Captain Marvel : le origini di una supereroina
Captain Marvel segna per i Marvel Studios l’inizio di una nuova era votata la super eroismo al femminile, di fatti con questo film, ultimo della fase tre prima dell’imminente uscita di Avengers: Endgame, viene decretato l’inizio di una nuova serie di lungometraggi dove finalmente le donne dell’universo Marvel cominciano ad avere degli spazi propri.
Benvenuti alla ventunesima puntata della rubrica The road to the avengers Endgame, sempre qui il vostro Capitano Alexander pronto a condurvi alla scoperta dei segreti e delle origini editoriali di tutti i personaggi ed eventi all’interno del Marvel Cinematic Universe (Mcu).
Un arrivo inaspettato
Già nel 2012 con l’arrivo in sala del primo film dedicato ai Vendicatori (Avengers) si vociferava di progetti dedicati all’universo femminile delle supereroine Marvel. La prima ad avere i riflettori addosso fu il personaggio interpretato da Scarlett Johansson (Natasha Romanov/ Black Widow) che aveva stuzzicato l’interesse e la curiosità di tutti i fan a tal punto di richiedere un film stand alone tutto per sé. Eppure a gran sorpresa a distanza di nove anni assistiamo alla prima trasposizione di un altro personaggio totalmente slegato (per ora) dall’universo vendicativo. Arriva la nostra Carol Danvers, alias Captain Marvel (Brie Larson).
Da fonti certe sappiamo che il film dedicato alla Vedova Nera si farà e probabilmente lo vedremo in sala nel 2020, ma la priorità assoluta per gli studios al momento era aggiungere una componente fondamentale per l’arco narrativo che sta per concludersi con la fase 3, ovvero il ciclo di film che ci porterà al fatidico epilogo della battaglia finale contro Thanos.
Le origini
Da questo punto di vista, se vogliamo avvicinarci ad una coerente soluzione delle disavventure che sono capitate ai nostri Avengers, Captain Marvel dà la possibilità di aprire molteplici scenari e ipotesi sulle possibili speranze che potrebbero avere i nostri protagonisti di fronteggiare il tiranno pazzo.
Capitan Marvel (Captain Marvel) è l’identità segreta assunta da diversi supereroi della Marvel Comics. Il primo e più noto di questi è stato Mar-Vell (che nel film è interpretato da Jude Law), creato da Stan Lee e da Gene Colan nel 1967.
Nel giugno 2012 Carol Danvers, nota in precedenza come la prima Ms. Marvel, eroina nata come controparte femminile del primo Capitano, ha assunto l’identità di Capitan Marvel in una nuova serie regolare della scrittrice Kelly Sue DeConnick e illustrata da Dexter Soy. In questa serie, l’ottava collana Marvel che porta il titolo Captain Marvel, Carol indossa un nuovo costume in parte ispirato a quello precedente e a quello classico dell’originale supereroe Kree (razza aliena). Secondo gli autori questa serie dovrebbe essere incentrata sul significato che la leggenda di Capitan Marvel rappresenta per la Danvers e sull’impatto che la sua scelta di impersonare il vecchio eroe può avere nel resto dell’Universo Marvel.
La trama
La storia è interamente ambientata negli anni ’90, con un giovane Nick Fury (il mitico Samuel Jackson) che interpreta se stesso quando ancora era un semplice agente semplice dello Shield, pronto a dare una mano alla nostra eroina giunta dallo spazio dopo un viaggio rocambolesco che l’ha riportata sulla terra. Questo periodo storico non è mai stato mostrato all’interno dell’MCU, le vicende che si svilupperanno tra terrà e spazio, fungeranno anche da riflettore sulla storia di origine della grande supereroina.
Carol Danvers è un pilota dell’aeronautica militare degli stati uniti d’America, una dei migliori piloti in circolazione, ma in seguito ad un incidente avvenuto durante un test di volo su velivolo sperimentale, la nostra Carol finisce catapultata nel pianeta di origine di una razza aliena di nome Kree.
