Wolverine, Van Helsing, un ricco e affascinante serial killer, un illusionista di fine ‘800, Jean Valjean, un ottocentesco duca catapultato negli anni 2000, il più grande showman di tutti i tempi, un senatore statunitense. Questi e molti altri i volti di Hugh Jackman
In 24 anni di cinema e teatro Hugh Jackman ha portato in scena infiniti personaggi diversi, incantandoci quando con la sua forza bruta e i suoi artigli di adamantio, quando con la sua innata eleganza e la sua potente voce da baritono. Un attore che non si è mai fatto rinchiudere in un ruolo predefinito, ma che ha continuato a inseguire le sue vere passioni, quelle per il teatro e per il canto, e che ha sempre cercato di mettersi alla prova.
Potrà far sorridere pensare che il muscoloso e feroce Wolverine ama cantare e ha un debole per i musical. Tra tutti Hugh Jackman è forse l’ultima persona che ci aspetteremmo di veder ballare e cantare con passione e con una perfetta voce impostata da cantante d’opera. Ed invece è proprio così che la carriera dell’attore ha avuto inizio.
I primi anni, il teatro e i musical
Hugh Jackman nasce il 12 ottobre 1968 a Sidney, in Australia. Fin da piccolo mostra uno spiccato talento per il canto e una vera passione per il teatro, attività che lo accompagneranno anche durante i suoi studi di giornalismo e comunicazione alla University of Technology di Sidney. Nel 1994, a 26 anni, gli viene offerta l’opportunità di partecipare a un’edizione australiana di The Beauty and the Beast, nei panni di Gaston. Il musical riceve molte recensioni positive, ma a stupire la critica è proprio il nostro Hugh Jackman che, pur non essendo la star principale, cattura l’attenzione e ruba la scena a tutti gli altri. “Non intenzionalmente“, raccontano i colleghi che recitarono al suo fianco, “Jackman era semplicemente un naturale esibizionista“. Questo gli torna sicuramente utile per essere notato e, infatti, nel 1996, Andrew Lloyd Webber lo volle per il suo Sunset Boulevard, un musical basato sul film Viale del tramonto di Billy Wilder. Con questo secondo lavoro in teatro, Jackman diventa molto famoso in Australia, ma poco conosciuto nel resto del mondo. È solo nel 1998, con Oklahoma, che l’attore darà la prima vera svolta alla sua carriera, approdando prima nei teatri inglesi e in seguito in quelli americani.
Nel 2000, Hugh Jackman diventa un vero e proprio super eroe,
che non ha bisogno di grandi presentazioni: Wolverine. Il successo del primo film, X-Men, era incerto: il Wolverine originale doveva essere Russell Crowe, che rifiutò la parte. Dougray Scott, il secondo candidato, fu costretto anch’esso a rifiutare per poter girare Mission: Impossible II. Jackman ebbe meno di tre settimane per leggere il copione ed impararlo. In più, non somigliava per niente al mutante dei fumetti; l’attore era troppo alto, di almeno 30 cm, troppo bello, troppo longilineo. Il regista, dal canto suo, non era troppo convinto di affidare il successo del suo film a un attore per lo più sconosciuto.
Contro ogni aspettativa, però, il film fu un grande successo e Hugh Jackman venne accolto con enorme entusiasmo da pubblico e critica. Tanto che interpreterà Wolverine in altri sette film, fino a Logan, del 2017, con il quale ha detto addio per sempre (anche se noi speriamo di no) al tanto amato mutante che lo ha accompagnato per diciassette anni. Un addio doloroso, ma che non sarebbe potuto essere più degno.
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Jackman ci dice questo sul suo ultimo ruolo nei panni di Wolverine: “Quando ho visto Logan, ero lì seduto con le lacrime agli occhi. Il sentimento è stato: ‘Questo, questo è il personaggio. Mi sembra di averlo interpretato per la prima volta’. Ero calmo ed in pace, ma mi mancherà“. Come del resto a tutti noi.
Ma lasciamo da parte la malinconia e andiamo avanti.
Dopo il grande successo come Wolverine, la carriera di Jackman spicca il volo
Nel 2001 recita al fianco della Meg Ryan e di Liev Schreiber, suo grande amico e anche fratello di Logan in X-Men le origini – Wolverine, in Kate & Leopold, una commedia romantica. Hugh diventa un affascinante duca dell’Ottocento, incredibilmente curioso e amante della scienza, che si ritrova magicamente a vivere nei caotici anni 2000. Un mondo completamente diverso dal suo, impossibile da comprendere, ma che gli regalerà anche tante sorprese, come nuove scoperte tecnologiche e un amore inaspettato.
Il 2001 è anche l’anno di film come Codice: Swordfish, senza dubbio importante per la carriera dell’attore, ma forse non troppo amato da una delle sue costar, come John Travolta, che ottenne la nomination come peggior attore del decennio.
Nel 2004 arriva nei cinema Van Helsing. Un successo al botteghino, ma anche bersaglio di moltissime critiche che lo bollarono come uno dei peggiori film dell’anno e lo paragonarono a “un videogioco senza capo né coda“. Non sono certo una grande critica cinematografica, né lo ero senza dubbio quando uscì questo film, fatto sta che Van Helsing era e rimane uno tra i miei film preferiti. Che volete farci, così è. Tra vampiri, uomini lupo, mostri di ogni sorta, incontri con Mr. Hyde e con il mostro di Frankenstein motivi per aver paura e per divertici ce ne sono. Senza contare la presenza di un Van Helsing impavido e incredibilmente affascinante. Grazie Hugh Jackman.
