L’impavido e temerario pirata della saga I Pirati dei Caraibi, Johnny Depp, è tornato sulla cresta dell’onda, dopo un periodo buio. Difatti, a seguito del ruolo protagonista nel film Jeanne Du Barry-La Favorita del Re, nei panni di Luigi XV, ora si trova dietro la macchina da presa per girare Modì, biopic su Amedeo Modigliani, con una cast internazionale ravvisando anche attori italiani, tra cui Luisa Ranieri e Riccardo Scamarcio. Una personalità tenebrosa ed enigmatica, l’ex di Vanessa Paradis ha vissuto un’esistenza tormentata, costituita da eccessi e matrimoni sbagliati.
Adesso Johnny Depp è pronto a riprendersi ciò di cui è stato privato finora ovvero la sua reputazione correlata alla carriera, affinché essa risplenda come una volta. Coraggio e resilienza – d’altronde qualità che emergono anche dai personaggi che interpreta, specialmente l’audacia – benché recentemente sia emerso un lato di sé, inedito al pubblico, che avrebbe non poco sconvolto i fan. Te lo immagini con i capelli lunghi, un po’ selvaggio, infine l’uncino sulla sua mano, intento a spadroneggiare, eppure sotto quella corazza anche la star hollywoodiana ha il suo punto debole.
Johnny Depp, la sua fobia è terribile: un ‘trauma’ che lo annienta
Difficile pensare che Johnny Depp possa temere qualcosa o qualcuno forse perché siamo stati abituati (troppo male) nel vederlo come il protagonista ‘maledetto’ in diversi film, negli ultimi anni. Ma al pari di chiunque, è un essere umano e perciò nasconde paure e fragilità tali, spesso non rivelate poiché attengono alla sua sfera più intima e privata. Certo, se volessi ampliare il significato dei cosiddetti ‘scheletri nell’armadio’ si potrebbe pensare all’abuso, ormai noto, di alcool e stupefacenti per allievare quei ‘demoni’ che lo accompagnano fin dalla giovinezza – come lui stesso ha dichiarato.
Ma non è questo di cui si vuole parlare perché la fobia in questione è un’altra e ben più comune di quanto si creda: quella dei clown. Hai capito bene, Johnny Depp ha il terrore dei travestimenti da pagliaccio, specialmente dopo aver visto il film It e il suo protagonista Pennywise (d’altronde come dargli torto). Non li può vedere e si paralizza dinanzi alla loro visione ma, dall’alto del suo eroismo, sa come tenere sotto controllo questa paura e nel caso superarla: difatti parrebbe portare con sé degli oggetti che gli ricordano quei simpatici (o quasi) giullari, come un naso rosso oppure una trombetta circense.
Masochismo? Può essere, soprattutto una tortura psicologica ma se risultasse utile affinché possa metabolizzare questa fobia e trasformarla così in una grande risata, risulterebbe la miglior terapia d’urto, più efficace al mondo.