Ciao Piera, ora potrai essere libera di donare la tua arte lassù insieme a tante altre celebrità dello spettacolo che hanno reso inimitabile il palcoscenico italiano, da quello cinematografico a quello teatrale.
La notizia della morte di Piera degli Esposti
Piera degli Esposti era malata da tempo e dal primo giugno era ricoverata Santo Spirito della Capitale per complicazioni polmonari. La notizia è stata divulgata ieri nel pomeriggio ed è stato un altro colpo a chi ha portato in auge un nuovo modo di fare teatro, soprattutto dal punto di vista femminile tanto è che il grande Edoardo De Filippo la definì ’O verbo nuovo. E’ venuta a mancare all’età di ottantatré anni, compiuti lo scorso 12 marzo.
Piera Degli Esposti nacque in una delle città dove l’arte ed il teatro erano un forte richiamo. Fu così che crescendo nella Bologna del dopoguerra si inserì insieme ad altri giovani nella scuola teatrale di Antonio Calenda nel Teatro Stabile dell’Aquila per poi approdare al Teatro dei 101 con un altro indimenticabile protagonista come Gigi Proietti che oltre ad essere stato un grande attore di teatro e cinema fu maestro delle nuove leve che oggi dominano i palcoscenici dei teatri.
La notorietà di Piera Degli Esposti la fece avvicinare dall’immenso Pier Paolo Pasolini che la volle con sé in Medea. I riconoscimenti arrivano però con le pellicole L’ora di religione e con Il Divo. In quest’ultimo viene raccontata la vita del senatore a vita Giulio Andreotti. Ascoltiamo però quali erano i cinque comandamenti che facevano parte della vita di questa meravigliosa artista.
Nell’ultimo decennio è tornata in diverse pellicole come I bambini della sua vita di Peter Marcias e I baci mai dati di Roberta Torre, Cloro di Lamberto Sanfelice, Assolo di Laura Morante. Il ritorno in diverse è dovuto soprattutto alla sua partecipazione unica e magistrale nella commedia strampalata, musicale ma di effetto che fu Tutti pazzi per amore
Oltre al successo televisivo della serie musicale «Tutti pazzi per amore», insieme a Emilio Solfrizzi, il 2011 fu un altro anno di cinema per l’attrice: tornò nelle sale con Emilio Solfrizzi, Stefania Rocca e Neri Marcoré. Vi lascio alle parole di commiato di Merola che ha solo espresso un concetto che forse diremmo tutti
E’ difficile dirle addio
Bonaccini e Felicori
Mancherà a tutti noi il tuo sorriso, la tua professionalità e la tua voce libera e unica
Addio regina dell’arte. Saluta Gigi, Raffaella e gli artisti unici con cui noi siamo cresciuti.