Praticamente sconosciuta da noi, Zephyr viene pubblicata dalla Valiant Comics fin dal 1992 e dal 2016 è diventata una serie a fumetti autonoma. Ora la Sony decide di farne un film e affida la sceneggiatura a Maria Melnik.
Faith Herbert mette una divisa bianca e azzurra e diventa la supereroina Zephyr. Un copione già visto, non fosse che Zephyr è decisamente sovrappeso.
Da qualche tempo strani personaggi si stanno aggirando fra i supereroi tradizionali.
La Marvel aveva già proposto un supereroe nero, Black Panther. Poi è nata Ms Marvel che senza costume si chiama Kamala Khan, di origini pakistane e quindi musulmana. Adesso se ne va un altro tabù, perché è vero che Black Panther e Ms Marvel non sono i tipici WASP che da sempre formano la schiera dei supereroi, ma sono pur sempre muscolosi e in perfetta forma, ebbene, Zephyr non lo è affatto. Zephyr è una donna un po’ cicciotta che nasce come membro dei Renegades, supereroi che combattono la corrotta Harbinger di Toyo Harada. Se poco più di due anni fa Faith è diventato indipendente, sempre tenendo conto che i soldi vengono prima di qualsiasi considerazione etica e/o sociale, vuol dire che i lettori sono stanchi di identificarsi unicamente in personaggi dai fisici perfetti. Anche chi normalmente viene preso in giro per i suoi difetti fisici si è stancato di sognare di essere differente da quel che è e vuole immedesimarsi in qualcuno che sia come lui. Anche se sono solo una donna e, per di più, sovrappeso anch’io so combattere il male, è il messaggio di Faith.
Come Clark Kent, la Faith del fumetto è una giornalista,
rimasta orfana giovanissima, che di notte diventa un’eroina volante che difende Los Angeles, la sua città. Nella sua vita di tutti i giorni Faith è solare, ama i fumetti e la fantascienza, ha un ottimo rapporto col suo fisico e col sesso. Quando si trasforma riesce a volare, fa levitare gli oggetti e ha poteri telecinetici. Come Superman, che diventa irriconoscibile solo togliendosi gli occhiali, anche una identificabilissima donna come Faith può diventare un’altra persona solo vestendosi di bianco e azzurro.
Niente si sa del cast o della trama. Per cosa rappresenta Faith ci deve bastare quanto ha dichiarato la sua creatrice, Jody Houser: “Zephyr rappresenta per Faith un’opportunità per essere quello a cui ha sempre aspirato, più che un’identità”.
Ma dove le trovi tutte queste chicche?!?! Davvero un bel articolo, non vedo l ora di vedere questa pellicola.
Grazie Lara ? curiosando qua e là ogni tanto se ne trovano di notizie un po’ particolari