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Arrestata in Iran attrice de Il Cliente

Taraneh Alidoosti, una delle più famose attrici iraniane, è stata arrestata a Teheran. Aveva recitato nel film premio Oscar Il Cliente

Volto del film premio Oscar Il Cliente, Taraneh Alidoosti, una famosissima attrice iraniana, ha subito un violento arresto ad opera delle forze di sicurezza Iraniane nella sua casa di Teheran, con l’accusa di “pubblicazione di contenuti falsi e distorti, con incitamento al caos”. Questa la foto che l’attrice aveva pubblicato sul suo profilo Instagram (ora inaccessibile) lo scorso novembre:

 

Rimango e non ho intenzione di andarmene come si vocifera in giro. Non ho passaporto o residenza in nessun altro Paese se non l’Iran. Resterò, smetterò di lavorare, sarò al fianco delle famiglie dei prigionieri e delle persone uccise ed esigerò il rispetto dei loro diritti. Combatterò per la mia casa. Pagherò qualsiasi prezzo per difendere i miei diritti e, soprattutto, credo in ciò che stiamo costruendo insieme oggi

Secondo la BBC locale e Radio Farda, non è stato ancora reso noto il luogo della detenzione.

L’impegno sociale dell’attrice de Il Cliente:

Taraneh Alidoosti ha lavorato con diversi registi iraniani ed è stata co-protagonista del film Il Cliente, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero e diretto da Asghar Farhadi, che l’ha voluta fortemente anche in altri film drammatici. Aveva immediatamente denunciato il caso di Mahsa Amini, schierandosi contro il regime di terrore e repressione che dilaga in Iran. Ha inoltre recitato anche nel film I fratelli di Leiyla, per la regia di Saeed Roustaee, in concorso all’ultimo Festival di Cannes.

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E’ necessario che, alla luce della dilagante serie di arresti ed esecuzioni capitali, oltre ai Governi di tutto il mondo e alle Organizzazioni Internazionali, anche il mondo del cinema, del teatro, dell’arte e dello spettacolo in generale non restino a guardare, limitandosi alla solita retorica da salotto o a prendere appunti per prossime produzioni cinematografiche su cui lucrare.

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Ora è il momento di dare un segnale forte e di prendere posizione, a costo di paralizzare eventi, premiazioni e produzioni. Il mondo non può continuare ad andare avanti come se niente fosse.

Cosa pensi di questa inaccettabile repressione? Il mondo del cinema dovrebbe mobilitarsi?

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