Film in concorso, anticipazioni e novità
IL Festival metropolitano, nasce nel 1982 a Torino, allo scopo di dare visibilità alle opere giovanili e alle produzioni indipendenti. La strutturazione, con un concorso e un film vincitore, si consolida a partire dal 1998 e il periodo dal 1999 al 2002, sotto la direzione artistica di Stefano Della Casa segna la definitiva evoluzione da rassegna giovanile a Festival internazionale del cinema, secondo, nel panorama italiano, solo a quello di Venezia.
L’edizione del 2018 è dedicata a Rita Hayworth. Emanuela Martini, direttrice artistica dal 2014 dichiara:“Rita più che Gilda; la ballerina vitale e agilissima che danzò con Fred Astaire e con Gene Kelly, più che la sirena sinuosa e pericolosa, simbolo della dark lady nell’immaginario collettivo. La ragazza che sapeva essere una commediante più che l’icona sexy la cui foto fu appiccicata sulla bomba sganciata sull’Atollo Bikini. Senza dimenticare Gilda, è soprattutto a questa Rita che il Torino Film Festival rende omaggio nell’anno del centenario della sua nascita”.
Si parte forte con l’anteprima di The Front Runner con Hugh Jackman diretto da Jason Reitman; tra i film in concorso, unico rappresentante italiano, ci sarà l’opera prima di Valerio Mastandrea, Ride, film sul mondo del lavoro, sulle morti bianche e sul vuoto che lasciano, interpretato dalla giovane Chiara Martegiani. Attesissimi anche James Franco col suo nuovo lavoro: The Pretenders e Keira Knightley nel film in costume Colette.
Si prospetta una manifestazione imperdibile per gli appassionati dunque, poliedrica e attenta al sociale, nel solco della tradizione del Festival torinese. Dopo la retrospettiva dello scorso anno, dedicata al cinema di Brian De Palma, il 28 novembre sarà una giornata consacrata al maestro Ermanno Olmi, alla presenza dei suoi collaboratori più stretti e del figlio Fabio. Verranno presentati due classici restaurati, Trevico-Torino di Ettore Scola e Processo a Caterina Ross di Gabriella Rosaleva. Guest Director quest’anno Pupi Avati e si chiuderà con la proiezione dell’ ultimo lavoro di Nanni Moretti: Santiago- Italia, documentario sul colpo di stato che nel 1962, in Cile, portò alla caduta di Salvador Allende e all’ascesa della dittatura militare di Pinochet.