Giambattista Assanti porta al cinema il libro Sandro Pertini combattente per la libertà, pubblicato dalla Fondazione Turati, dove si mette in scena la giovinezza del presidente più amato d’Italia.
Il cinema spesso preferisce raccontare storie di persone riprovevoli. Preferisce soffermarsi sui grandi delinquenti: don Vito Corleone e tutti i gangster le cui gesta ci sono familiari fin dal film in bianco e nero. Politici deplorevoli: Nixon, Berlusconi, fino alle parodie che ne concentrano tutti i vizi come il buon Cetto La Qualunque. Poi ci sono i vari mostri, Dracula, Frankenstein e via dicendo.
Questa volta Assanti ci stupisce facendo un film su una persona più che decente, il settimo presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini.
Inutile soffermarsi sulla personalità di Pertini; basti dire che a 80 anni assunse la carica di Presidente della Repubblica in uno dei momenti più tragici della storia della repubblica: omicidio Moro, lotta armata, ecc. prese il Paese per mano e cercò di guidarlo fuori dai conflitti che lo stavano soffocando. Ci riuscì perché tutti lo conoscevano e quindi si fidavano di lui e quando iniziava i suoi discorsi dicendo “È il partigiano Pertini che vi parla” tutti sapevano che lo era stato e sarebbe continuato a esserlo fino alla fine dei suoi giorni. Non è esagerato dire che se la tensione di quegli anni non degenerò fu in gran parte merito suo.
A ottant’anni suonati Pertini continuò a lottare, come aveva fatto per tutta la vita. Il libro della Fondazione Turati e il film di Assanti ci mostrano il Giovane Pertini, quando la sua capacità di combattere era associata a una mente appassionata e fresca. Il film sarà incentrato soprattutto sul rapporto con la madre, interpretata da Dominique Sanda che, si ricorderà nel film, chiese la grazia per il figlio, che la rifiutò fermamente e sdegnosamente.
Pertini rimaneva simpatico anche a chi, per natura, era dissacrante e ribelle.
Sono arcinote le vignette che gli dedicò Andrea Pazienza. A Pertini piacquero tanto che chiese e ottenne gli originali dal disegnatore.
Forse proprio perché, una volta tanto, si parla di una brava persona il film stenta a trovare i finanziamenti per poter concludere la produzione. Si potrebbe addirittura affidarsi a un crowfunding sul web per poter terminare le riprese.
Il film è, comunque, atteso e sarà parte integrante di una mostra su Pertini che sarà inaugurata a Palermo quest’autunno.