ruolo ha ricevuto la sua terza candidatura ai Premi Oscar. Tra le tre protagoniste Kelly è il personaggio che mostra più cambiamenti nel corso del film ed è caratterizzato con maggior accuratezza: la sua crociata ideologica inizia in pubblico, forse in maniera troppo rude, verso l’allora candidato alla presidenza Donald Trump; in seguito si trasformerà in una vera e propria denuncia verso l’uomo che ha segnato la sua carriera e quella di molte sue colleghe.
Nicole Kidman, invece, veste i panni di un personaggio più deciso e determinato nelle sue azioni. Gretchen Carlson non ha più nulla da perdere e accende la miccia della Bombshell (notizia esplosiva), accusando il suo ex capo, Roger Ailes, di molestie sessuali. Questa accusa mette in luce lo scandalo del fondatore di Fox news, ponendosi come esempio per chi si trovava nella sua stessa situazione. Dopo gli ultimi siparietti a sfondo sessuale da parte dei colleghi, Gretchen ha il coraggio di denunciare, munendosi di ottimi avvocati. Non scenderà a compromessi per vincere la propria battaglia legale e morale.
La neoassunta Kayla Pospisil rappresenta il volto opposto delle lavoratrici in questo gioco di potere, colei che potrebbe perdere il lavoro che ha sempre desiderato. Candidata agli Oscar come miglior attrice non protagonista, Margot Robbie risulta l’unico personaggio principale inventato, ma che racchiude le voci e le esperienze di tutte coloro che hanno parlato nell’anonimato. Protagonista delle scene più scandalose, trova conforto nell’amica e collega Jess Carr (Kate McKinnon); solo con il confronto capirà di non essere l’unica vittima e che potrebbe cambiare la sua carriera.
Bombshell vince l’Oscar per il miglior trucco
Sembra quasi scontata la vittoria di questo premio per un film in cui le donne sono protagoniste, ma condividiamo la scelta dell’Accademy per Bombshell: i protagonisti assomigliano molto alle persone reali. In particolare, John Lithgow (Interstellar) diventa Roger, oltre che per la sua ottima performance, soprattutto grazie al lavoro di Vivian Baker, Anne Morgan e Kazu Hiro, a cui è stata assegnata la famosa statuetta. Anche il vero Roger Ailes sapeva usare il “trucco” per bloccare la porta del suo ufficio al resto del mondo e nascondere la lealtà delle sue dipendenti verso di lui.
Il trucco è significativo anche durante la visione di Bombshell: in una delle sue ultime trasmissioni Gretchen decide di andare in onda senza trucco per mostrarsi al pubblico realmente, ma viene derisa dal suo capo. L’uomo che ha inventato un modo per intrattenere il pubblico durante le notizie non gradisce questi comportamenti; per Roger Ailes mostrare le gambe scoperte di una donna fa parte dello spettacolo, non si tratta di oggettificazione della figura femminile. Sembra assurdo pensare ancora oggi alla donna in questo modo, soprattutto se parliamo di un paese molto avanzato come gli USA e di una sua importante testata giornalistica.
Bombshell rappresenta un terremoto mediatico che si espande dall’epicentro Fox news verso tutto il mondo dello spettacolo con il movimento me too; un altro esempio è il caso Weinstein. Il crescere degli avvenimenti, dalle allusioni alle molestie fino alle accuse più vivide, è scandito bene dalla colonna sonora quasi perturbante di Theodore Shapiro (Collateral Beauty). Nell’iniziale diffusione cinematografica i risultati non sono stati soddisfacenti perché il film ha incassato solo 59,6 milioni di dollari globalmente; purtroppo è stato oscurato da altre produzioni sul tema, come la serie tv The Loudest Voice.