“Nell’universo c’è materia e antimateria. Quello che calpestate, la terra, è solo luce riflessa“. L’eleganza stilistica di questo squisito prodotto cinematografico ci rammenta una delle massime più vere della vita: niente è come sembra.
Esterno notte. La pioggia battente. Una macchina che sfreccia per la strada fangosa. Sembra l’inizio di una storia come tante vero? Invece costituisce l’incipit di una delle pellicole più interessanti degli ultimi anni. Un nemico che ti vuole bene, regia di Denis Rabaglia, vede un cast di tutto rispetto capitanato da un formidabile Diego Abatantuono alle prese con un uomo misterioso, che proprio in quella notte tempestosa “incrocia” la sua strada. Enzo (Abatantuono) salva la vita al giovane, il quale per sdebitarsi decide di offrirgli i suoi servigi gratuitamente; c’è soltanto un piccolo dettaglio: egli è un killer di professione. Intrufolatosi nella vita del povero Enzo, il killer gli rivoluzionerà l’esistenza, mettendolo costantemente di fronte ad una dura scelta: “trovami il tuo nemico“.
Se apparentemente ci troviamo dinanzi ad un tipico “noir”, il film dopo un inizio dalle tinte fosche, prende subito la strada della commedia, non trascurando però quei lati moralistici che costituiscono la sua vera linfa.
Senza troppo addentrarci nella storia, per non rischiare di rovinare i numerosi colpi di scena, ci sentiamo di consigliare caldamente la visione di un’opera siffatta, perché incarna ad un tempo una doppia anima: se da un lato tratteggia gli elementi classici di quella che può essere la vita di ciascuno di noi (quella del protagonista, Enzo), dall’altro fa riflettere sulle certezze che ognuno di noi crede di avere nella propria vita, mettendo di fatto a nudo la percezione che abbiamo della realtà che ci circonda, anche e soprattutto di quella familiare.