Dopo altri due X-Men, Jackman viene chiamato da registi del calibro di Woody Allen e di Christopher Nolan. Con il primo recita nel 2006 in Scoop, un thriller-commedia, al fianco di Scarlett Johansson. Per il secondo veste i panni di un grande illusionista, ossessionato dal successo dell’ex collega, nel film Christian Bale, e accecato dal desiderio di vendetta. Il film in questione è The Prestige, classico film alla Nolan con finale a effetto. Sicuramente da vedere, anche per il cammeo di David Bowie, nel film lo scienziato Nikola Tesla.
Nel 2012, Hugh Jackman arriva al cinema con un musical, Les Misérables
Acclamato dalla critica e il più grande incasso di sempre con oltre 441.809.770 dollari, I Miserabili apre una nuova fase nella carriera dell’attore. Il suo lavoro viene grandemente elogiato e, oltre a ottenere un Golden Globe come miglior attore protagonista, Hugh Jackman rende chiaro a tutto il mondo di essere pronto per riprendere quella passione lasciata momentaneamente da parte. Il film è effettivamente ben fatto, potente e commovente. Hugh Jackman è un Jean Valjean memorabile e anche la Hathaway ed Eddie Redmayne fanno la loro figura. Peccato per Russell Crowe che cosa ci stia a fare non si sa, dato che cantare non sembra proprio essere il suo punto di forza.
Con The Greatest Showman, del 2017, ecco che Jackman torna nuovamente in un musical. E che musical. Se qualcuno non era rimasto troppo soddisfatto dal precedente Les Misérables, con questo nuovo film Hugh Jackman si conferma senza ombra di dubbio il più grande showman. Al suo fianco ci sono Zac Efron, sicuramente cambiato e migliorato dai tempi di High School Musical, Zendaya e Keala Settle. La soundtrack raccoglie dei brani potenti e di una bellezza unica, che celebrano la diversità, l’essere coraggiosi e decisi nel voler vivere come vogliamo e per come siamo. “Bisogna essere fieri di essere diversi, non ci si deve conformare: ciò che ti rende diverso ti rende speciale. Sono affascinato da chi ha il coraggio di vivere la vita come vuole e di percorrere nuove strade“.
Ultimo film secondo me da citare è Humandroid, del 2015. Film assai particolare che vede Hugh Jackman recitare accanto ai Die Antwoord, un gruppo sudafricano, impossibile da descrivere. E il film è esattamente come loro, impossibile da descrivere e completamente fuori di testa. Ma ben fatto. Vedere per credere.
Hugh Jackman arriva ora nei cinema con The Front Runner,
film di Jason Reitman, che racconta le vicende del senatore del Colorado Gary Hart, travolto da uno scandalo poco prima delle elezioni presidenziali del 1988. Non vediamo l’ora di vederlo e di farvi sapere cosa ne pensiamo.
Prima di lasciarvi, ecco alcune curiosità che magari vi faranno affezionare ancora di più al nostro Hugh Jackman. Come se dopo Wolverine e Van Helsing ce ne fosse bisogno.
Il film preferito
Non stupisce di certo che tra i suoi film preferiti vi sia Singin’ in the rain, uno tra i musical più famosi di sempre. Jackman lo ha anche portato a teatro durante il suo Broadway to Oz del 2015.
Olivia Newton – John, la sua più grande cotta
Ebbene sì, la più grande cotta di Hugh Jackman è stata la Sandy di Grease, Olivia Newton-John. Quando John Travolta fece conoscere i due sul set di Codice: Swordfish, Jackman confessò all’attrice che alle elementari teneva un suo poster sotto il banco e ogni mattina lo tirava fuori e lo baciava.
Hugh Jackman e Deborah Lee Furness, un lungo amore
Hugh e sua moglie, Deborah Lee Furness, si sono sposati nel 1996, un anno dopo essersi incontrati sul set della serie Corelli, e da allora non si sono più lasciati. Non potendo avere figli, i due hanno adottato due bambini: Ava Eliot Jackman nel 2005 e Oscar Jackman nel 2008.
Sexiest man alive
Hugh Jackman è stato scelto come uno dei 50 uomini più belli al mondo per cinque anni di fila, dal 2000 al 2004. Nel 2008 è stato anche dichiarato Sexiest Man Alive.
Hugh Jackman possibile James Bond?
Nel 2000 gli venne offerta la parte di James Bond, che però rifiutò, volendosi concentrare su Wolverine. Negli ultimi anni ha però ammesso che non gli dispiacerebbe vestire i panni della più famosa spia inglese.
Bravissima Irene proprio un bell’articolo
Bellissimo articolo di un attore che tra l’altro mi piace molto perché completo in tutto. Non solo perché sa fare ma perché lo fa divinamente!!!! Sono d’accordo con te sul fatto che Russle Crowe nn abbia queste grandi doti canore da musical.
Detto questo non mi resta che aspettare l’uscita di quest’ultimo film di Hugh XD
Bravissima Irene!