Titolo: Better Call Saul; Creatore: Vince Gilligan, Peter Gould; Cast: Bob Odenkirk, Jonathan Banks, Michael Mando, Brian Cranston, Aaron Paul, Patrick Fabian, Rhea Seehorn, Giancarlo Esposito, Tony Dalton, Michael McKean ; Paese: USA; Genere: drammatico; Stagioni: 6; Episodi: 63; Anno: dal 2015 al 2022; Produzione: Sonu Pictures Television; Piattaforma: Netflix.
Sinossi Better Call Saul:
Better Call Saul è una serie contemporaneamente prequel e sequel di Breaking Bad, racconta gli amari esordi nel mondo del foro del giovane Jimmy McGill (Bob Odenkirk), avvocato noto con il nome d’arte Saul Goodman.
Bob Odenkirk, nel commentare l’evoluzione del suo personaggio nell’ultima stagione, ci aveva dato un messaggio decisamente chiaro:
Ho scoperto che Saul è un personaggio molto più facile da interpretare rispetto a Jimmy. Negli ultimi due episodi, diventa di nuovo un personaggio molto più ricco. Non si nasconde più dietro quella facciata che si è costruito con Saul e in realtà sta affrontando i demoni dentro di lui negli ultimi quattro episodi della stagione.
Jimmy, dunque, ha creato Saul non soltanto per una conveniente ed accattivante pubblicità per le sue abilità forensi, ma per sfuggire ad una realtà troppo impegnativa da affrontare, da vivere.
C’è una profonda differenza tra il cattivo protagonista di Breaking Bad e Saul Goodman e quest’ultimo episodio ci aiuta chiaramente a capirlo. Ci sono due scene che si svolgono una tra Walter White e Saul e l’altra tra quest’ultimo e Mike, il cui scopo è esattamente ricordare allo spettatore che, mentre Walter ha seguito un percorso che l’ha portato a trasformarsi in Heisenberg e Mike ha intrapreso la strada della corruzione, Jimmy ha dovuto creare una sorta di alter ego a cui affidare le sue malefatte. Pertanto, quando risponde alla domanda sulla macchina del tempo, Saul darà sempre risposte superficiali e venali, mentre se fosse Jimmy a rispondere, direbbe che il suo più grande rimorso è stato creare Saul.
In Saul Gone, vediamo Saul nella sua ultima grande esibizione forense. Vince di nuovo, riuscendo a persuadere l’accusa a concedergli un incredibile patteggiamento che riduce la pena a sette anni e mezzo di detenzione sostenendo di poter convincere anche solo un membro della giuria di essere stato costretto a rendersi complice di White & co. perché costantemente preoccupato per la propria incolumità. E lo fa nientemeno che alla presenza di Marie Schrader, vedova di Hank (il cognato di Walter!).
E’ fatta. Nulla potrebbe fermare Saul…soltanto Jimmy, risvegliato dalla preoccupazione per le sorti di Kim, la sua Kim che rischia una causa civile per aver ammesso di aver insabbiato prima e alterato poi le vere circostanze della morte di Howard Hamlin. Non gli resta che tornare in se, ad ogni costo.
E cosi, rappresentando se stesso in aula, alla presenza di Kim (artatamente attirata lì dall’aver saputo che il suo ex marito era pronto a rilasciare ai federali dichiarazioni compromettenti sul suo conto) James McGill vuota il sacco e racconta tutte la verità su Saul Goodman ed il suo rapporto con Walter White. Non nasconde affatto l’ormai nota boria che lo contraddistingue, arrivando ad affermare con convinzione che la carriera criminale di Heisenberg sia stata così florida e duratura soltanto grazie al suo aiuto. Non dimentica di rivolgere un ultimo e sincero pensiero a suo fratello, liberandosi di un altro tremendo senso di colpa.
Si becca ottantasei anni di prigione da scontare nel penitenziario che lui stesso aveva definito la “Alcatraz” delle Montagne Rocciose. In carcere Jimmy si dedica all’arte bianca e gli ultimi minuti di Better Call Saul ci regalano ciò in cui tutti, chi prima chi dopo, abbiamo sperato: Kim lo va a trovare in qualità di avvocato, ha ricominciato ad esercitare e soprattutto a guardare Jimmy come un tempo. E’ bellissimo vederli insieme, nonostante le circostanze.
Alla fine, Howard Hamlin, che una volta ha detto ‘Sai, Jimmy, a volte, nel nostro lavoro potresti trovarti così preso dall’idea di vincere che dimentichi di ascoltare il cuore‘ aveva ragione e Jimmy ha voluto rendergliene merito.
Ottantasei anni di prigione…
Ma, con la buona condotta, chi può dirlo?
Ti lascio, in pieno stile Saul, con una chicca che apprezzerai di certo: Tutte le locandine degli episodi di quest’ultima, indimenticabile, stagione.