Con Tim Story alla regia e Kevin Hart fra i protagonisti, il film non sarà il primo (e probabilmente nemmeno l’ultimo) lavoro tratto basato su un gioco da tavolo.
Sappiamo tutti che in alcuni casi l’originalità di una sceneggiatura costituisce una buona parte di un film riuscito, ma siamo proprio curiosi di vedere cosa si sono inventati Vineet Dewan e Andrew Niccol, per portare sullo schermo una storia basata su Monopoly, uno dei giochi da tavolo più conosciuti e utilizzati (spesso barando, tanto da convincere Hasbro a far uscire una scatola chiamata “Edizione dell’imbroglio”) al mondo.
I due sceneggiatori, cosi come il resto della troupe, saranno capeggiati da Tim Story, alla regia. Quest’ultimo conosciuto principalmente per aver portato sullo schermo I Fantastici 4 e il suo sequel I Fantastici 4 e Silver Surfer ma anche per aver già avuto modo di lavorare con quello che sembra sarà il protagonista di Monopoly, Kevin Hart, che già ha recitato in un film basato su un gioco, Jumanji – Benvenuti nella giungla e tornerà anche nel sequel, anche se in questo caso, il seguito del film di Joe Johnston del 1995 ha risucchiato lui e il resto della squadra all’interno di un videogioco, anzichè in un gioco in scatola.
Monopoly (italianizzato in Monopoli) ha una lunghissima storia. E’ giunto in Italia “solo” nel 1935 dopo essere stato sviluppato all’inizio del ‘900 da Elizabeth Magie, anche se per anni il merito dell’invenzione è stato attribuito a Charles Darrow, che lo aveva inizialmente proposto alla Parker, ma che decise di produrlo e venderlo in autonomia dopo il rifiuto della casa produttrice. La stessa Parker decise poi di acquistare il brevetto dopo aver scoperto che l’ingegnere americano ne aveva vendute oltre 5000 copie. Fu solo diversi anni dopo, però, che si scoprì che a quanto pare Darrow non aveva inventato nulla ma si era ispirato (un po’ troppo) proprio al lavoro della Magie.
Da allora in tutto il mondo sono uscite decine e decine di edizioni e anche in Italia il successo è arrivato subito. La Editrice Giochi, diventata poi parte della Hasbro, ha lanciato svariate versioni dedicate a momenti storici importanti, tra cui l’arrivo dell’Euro, i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, oltre a edizioni a tema Harry Potter, Star Wars, Disney e via dicendo…
Monopoly non ha ancora una trama ben definita, ma le prime indiscrezioni parlano di un ragazzo cresciuto nel modesto quartiere di Baltic Avenue (guardacaso, uno dei primi presenti nel tabellone del gioco, che vanno in ordine crescente di valore) alla ricerca di un sistema per fare fortuna. Niente dadi, probabilmente in questo film, quindi, ma questo è solo l’ultimo di una serie di lavori basati su giochi da tavolo o simili che in alcuni casi hanno avuto un discreto successo, in altri sono stati dei clamorosi flop, finiti velocemente nel dimenticatoio. E’ proprio di qualche giorno fa, inoltre, la notizia che vede Margot Robbie (Suicide Squad, Maria Regina di Scozia) protagonista di un altro film legato a un giocattolo, Barbie, la famosa bambola nata alla fine degli anni ’50 e commercializzata da Mattel, con le vendite della quale ha fatto una vera fortuna.
Siamo certi che il filone di film continuerà ancora per molto, data anche la disponibilità sul mercato di decine e decine di giochi da tavolo e affini. Nel frattempo però, diamo uno sguardo a film già usciti che, nel bene o nel male, non sono passati inosservati.
Signori, il delitto è servito (1985)
La prima vera trasposizione di un gioco di società e un gioiellino datato 1985, diretto da Johnatan Lynn e scritto da John Landis (Blues Brothers, Una poltrona per due). Il film ricalca l’ambientazione e i personaggi di Cluedo, storico gioco di investigazione famoso soprattutto per la formula di accusa che si utilizza quando è il proprio turno, per tentare di scoprire il colpevole.
Un cast di tutto rispetto, che comprende, fra gli altri, Tim Curry (The Rocky Horror Picture Show, I tre moschettieri), Christopher Lloyd (Ritorno al futuro, La famiglia Addams) e Madeline Kahn (Frankenstein Junior, La pazza storia del mondo) accompagna le scene di questa divertente commedia noir, ambientata, appunto, in una magione. Nel buio più assoluto, si compie un omicidio. Il Sig. Boddy, padrone di casa e organizzatore dell’incontro, viene ucciso dopo essersi confessato ricattatore di tutte le persone invitate. Si tenterà così di scoprire, con ipotesi azzardate e sconvolgenti, di scoprire l’assassino e l’arma del delitto. Una commedia brillante e dalle battute pungenti che vin condurrà all’inaspettato finale… anzi, ai finali!
