Il primo episodio della quarta stagione di Black Mirror
Robert Daly è un geniale programmatore il quale, insieme al suo socio James Walton, ha creato una società milionaria sulla scia del successo di un nuovo gioco MMORPG online fantascientifico chiamato Infinity ma, mentre Walton si gode appieno i benefici di tanta fama, Robert rimane un timido programmatore solitario sottoposto al socio e dileggiato persino dai suoi dipendenti. Un giorno entra nel suo ufficio la giovane Nanette, una neo assunta, la quale ammira la genialità di Dale nel calcolare gli algoritmi per Infinity e che appare affascinata dal giovane genio, ma ella perde ben presto l’interesse per lui dopo essere stata avvertita da una collega di non avvicinarsi troppo allo strambo e appiccicoso capo.
Robert non prende bene questo cambiamento in Nanette, soprattutto quando nota che lei apprezza l’interessamento di Walton, e decide di prendersi la sua rivalsa iniziando con il rubare il DNA della giovane dal bordo di una tazza di caffè. Quando Robert giunge a casa, scopriamo che anche lui gioca con la sua creatura Infinity, ma la sua è una versione non online costruita da lui stesso e dove lui, una volta indossato uno speciale apparecchio, diventa il re incontrastato di questa realtà fittizia. Ma non finisce qui. Grazie ad uno speciale macchinario di sua invenzione, Dale è in grado di trasportare una copia virtuale ma realmente cosciente delle persone, senza che esse stesse percepiscano cambiamenti nella vita reale, e di inserirle in questa sua versione particolare di Infinity dove entrano a fare parte dell’equipaggio della USS Callister al suo comando.
All’interno di questa realtà fittizia Dale è un capitano coraggioso e determinato, il quale gode del rispetto della propria ciurma che esegue i suoi ordini e gli tributano il giusto onore dopo ogni successo, compito che esegue con polso ferreo per non dire dispotico. Ma quando Dale non gioca, i protagonisti del suo Infinity privato hanno una vita propria, seppur imprigionati all’interno di quella scenografia spaziale, spaventati e impossibilitati a cambiare la loro situazione poichè il capitano ha il potere di vita e di morte su di loro, costretti a recitare una parte ogni volta che Dale entra nel gioco. Quando la copia di Nanette si ritrova sulla plancia dell’USS Callister, il suo spirito ribelle e combattivo, ma anche dalla sua prodigiosa intelligenza, la porteranno a salvare sè stessa e i suoi nuovi amici reali-ma-virtuali conducendoli là dove nessuno è mai giunto prima…..
All’inizio siamo portati a provare empatia per il Robert Dale reale, un geniale nerd che ha creato una fortuna con un gioco online ma che non riesce a godere della situazione come vorrebbe bloccato da un carattere timido e introverso, ma poi scopriamo il suo alter-ego, il comandante Dale, un uomo dispotico e tiranno che gode del potere che ha nei confronti dei suoi sottoposti, cosa che nella vita reale non ha il coraggio di fare. Un comandante che è un dio all’interno di un gioco da lui stesso ideato e che solo lui può modificare, in cui ricrea un mondo ispirato alla famosa serie tv Star Trek e dove tiene imprigionate persone virtuali ma che posseggono emozioni e sentimenti reali.
Black Mirror (lo potete trovare su Netflix) fin dal suo esordio ha avuto la capacità di analizzare la società e le caratteristiche che variano con lo scorrere degli anni, in questo episodio ci ha mostrato come alcune persone vivano solo attraverso lo schermo di un PC, rivelandosi in rete per quello che nella realtà non sono mai state, mostrando una personalità “virtuale” frutto del desiderio di essere e apparire quello che nella realtà non si è, ma che di certo non è la rappresentazione del nostro IO migliore.