Nel 2004 Ryan Reynolds sognava già di diventare il Mercenario Chiacchierone: New Line Cinema ha provato a produrre un film su Deadpool con David S. Goyer regista che però dopo pochi mesi si disinteressò del progetto, anche se l’attore rimase entusiasta dell’idea; l’anno dopo, la Fox acquisì i diritti del personaggio per inserirlo in X-men: Le origini – Wolverine. Dopo la versione contorta di questo film, che aveva dispiaciuto in primis la star canadese, l’antieroe Marvel aveva bisogno di una degna trasposizione cinematografica.
Ryan Reynolds era al cinema a metà febbraio 2016 con la regia di Tim Miller e l’ironica sceneggiatura di Rhett Reese e Paul Wernick. Creato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld sul n.98 della serie a fumetti New Mutants del febbraio 1991, Wade Winston Wilson è un atipico eroe Marvel, come nei film che hanno rivoluzionato il mondo dei cinecomics. Conosciuto anche come il Mercenario Chiacchierone, è consapevole di essere un personaggio immaginario e rompe il muro della quarta parete, interagendo col pubblico e proponendo riferimenti a serie tv, film e altri comics, il tutto condito col suo solito umorismo.
In un’intervista al New York Times, Ryan Reynolds ha spiegato che sono passati “quasi 10 anni” prima di “riuscire finalmente a realizzare” Deadpool e ci stava quasi perdendo le speranze: “Quando Deadpool ha ricevuto finalmente il via libera, nessuna parte di me pensava che sarebbe stato un successo”.
Il film del 2016 si è rivelato un grande successo, incassando 782 milioni di dollari al botteghino, ma Ryan Reynolds ha raccontato di aver “rinunciato a essere pagato per fare il film solo per riportarlo sullo schermo. Non volevano che i miei co-sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick salissero sul set, così ho preso il piccolo stipendio che mi era rimasto e li ho pagati perché stessero con me sul set, così da poter creare di fatto una writers room”.
Ricordiamo che dal primo film è anche produttore di Deadpool oltre ad esserne protagonista sul set: anche se non ha incassato nulla per la sua interpretazione, ha sicuramente guadagnato qualcosa in quest’altra veste. Ryan Reynolds ha poi rivelato di aver imparato una “lezione” attraverso queste fatiche:
“Penso che uno dei grandi nemici della creatività sia troppo tempo e denaro, e quel film non aveva né tempo né denaro. Ha davvero favorito la focalizzazione sul personaggio rispetto allo spettacolo, che è un po’ più difficile da realizzare in un film tratto da un fumetto. Ero così coinvolto in ogni micro-dettaglio e non mi sentivo così da molto, molto tempo. Ricordo di aver voluto provare di più quella sensazione, non solo in Deadpool, ma in qualsiasi cosa”.
Ryan Reynolds e la passione per un determinato sport
Durante la promozione di Deadpool & Wolverine Ryan Reynolds è stato sui campi di Euro2024 e ha anche partecipato al talk show Live with Kelly and Mark, condotto dalla coppia Kelly Lipa e Mark Consuelos, soci di Matt Rizzetta, presidente del Campobasso. In quest’occasione Mark Consuelos ha dato la maglia del Campobasso alla star canadese che ha risposto con la divisa del Wrexham, team gallese di cui è proprietario.
Divenuto protagonista anche con una docuserie su Disney Plus, il Wrexham sta scalando le leghe calcistiche britanniche dall’arrivo di Ryan Reynolds e del socio Rob McElhenney), arrivando nella terza serie dopo aver iniziato nella quinta due anni fa.
Negli ultimi mesi si è parlato del Campobasso come il Wrexham, poiché il team appena promosso in Serie C ha dei punti che lo legano allo star system statunitense. In esclusiva a GOAL Matt Rizzetta ha raccontato:
“Ovviamente ci sono molte somiglianze, ma io non riesco ad essere imparziale quando parlo della nostra storia. Ammiro tutto ciò che Rob e Ryan hanno fatto per il Wrexham, ma voglio ricordare che quando abbiamo investito per la prima volta nel Campobasso non avevamo celebrità di prim’ordine a cui rivolgerci, non avevamo accordi televisivi su cui ripiegare, non avevamo sponsorizzazioni mainstream con cui coprire l’investimento”.