Dungeons & Dragons – Che il gioco abbia inizio (2000)
Titolo altisonante per questo film del 2000, flop al botteghino, stroncato dalla critica e dal pubblico giocante, che ne contestava i buchi di trama e, soprattutto, la mancata osservanza delle rigide regole del gioco di ruolo da cui trae ispirazione.
Il film racconta le vicende di Izmer, un impero controllato da maghi e nei quali gli uomini sono ridotti alla stregua di schiavi, e della giovane imperatrice Savina, decisa a sovvertire la situazione ostacolata però dal mago Profion e obbligata dallo stesso alla ricerca dello scettro necessario per il controllo dei Draghi D’Oro.
Forse le intenzioni erano buone, considerato anche che nel cast erano presenti nomi di un certo livello, tra cui Jeremy Irons, ma evidentemente la produzione non ha fatto i conti con le schiere di fan che considerano Dungeons and Dragons quasi sacro e non vedono di buon occhio una sua strumentalizzazione… soprattutto se non fatta bene.
Tranformers (2007)
Ok, non è esattamente un gioco da tavolo ma non si può non parlare di Transformers, saga action lanciata in pompa magna da Michael Bay nel 2007 e di cui è uscito quest’anno una sorta di soft-reboot dedicato a Bumble-Bee.
La saga di Transformers, creata da Bay, che racconta l’alleanza tra umani e robot alieni in grado di trasformarsi in autovetture, aerei, camion e molto altro, è stata un successo senza precedenti e nonostante l’ultimo capitolo del 2017 non abbia avuto i riscontri dei film precedenti, in totale la saga ha incassato oltre 4 miliardi di dollari.
Ouija (2014)
Per quanto pericolose, anche le tavolette Ouija, utilizzate generalmente nelle sedute spiritiche per tentare di avere un contatto con l’aldilà, sono considerate a tutti gli effetti un gioco da tavolo. E di film in cui sia presente questo strano strumento ce ne sono molteplici. Anche L’esorcista di William Friedkin ne contiene una e sembrerebbe essere proprio il mezzo che ha veicolato il demone Pazuzu a impossessarsi della povera Regan.
Ma è stato girato addirittura un film dedicato direttamente al gioco, dal nome omonimo, Ouija, diretto da Stiles White, al suo primo lavoro da regista, dopo aver lavorato come sceneggiatore in parecchi titoli. Protagonista principale, Olivia Cooke (Ready Player One, Bates Motel), che si troverà a cercare la verità su una serie di misteriose morti, riguardanti i suoi amici che hanno tentato di invocare gli spiriti usando proprio la tavoletta Ouija, ma non rispettandone le regole principali: mai giocare da soli, mai giocare in un cimitero e salutare sempre gli spiriti.
Da questo film è stato tratto anche un prequel, ambientato negli anni ’60, con protagonisti Elisabeth Reaser (The Twilight Saga, Hill House) e Henry Thomas (E.T. – L’extraterrestre, Gangs of New York).
Jumanji (1995)
Il film per eccellenza sulla storia di un gioco da tavolo, in realtà si basa su un gioco non esistente, al quale comunque, non tutti sarebbero curiosi di giocare, viste le devastazioni che causa. Amato dal pubblico, e un po’ meno dalla critica, il film del 1995 diretto da Joe Johnston (Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, Lo schiaccianoci e i Quattro Regni), porta al pubblico qualcosa di nuovo e la voglia di vedere cosa succedere al successivo lancio di dadi.
Robin Williams (Mrs. Doubtfire, Hook – Capitan Uncino) e Bonnie Hunt (Cast Away, Una scatenata dozzina) assieme ai piccoli Bradley Pierce (Charlot) e Kirsten Dunst (Spider-Man, Marie Antoinette) cercano di sopravvivere alle tremende sfide lanciate dal gioco e portate nel mondo reale per il solo scopo di non far terminare ai giocatori la partita sani e salvi.
Il film ha avuto un seguito nel 2017, Jumanji – Benvenuti nella giungla, con protagonisti Dwayne Johnson (Skyscraper, Rampage – Furia animale), Jack Black (School of Rock, King Kong), Karen Gillan (Guardiani della Galassia, The Circle) e Kevin Hart (Poliziotto in prova, Una spia e mezzo) , tutti destinati a tornare nella giungla alla fine del 2019.
E’ uscito anche una sorta di film “gemello”, Zathura – Un’avventura spaziale con Josh Hutcherson (Hunger Games), Kristen Stewart (Twilight) e Jonah Bobo, stavolta per la regia di Jon Favreau. Come il titolo lascia immaginare, stavolta le minacce vengono dallo spazio e i giocatori saranno costretti a terminare la partita per poter tornare a casa.