Questa razza conduce una battaglia da centinaia di anni con un’altra specie aliena denominata Skrull, che hanno il potere di essere dei mutaforma, in questo conflitto dove la supremazia territoriale è al centro dei dissidi. Carol, dotata di poter sovrannaturali, ottenuti dopo l’incidente che ha contribuito a fargli perdere la memoria, viene utilizzata dal governo Kree come arma per sgominare le insidie degli skrull sui vari avamposti kreee disseminati in altri pianeti della galassia.
Ma la verità tornerà a galla e molte delle menzogne a cui Carol Danvers ha dovuto credere riemergeranno come tali dandole possibilità di ricordare il suo passato, le sue origini e, cosa più importante, i suoi ideali di vita.
La protagonista è interpretata da Brie Larson, già famosa per Room, Scott Pilgrim vs. The World, 21 Jump Street e Kong: Skull Island. Insieme a lei compariranno Samuel L. Jackson, Ronan l’accusatore, interpretato da Lee Pace e Mar-Vell / Walter Lawson, ovvero Jude Law. Anche un ringiovanito Clark Gregg torna nei panni di Phil Coulson. Ben Mendelsohn è Talos, uno Skrull che guida l’invasione della Terra e lavora per lo S.H.I.E.L.D. sotto copertura.
Recensione
Il film presenta molti momenti morti ma di vitale importanza per un approfondimento di alcuni concetti importanti da assimilare per lo spettatore in previsione dei prossimi film a seguire. Questo rende il film un po’ macchinoso e poco fluido, a tratti persino forzato. La componente positiva del progetto è la presenza di alcuni personaggi già conosciuti nel mcu, gli effetti speciali (sopra tutti quelli legati ai poteri di Captain Marvel) e ad alcune scene d’azione ben realizzate sebbene siano troppo poche e di breve durata rispetto ad altri film di questo genere.
Il mio commento in merito all’interpretazione di Brie Larson sul personaggio di Carol Danvers è positivo. Non ci sono scene o dialoghi che estremizzano la figura del protagonista, di fatti, Captain Marvel appare così come la conosciamo nella sua controparte letteraria. Una donna forte ma estremamente fragile sotto l’aspetto emotivo, perseverante e costante nel raggiungimento dei suoi obbiettivi ma destabilizzata dalle sue incertezze e paure, che in questa storia dovrà affrontare per riuscire a trovare se stessa.
A tratti si ha l’impressione che questo film sia stato usato un po’ come “tappabuchi” per arrivare al capitolo finale di Avengers: Endgame, ma nel complesso Captain Marvel è un film godibile per tutti gli amanti del genere, con dei momenti molto divertenti che fanno sorridere e ricordare, con nostalgia, a tutti coloro che come me gli anni novanta li hanno vissuti nel pieno della loro giovinezza, dal modem 56k al gameboy, dal vhs ai Walkman, ma soprattutto anni di spensieratezza e momenti felici.
Captain Marvel ci aspetta al prossimo incontro insieme a tutti gli altri suepereroi della saga Avengers il 24 aprile in tutti i cinema italiani. The road to Avengers Endgame non finirà qui, a partire dalla prossima settimana analizzeremo e tutti i dettagli e curiosità non ancora presi in considerazione, in previsione di una maggiore comprensione di Avenger Endgame, vi consiglio di non mancare! Come di consueto io vi saluto con un forte abbraccio e vi aspetto alla prossima settimana con un’altra grande avventura nel mondo dei cinecomics.
Prima di salutarvi vorrei omaggiarvi con una piccola sorpresa, una produzione indipendente, ovvero il trailer di Avengers Endgame totalmente rivisitato dall’associazione culturale Millennium82 (di cui faccio parte).
Signori e signore ecco a voi Avengers Endshame! Buona visione!