Enrico Vanzina annuncia il prossimo “film dei Vanzina”. Questa volta sarà un film a soggetto politico, ossia lo sfascio della politica italiana. Un film fra la commedia e la farsa
Il mitico Steno, ovvero Stefano Vanzina, un regista che, solo perché ha fatto un sacco di film con Totò, è da amare incondizionatamente, ha avuto due figli. Il secondo, Carlo, ha seguito le orme paterne e fa il regista, Enrico, invece, scrive i soggetti dei film, ma è anche giornalista e scrittore: del suo ultimo giallo abbiamo parlato anche noi.
Vedi: Esce il nuovo giallo dello sceneggiatore italiano Enrico Vanzina
Il primogenito di Steno è il più loquace dei fratelli. Pochi giorni fa aveva parlato della crisi del cinema italiano, cosa che abbiamo fatto anche noi sul nostro blog, e aveva dichiarato: “Il cinema italiano è un disastro. È una situazione aberrante, la gente non va a vedere i nostri film e si producono 220 pellicole all’anno. È una catastrofe, una follia totale, non capisco cosa stia succedendo“. E termina confessando: “La colpa di questo fallimento è di tutti noi, addetti ai lavori“.
Così ora corre ai ripari poiché ha appena annunciato l’arrivo dell’ultimo “film dei Vanzina”.
Queste le sue parole: “Voglio fare un film sulla situazione politica. Si continua a dire spessissimo in Italia ‘sembra un film dei Vanzina’. Con mio fratello abbiamo raccontato molto l’Italia; ecco, adesso i Vanzina fanno un film su quelli che ci dicono ‘sembra un film di Vanzina’. Pensiamo di fare un film sulla situazione politica italiana di questo momento. Deve uscire presto, penso sarà entro novembre”.
Considerato che siamo a maggio, sarà un vero tour de force scrivere e girare un film in meno di sei mesi, ma i Vanzina sono i Vanzina. Enrico ha proseguito: “Si tratterà una commedia, nella quale noi che abbiamo sempre in un certo senso raccontato la politica, il film più preciso su Mani Pulite fu proprio SPQR, in questo caso vogliamo fare una specie di divertente riassunto sullo sfascio totale, non solo di questi politici più giovani, ma in generale, per mostrare come è comica la politica italiana. Sarà anche un film un po’ farsesco“.
Ebbene sì, è facile fare ironia sui film dei Vanzina, però un successo così lungo e costante non nasce dal caso o dalla mera fortuna. Sicuramente hanno grandi capacità. E poi Enrico ha ragione; loro l’Italia , ridendo e scherzando, l’hanno descritta per davvero. Purtroppo.
Una commedia sullo sfascio della politica italiana è, comunque, difficile da mandar giù.
Ma, siccome i Vanzina sono persone attente a quanto sta succedendo, non possono esimersi. Già uno dei nostri premi oscar ha fatto due film sul lato umano di Berlusconi, poi bisogna ammettere che i nostri politici si prestano sia alla farsa che alla commedia. Per fare film tragici si dovrebbe cominciare a fare film sul paese.
Comunque da noi è sempre stato così. Finita la seconda guerra mondiale i tedeschi si sono macerati in un rosario di mea culpa, infilando film e romanzi. In Italia l’abbiamo subito buttata sul ridere. Abbiamo preso in giro il Mascellone, i federali, abbiamo creduto al mito degli “italiani brava gente” e abbiamo messo la coscienza a posto. C’era anche un Pasolini che ha cercato in più modi di ristabilire la verità, ma Pasolini era omosessuale e comunista; facile da stigmatizzare.
Così entro novembre avremo l’ennesimo film che ci farà ridere dei nostri difetti e dei nostri mali. Cinquant’anni fa si minacciavano i potenti con lo slogan “una risata vi seppellirà” ma, finora, le risate hanno continuato a seppellire sempre gli stessi poveracci.