Uno dei pregi di Black Mirror è senz’altro quello di essere attuale, di fornire allo spettatore un punto di vista originale sulla società odierna e le sue ossessioni: una satira feroce e profondamente inquietante, uno specchio nero, nei suoi momenti migliori capace, di sorprendere, disturbare e far riflettere. Molto spesso lo strumento usato è stato la distopia: la visione di un prossimo futuro determinato da ciò che vediamo nel presente, portato all’estremo.
In Black Mirror 6 Charlie Brooker sembra rifugiarsi nel passato, nel quale sono ambientati quasi tutti gli episodi. Per meglio dire in un passato alternativo, che introduce il concetto di multiverso nella serie.
Black Mirror 6, la classifica degli episodi
5. Mazey Day (6×04)
- Titolo originale: Mazey Day
- Scritto da: Charlie Brooker
- Diretto da: Uta Briesewitz
- Durata: 42′.
Trama
Bo (Zazie Beetz, gia vista in Deadpool 2 e Joker) è una fotografa che si guadagna da vivere come paparazzo, ma si ritira dal giro quando le sue foto rivelano l’omosessualità di un attore famoso, causandone il suicidio. Dopo qualche tempo l’ex collega Hector (Danny Ramirez) la informa che l’attrice Mazey Day (Clara Rugaard) è scomparsa: si dice che sia in riabilitazione ma da mesi nessuno riesce a scattarle una foto. Per un immagine esclusiva i network e le riviste scandalistiche pagherebbero una cifra da capogiro. I due seguono le tracce di un celebre medico dei VIP, fino alla villa di un produttore. Gli sviluppi della storia saranno inquietanti: inseguire lo scoop a tutti i costi vale davvero la vita di una ragazza?
Giudizio
Questo episodio di Black Mirror 6 introduce il soprannaturale nella stagione, ma lo sfrutta male inserendo un colpo di scena banale, che sa di già visto. L’aspetto più interessante è il dilemma morale della protagonista, risolto con l’abituale cinismo.
4. Loch Henry (6×02)
- Titolo originale: Loch Henry
- Scritto da: Charlie Brooker
- Diretto da: Sam Miller
- Durata: 56′.
Trama
Davis e Pia (Samuel Blenkin e Myha’la Herrold) , giovane coppia di cineasti in erba, raggiunge la cittadina scozzese dove il ragazzo è cresciuto, per girare un documentario su un collezionista di uova. Ben presto però Pia scopre la storia di un serial killer di turisti, Ian Adair e convince il ragazzo a cambiare l’oggetto del documentario, che diventa un’indagine sul misterioso assassino incastrato dal defunto padre di Davis, Kenneth. Contro il parere di sua madre Janet, i due scavano a fondo nella vicenda e la verità viene a galla nel modo più imprevedibile. Alla fine il documentario di Davis vince un BAFTA, ma il ragazzo resta segnato per sempre.
Giudizio
Messa in scena minimale, paesaggi meravigliosi e una storia schematica. L’atmosfera ricorda quella di Misery non deve morire, per un thriller a tinte horror che riflette sulla passione sfrenata del pubblico per i true crimes, così forte da non tener conto della privacy o della volontà delle vittime.
3. Beyond the sea (6×03)
- Titolo originale: Beyond the Sea
- Scritto da: Charlie Brooker
- Diretto da: John Crowley
- Durata: 80′
Trama
In un passato alternativo, ambientato negli anni ’60, Cliff e David (Aaron Paul e Josh Hartnett) sono due astronauti impegnati in una missione spaziale che li costringe a restare per anni un un’astronave. Per ovviare alla nostalgia essi hanno la possibilità di connettere le proprie menti con unità biomeccaniche rimaste sulla Terra, del tutto simili a loro, in modo da poter vedere le proprie famiglie. Una notte una banda di svitati bigotti entra in casa di David e, considerando l’androide un abominio, lo costringe ad assistere al massacro della sua famiglia. L’uomo resta sconvolto. Ormai è prigioniero sull’astronave, che necessita di due persone per essere pilotata. Se David si suicidasse, anche Cliff sarebbe condannato.
Quest’ultimo allora pensa di cedere un’ora della connessione mentale con il suo androide a David, in modo che egli possa trascorrere qualche ora sulla Terra, evitando d’impazzire. L’esperimento funziona e l’uomo sembra riprendersi. Notando la sua abilità di pittore, Cliff chiede a David di dipingere un quadro per la sua casa, in cambio di qualche ora sulla Terra. L’uomo accetta, ma in quelle ore trascorse con la moglie del suo collega David s’innamora di lei, che è trascurata dal marito. La donna rifiuta le avances di David ma ciò innescherà delle dinamiche imprevedibili tra i due astronauti, rinchiusi sulla navicella e costretti a dipendere l’uno dall’altro.
Giudizio
L’episodio è il più elaborato ed anche il più lungo della stagione di Black Mirror 6, quasi un film vero e proprio. L’idea della connessione mentale con androidi non è nuova, ma l’alternarsi dell’ambientazione claustrofobica dell’astronave e quella ariosa del pianeta Terra funziona. Altro punto di forza è l’interpretazione di Aaron Paul, che si sdoppia interpretando due ruoli. L’analogia tra l’eccidio della famiglia di David e i delitti della famiglia Manson è scoperta e c’è un certo squilibrio tra una prima parte quasi perfetta ed una seconda con troppi tempi morti.
