Addio Alex Karev. E’ stato bello. E non sono sarcastica. Lo è stato davvero. Il personaggio interpretato da Justin Chambers è, a parer mio, migliore anche di quello di Meredith, perché l’incarnazione pura del riscatto, del tipico ragazzo che viene dal nulla e fatica per ottenere tutto, che ascolta sempre l’istinto e ne paga ogni volta le conseguenze, che si finge un arrogante presuntuoso senza cuore e poi emerge generoso, buono e protettivo demolendo il muro che aveva costruito tra lui ed il mondo.
Ma cosa è accaduto nella puntata andata in onda lo scorso giovedì negli Stati Uniti? La sedicesima della sedicesima stagione? Cosa si sono inventati gli sceneggiatori di Grey’s Anatomy per congedare con onore il chirurgo pediatrico Alex Karev? SPOILER ALERT!
Nel giorno X vissuto a Seattle, dunque, Jo, Meredith, Richard e Miranda ricevono quattro diverse lettere. Quattro ricche e dettagliate missive, un mucchio di fogli di quaderno riempiti dalla spigolosa e rigida calligrafia del loro Alex Karev nel tentativo di spiegare loro perché non lo rivedranno più.
In buona sostanza, queste sono le parole che Alex ha scritto a Meredith:
Mer, non è così che avrei voluto dirtelo, ma mi conosci, preferisco sempre le scorciatoie. Sai meglio di me che avresti fatto e detto qualsiasi cosa per farmi sentire in colpa e farmi ragionare. Sei sempre stata quella che mi faceva ragionare. E quando non funzionava, saltavi nel mio letto e dicevi sempre la cosa più sensata. Il fatto è che non posso tornare. Non riesco ad affrontarti. Merito di essere definito un idiota e la colpa è tutta mia. Ma non voglio ragionare. Non voglio che tu mi dica la cosa giusta. Perché la cosa giusta per me non è Seattle. Non più. Giuro che non si tratta di te o Jo, ma di me. Me ne sono andato e sono con Izzie. Hai sempre detto che Christina è la tua persona, poi che lo ero io, ma la tua persona sei sempre stata tu. Sei la mia migliore amica e mi mancherai da morire, ma sono esattamente dove sarei dovuto essere. Non è mai stato così prima.
Più approfonditamente, l’uomo spiega di aver contattato Izzie perché si unisse alle testimonianze in favore di Meredith sottoposta al procedimento disciplinare e di aver appreso, in quell’occasione, che la ragazza ha utilizzato gli embrioni congelati nella quinta stagione e adesso ha due gemelli di cinque anni, entrambi figli di Alex Karev.
Più tenero e più difficile, invece l’addio indirizzato alla sua Jo:
‘Meriti molto più di una lettera e questa mia codardia è ufficialmente la cosa peggiore che abbia mai fatto. Riguarda me, non te. Meriti molto di più. Io ti amo, Jo. Amo che tu sia brillante e coraggiosa e non importa cosa tu abbia dovuto affrontare, perché hai sempre lottato. Ti ha reso più forte, più gentile. Hai reso me più gentile. Mi amavi esattamente per chi sono e io amavo te. Io ti amo. Forse non è giusto che te lo dica, ma è vero. Ma è anche vero che amo Izzie. Ho immaginato sempre una vita in cui era felice e con tanti bambini e mai ho immaginato me stesso in quella vita, ma ad un tratto mi ci sono ritrovato…c’è sempre stata una parte di me che avrebbe voluto sapere, che si è sempre sentita come se avessimo lasciato qualcosa di irrisolto…l’ho contattata e ne abbiamo parlato, ero terrorizzato. E’ qui in Kansas, in una fattoria, in questo posto incredibile immerso nel nulla. Izzie ha avuto i miei figli ed io e te sappiamo cosa significa. Tu tra tutti sai perché non posso andarmene proprio adesso. Ho l’opportunità di rendere questa famiglia unita. Devo dare a questi bambini la famiglia che io e te non abbiamo mai avuto. Vorrei soltanto che avere ciò che ho sempre desiderato non significasse dover ferire te, ma non posso mentirti e non posso tornare a casa. Non tornerò a casa, Jo. Non riuscirei ad affrontarti. Non posso guardarti negli occhi, perché non riuscirei ad andarmene. Grazie per esserti presa cura di me quando ne avevo bisogno. Meriti il meglio e spero che troverai qualcuno migliore di me. Grazie. Mi dispiace.’
In allegato alla lettera, Alex Karev invia a Jo anche la pratica di divorzio firmata e lascia tutto ciò che possiede a Seattle a lei, comprese le quote del Grey Sloan Memorial Hospital.
E’ stata poi la volta della Bailey:
‘Sei stata severa ed impaziente, sapevi tutto e ti andavano tutti a genio tranne me, anche quando fingevi che non fosse così o ti convincevi che avessero qualcosa che li avrebbe resi grandi un giorno. Cavoli, hai dato il nome di O’Malley a tuo figlio e Mer ha dato il tuo nome al suo e tu, tu sei sempre stata come i miei altri insegnanti che, soltanto con uno sguardo, decidevano che ero spazzatura e che lo sarei sempre stato. Ma ecco, diversamente dagli altri tu mi hai fatto crescere, mi hai dato il tormento quando lo meritavo, mi hai spinto oltre i miei limiti quando era necessario. Si, è un ospedale universitario e tutto, ma tu hai fatto molto più che insegnare. E lo sai. E sono sicuro che sarebbe stato fantastico se fossi rimasto per sempre e avessi potuto ripagarti per tutto quello che hai fatto per me, ma sappiamo tutti e due che non avrei potuto. Mi hai fatto crescere ed hai estratto un proiettile dal mio stomaco. Hai protetto Jo da se stessa e se iniziassi a fare una lista di tutto quello che ho appreso da te, non smetterei mai di scrivere. Sappi solo che mi ci è voluto tanto per dirlo, ma io sono un bravo chirurgo pediatrico. Sono una brava persona. Sto ancora imparando, ma sono proprio bravo! So chi sono. Sono diventato il ragazzo di cui ti fidavi, a cui affidavi i tuoi segreti ed ora sono un chirurgo, un amico, un padre di due bambini incredibili con Izzie Stevens…Ti voglio bene Dr. Bailey.’
Non abbiamo visto, invece, Richard leggere la lettera ma soltanto buttarla via con rabbia e risentimento per poi recarsi ad un incontro degli Alcolisti Anonimi dove ha raccontato il suo personale rammarico per la scelta di uno dei migliori allievi che avesse mai avuto, consapevole di dover forzatamente abbandonare presto la medicina a causa di un probabile Parkinson.
La puntata di per sé è ben realizzata, bellissimi i flashback e molto commovente la colonna sonora, ma penso avrebbero potuto fare di più, riempire la puntata di più contenuti di sostanza e non limitarsi alla lettura delle lettere e magari ridurre la sovrapposizione tra i flashback parlati e la voce fuori campo. Per altro, diversamente da quanti oggi dicono che avrebbero preferito che il personaggio di Alex morisse, io avrei mantenuto questo finale, ma avrei fatto in modo che Meredith, chiamata da Alex in Kansas, vedesse la sua nuova vita, Izzie ed i bambini di persona. Purtroppo però la produzione della serie aveva le mani legate, non potendo più girare scene con Justin Chambers, né con Katherine Heigl.
Lasciamo dunque Alex Karev alla sua vita con Izzie Stevens e forse è proprio così che sarebbe dovuta andare fin dall’inizio.