Megalopolis, nuova monumentale opera di quel cineasta geniale di Francis Ford Coppola è finalmente pronto. Il progetto che ha preso vita nel tempo, a lungo rimandato e infine completato dando fondo alle proprie finanze, pur di averne il controllo completo (i vigneti di famiglia sono stati venduti, così come altre proprietà immobiliari) è stato proiettato negli USA ad una platea selezionata di amici, parenti e possibili distributori , ricevendo applausi e consensi. Il giornalista Phillipe Guedj di ‘Le Point’ ha dichiarato di aver avuto una fonte presente alla blindatissima anteprima, che gli ha inviato la seguente reazione: “Megalopolis è come Einstein e la relatività nel 1905, Picasso e Guernica nel 1937. Coppola ha segnato un nuovo momento storico per il cinema”.
La novità di questi giorni è che Megalopolis sarà in concorso al Festival di Cannes, dove verrà presentato il 17 maggio prossimo. Coppola tornerà quindi sulla Croisette, dopo aver vinto per ben due volte la Palma d’Oro, nel 1974 con La conversazione e nel 1979 con Apocalypse Now.
Megalopolis, la trama
Megalopolis parte proprio da una enorme ambiente urbano simile a New York che viene devastato da un tragico incidente. Un architetto idealista di nome Caesar è convinto che si debba approfittare della situazione per ricostruire la città in chiave utopica, ma al suo progetto si oppone il sindaco della città, Frank Cicero, a causa di fenomeni di corruzione e lobbying. Nel frattempo, la figlia di Cicero, Julia, cerca di emanciparsi dalla situazione di privilegio e oppressione in cui è nata.
Megalopolis, il cast
La sceneggiatura del film, al netto di qualche riscrittura era già pronta nel 2001, quando il regista organizzò una lettura del copione con gli attori che avrebbe voluto nel cast: grandi nomi come Russell Crowe, Robert De Niro, Paul Newman, Kevin Spacey e Uma Thurman ma anche giovani emergenti del tempo e future star come Leonardo DiCaprio e Edie Falco. Il progetto tuttavia venne accantonato a causa dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre.
Nel 2019 riprendono le trattative con gli interpreti: vengono scritturati James Caan, Forest Whitaker e Jon Voight. In seguito, dopo la morte di Caan, Whitaker e Voight sono confermati e a loro si sono aggiunti Adam Driver, Nathalie Emmanuel, Zendaya, Grace VanderWaal, Kathryn Hunter, James Remar e Giancarlo Esposito.
Le premesse per far bene ci sono tutte, le difficoltà semmai sono altre: chi distribuirà il film? Netflix, Warner Bros., Sony, Disney, Paramount, tutti hanno preso parte alla presentazione del film avuta luogo qualche giorno fa ma, secondo l’Hollywood Reporter, sono rimasti tiepidi sulla possibilità di acquistare i diritti.
Uno dei problemi riguarda proprio il film, che in tempi di imperante politically correct, presenta una visione del mondo fortemente pessimistica, con scene di sesso e violenza troppo sopra le righe per essere ‘digeribile’ dal pubblico. Il secondo problema riguarda il lato commerciale: le richieste di Coppola per la promozione del film sono altissime e questo respingerebbe distributori meno pretenziosi e più piccoli come Neon o A24.
Non resta che attendere la presentazione in pompa magna a Cannes: qualora il film ottenesse ulteriori consensi e magari vincesse qualche premio, l’accordo per la distribuzione potrebbe essere trovato.