2. Joan è terribile (6×01)
- Titolo originale: Joan is Awful
- Scritto da: Charlie Brooker
- Diretto da: Ally Pankiw
- Durata: 58′
Joan (Annie Murphy – se stessa. tra le protagoniste di Schitt’s Creek) è una donna come tante, che una sera rivede il suo ex e lo bacia. Una sera col fidanzato guardano un serie su Streamberry (Netflix) intitolata Joan è terribile e i due vedono la giornata di Joan – interpretata da Salma Hayek (Joan 3, se stessa) romanzata ed estremizzata. Lo show viene visto da tutti quelli che la conoscono e le causa la perdita del lavoro (per aver svelato segreti aziendali) oltre che il giudizio negativo sulla sua persona, che viene identificata col personaggio della serie.
Joan si rivolge ad un avvocato, ma scopre di aver ceduto i diritti sulla sua vita e sulla sua immagine a Streamberry. Non può nemmeno far causa a Salma Hayek, che ha semplicemente ceduto la propria immagine digitale alla piattaforma, ma non la interpreta fisicamente. Si inventa uno stratagemma per coinvolgere la Hayek e ci riesce (nella serie della Hayek Joan è interpretata da Cate Blanchett). L’attrice però scopre di non poter costringere Streamberry a chiudere la serie i cui episodi, basati sulla vita reale, vengono generati da un computer quantistico. Potranno cancellare la serie solo distruggendo il computer che la genera.
Giudizio
Brooker evidentemente non ha timore di attaccare lo streaming (del resto lo ha già fatto in passato). In questo episodio ci racconta i rischi che potremmo correre qualora non leggessimo attentamente i contratti che ci vengono proposti, soprattutto quelli con le piattaforme come Streamberry (In realtà Netflix: ha anche lo stesso suono di apertura) che potrebbero finire, grazie all’I.A. in grado di acquisire ed elaborare i tuoi dati personali, col controllare ed esibire la vita privata delle persone. Joan è terribile è il classico caso di una storia che arriva in ritardo sui tempi: se fosse uscita subito dopo lo scandalo sui dati che ha coinvolto Facebook e Cambridge Analytica (2018), probabilmente ci avrebbe colpito di più. Il presupposto dal quale parte il primo episodio di Black Mirror 6 resta comunque interessante, Annie Murphy si conferma bravissima e il cameo di Salma Hayek è molto divertente. Merita il secondo posto.
1. Demone 79 (6×05)
- Titolo originale: Demon 79
- Scritto da: Charlie Brooker & Bisha K. Ali
- Diretto da: Toby Haynes
- Durata: 75′
Regno Unito, 1979. Nida (Anjana Vasan) è una commessa indiana che lavora in un negozio di scarpe. Costretta a mangiare in cantina dal suo capo, per non infastidire una sua odiosa collega, attiva inavvertitamente un antico talismano col proprio sangue. Risveglia così il demone Gaap (Paapa Essiedu). Quest’ultimo rivela che Nida dovrà uccidere tre persone nei prossimi tre giorni, per evitare la fine del mondo. Incontra un passante: Gaap confida alla ragazza che si tratta di un pedofilo, convincendola ad ucciderlo.
Il giorno dopo si reca in un bar, dove incontra Keith, un uomo processato per l’omicidio della moglie, ma assolto per insufficienza di prove. Fingendo di volerlo sedurre convince l’uomo a portarla a casa sua e lei lo uccide ma, sorpresa dal fratello di Keith, è costretta ad ammazzare anche lui. Missione compiuta? No. Dall’Inferno avvertono Gaap che Keith, essendo veramente un assassino, non era un bersaglio valido. Gaap spiega a Nida che sarebbe condannato all’oblio nel vuoto se lei non uccidesse ancora.
Nida prende di mira allora Michael Smart, un politico di estrema destra che, a causa delle sue idee razziste e xenofobe sarebbe stato in futuro responsabile di migliaia di morti di immigrati come lei. Gaap cerca di convincerla a scegliere una vittima più semplice, ma Nida lo caccia via in malo modo. Insegue l’uomo dopo un comizio e lo ucciderebbe se un commissario di polizia, che aveva dei sospetti su di lei, non la fermasse. In commissariato Nida spiega le sue ragioni, ma viene creduta pazza. Alla mezzanotte del terzo giorno iniziano a cadere bombe atomiche sulla città. Gaap e Nida assistono insieme alla fine del mondo: almeno nel vuoto si faranno compagnia l’un l’altra.
Giudizio
Fra gli episodi di Black Mirror 6, Demone 79 merita il primo posto. Venato da un humour nero che non vedevamo da tempo, è una storia surreale, ma parla anche della strana alleanza, che si trasforma in qualcosa di più tra una ragazza sola, da immigrata in un paese straniero e un Demone scapestrato quanto simpatico, snobbato nel luogo da cui proviene. Insieme i due incontreranno il vero mostro, che è un essere umano, il politico Smart. Non riusciranno ad ucciderlo ma, dopo la fine del mondo Nida e Gaap trascorreranno l’eternità l’uno accanto all’altra: non sono più soli.