Etera dolcezza e uno sguardo da ragazzina, Keira Knightley ha spento 39 candeline il 26 marzo scorso. Si preannuncia così un importante traguardo, a ridosso della cifra tonda il prossimo anno, perciò comincia il tempo dei primi bilanci. Una vita realizzata, dal punto di vista professionale e privato, sempre con uno sguardo proiettato al futuro. Infatti, la storia d’amore con il marito James Righton, componente dei Klaxons – da cui ha avuto due bambine – procede a gonfie vele nonché la carriera, sempre più luminosa e tempestata di stelle.
Apparentemente un’esistenza vissuta gioiosamente, senza cadute né ostacoli: ebbene, la realtà è un’altra. L’attrice della saga I Pirati dei Caraibi, Keira Kinghtley, ha sofferto benché, fortunatamente, oggi quel brutto periodo sia solamente un lontano ricordo. Una malattia, magari sovente sottovalutata, eppure presente come un mostro pronto a distruggerti, giorno dopo giorno. Sono passati tanti anni e solo adesso è riuscita a confidarsi, aprendosi a cuore aperto, sperando, magari, di poter aiutare qualcuno grazie alla sua preziosa testimonianza.
Keira Knightley, la malattia che ha colpito l’attrice a soli 22 anni
Il percorso artistico dell’amatissima star di Espiazione è cominciato molto presto, giungendo alla notorietà nel 2002, a 17 anni, grazie al film Sognando Beckham. Da quel momento una escalation di successi tra cui premi e riconoscimenti. Tra i film più importanti a cui ha preso parte si annoverano, oltre a quelli citati, Love Actually, La Duchessa, A Dangerous Method e Anna Karenina, per menzionarne alcuni. Ma durante l’apice della sua carriera, qualcosa si è spezzato e per tal motivo Keira Knightley ha dovuto chiedere aiuto.
A distanza di anni, durante un’intervista a The Hollywood Reporter’s Awards Chatter, avrebbe così dichiarato: “ho avuto un crollo mentale all’età di 22 anni” imputando la colpa alla pressione che può innescare la fama e i paparazzi: “ne sono sono uscita prendendomi un anno di pausa durante il quale mi è stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico“. Un disturbo psichico, quindi, che ha allontanato Keira Knightley dal mondo patinato dello spettacolo. Ma qual è stato il punto di rottura che ha scatenato l’esaurimento nervoso?
Correva l’anno 2007 e l’attrice britannica era sul set de I Pirati dei Caraibi-Ai Confini del Mondo. I fotografi, intorno a lei, erano sempre pronti a immortalarla e a cogliere gli attimi dei suoi cedimenti: “io li affrontavo pensando ‘non vi darò quello che volete’. Quindi, ogni volta che uscivo di casa, ero preparata a resistere“. Difficile sopportare una situazione simile e difatti non ha retto – comprensibilmente – ricorrendo così alle amorevoli cure di uno psicoterapeuta. A questo proposito, Keira Knightley ha dovuto distaccarsi, evitando i luoghi in cui avrebbero potuto tenderle degli agguati.
Oltretutto, una terribile conseguenza sopraggiunta si sono rivelati gli attacchi di panico per cui una pausa era più che necessaria, anzi vitale. D’altronde quando l’ansia chiama – soprattutto in contesti di forte tensione da cui si ritiene non ci possa essere via di fuga se non lasciarsi travolgere – è sempre bene accoglierla e acquisire consapevolezza in merito ai motivi per i quali è sorta. Oggi sta bene – “mi ha aiutato l’ipnoterapia” così ha concluso – riuscendo a gestire i problemi, dai più piccoli ai più grandi. Finalmente, si può proprio affermare Keira Knightley sia uscita dal tunnel.