Le sale d’attesa degli psicoterapeuti non sono mai sembrate così interessanti come nella visione onirica ed esilarante, allo stesso tempo, di Paolo Costella. Il regista genovese, che mette la firma sulla sceneggiatura di Perfetti Sconosciuti, il film di Paolo Genovese entrato nel Gussines dei primati come il film con più remake al mondo, torna al cinema con una commedia che vede nel cast Claudio Bisio, Margherita Buy, Claudio Santamaria, Valentina Lodovini, Leo Gassman, Ludovica Francesconi e Lucia Mascino.
Dopo aver fatto incetta di premi per la sceneggiatura di Perfetti Sconosciuti, l’autore torna a lavoro con un film che promette di riprendere i fili di quell’umana introspezione che, nella sua carriera, lo sceneggiatore – e anche regista (tra gli altri di film come Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno, Per tutta la vita, Vicini di casa)- ha dimostrato di saper maneggiare con cura e arguzia.
Una follia tutta italiana
Toc toc riprende il soggetto originale di Laurent Baffie, basato sull’adattamento spagnolo di Juliàn Quintanilla. L’adattamento della commedia originale è affidato a Michele Abatantuono, Paolo Costella e Laura Prando. La fotografia è di Fabrizio Lucci, il montaggio di Consuelo Catucci, la scenografia di Ivana Gargiulo, i costumi sono di Nicoletta Ercole, il suono di Umberto Montesanti, il casting di Barbara Giorgani e le musiche originali di Michele Braga. Un connubio di creatività che speriamo reggerà l’intento di raccontare un storia che parte dalle nevrosi e ne fa un’escamotage per esplorare qualcosa di diverso, qualcosa di utile, qualcosa che fa piangere ma soprattutto ridere.
Qualcuno diceva che bisognerebbe piangere per le cose belle e ridere per le cose brutte, come a voler prendere in giro la vita, come a volerla battere. I protagonisti del regista genovese si ritroveranno nella sala d’attesa di uno psicoterapeuta che, oltre a essere in larghissimo ritardo, ha commesso l’errore di dare a tutti i suoi pazienti lo stesso appuntamento. Il risultato sarà quello di personaggi che, nel palcoscenico della sala d’attesa, si incontreranno e si scontreranno con i loro drammi, le loro nevrosi, il loro disturbo ossessivo compulsivo. Ad accumulare tutti loro, infatti, la malattia incombente, disturbante, teatrale. Il ritardo del dottore, a causa di un convegno a Berlino, li costringerà a condividere lo spazio e, nella condivisione, quel luogo potrà diventare un luogo altro, in cui instaurare un rapporto di reciproca fiducia e dare inizio ad un esilarante gruppo di auto aiuto.
Terminate le riprese, non ci resta che aspettare
Il film è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia e Picomedia, arriverà nelle sale grazie alla distribuzione di Warner Bros. Pictures. E nell’attesa di vedere il risultato finale, nutriamo fiduciosa ammirazione in chi è ancora in grado di raccontare l’umanità e prenderla in giro, quindi vincerla.