Il documentario “Richard Benson. La vita è il nemico”, opera prima di Maurizio Scarcella che racconta la vita dell’iconico chitarrista, è disponibile in streaming da oggi su OpenDDB.
Chi è stato davvero Richard Benson?
Un “mito assoluto”, un’enciclopedia vivente della musica rock, il chitarrista più veloce del metal italiano, o ancora il “re del trash” della tv spazzatura, dagli urli improvvisi, che si faceva tirare i pomodori sul palco: Richard Benson è stato forse tutto ciò e il suo contrario, un personaggio di spicco tanto amato da poter esser odiato.
“Richard Benson. La vita è il nemico” è una produzione SarastroFilm ed è distribuito da Paino B Distribuzioni in collaborazione con Andromeda Film. Dopo circa 200 proiezioni in tutta Italia, il documentario è ora disponibile in streaming.
Il documentario
Roma 2016, quartiere Alessandrino, nella periferia est della capitale, in una piccola casa vivono Ester e suo marito Richard Benson, volto noto dello spettacolo italiano, ormai caduto in disgrazia. Ma chi è Richard Benson?
Nel documentario amici e collaboratori ricostruiscono e confermano la sua straordinaria carriera che ha inizio negli anni ’70, quando Benson muove i primi passi nell’ambiente del Prog Rock italiano. Negli anni ‘80 e ‘90 avviene la svolta, quando entra nelle case degli italiani grazie al suo lavoro di critico musicale per format televisivi, da lui sviluppati e curati.

Richard ha origini inglesi, si sa poco della sua famiglia. La musica lo vide da subito impegnato su più fronti (da produttore musicale, a insegnante di metodi per chitarra): questo lo porterà ad incrociare la strada del suo grande amore, Ester Esposito, una fan e cantante che conquisterà il suo cuore fino ad accompagnarlo sul palco e nella vita privata.
Ma il passato, apparentemente luminoso e fatto di successi, cela oscure e misteriose ombre. Richard, nel tempo, è divenuto una curiosa figura mitologica, a cavallo tra underground e mainstream, odiato e amato. Amato per poterlo odiare. Negli anni 2000 la persona sofisticata ed esperta di musica lascia spazio ad un personaggio grottesco, mitomane e vaneggiante. Capace di suscitare un fascino magnetico sul pubblico grazie ad un modo di comunicare irriverente e volgare. Tanto nei suoi spettacoli televisivi, quanto nei suoi concerti.
Quest’ultimi caratterizzati da performance fatte di urla, insulti e soprattutto dal famoso lancio di oggetti sul palco da parte del pubblico. Benson entrerà a far parte di un mondo vasto, quello di una sottocultura “trash” che grazie all’avvento di internet ne amplifica la notorietà, esaltandone il carisma e il suo essere sopra le righe. Ma chi lo conosce veramente non può che rimanere perplesso per il cambiamento dell’artista.
I suoi ultimi anni di vita riflettono quello che è stata la carriera, portando così Richard a dover fare i conti con quelle stesse scelte che ne hanno condizionato l’esistenza fino alla fine. Ha combattuto però con forza, determinazione e tenacia – fino alla sua morte nel 2022, sempre al fianco di Ester – in questa sua lotta contro la vita, per ottenere ciò che ogni grande artista desidera: essere per sempre immortale. Al pubblico rimane l’interrogativo per comprendere l’uomo dietro la maschera.