Per il venticinquesimo anniversario di 300 (per acquistare il fumetto su Amazon clicca qui), Frank Miller ha introdotto la proiezione del film omonimo al Cinema Astra, chiudendo la mia esperienza di Lucca Comics di quest’anno con un evento imperdibile. Organizzato da Mediaset Infinity, in collaborazione con Warner Bros Discovery e Star Comics, è intervenuto anche Zack Snyder, il regista del film, che ha salutato lo scrittore e il pubblico in un video prima della proiezione. La pellicola del 2007 è semplicemente epica e valeva la pena rivedere le gesta di Leonida & Co. sul grande schermo.
300: le parole di Frank Miller
È la quarta volta che Frank Miller viene a Lucca e anche nel suo documentario Frank Miller American Genius ha voluto sottolineare la sua appartenenza alla cittadina toscana, con una clip girata lì; in quest’ultima edizione è stato insignito del Premio Yellow Kid Maestro del fumetto e nella galleria degli autoritratti agli Uffizi di Firenze è presente anche quello di Frank Miller. Andrea Bedeschi ha moderato l’incontro, ponendo domande principalmente all’autore, ma anche a Silenn Thomas, amministratore delegato della Frank Miller In. Si inizia col parlare del rapporto con la cittadina della fiera:
“Amo Lucca, ogni volta è un’esperienza, è entusiasmante; mi piace davvero tanto e, ragazzi, il cibo è fantatico!”
Quale termine preferisce tra fumetto e graphic novel?
“Comics.”
Andrea Bedeschi ha poi chiesto a Frank Miller il motivo di aver concepito 300 come un fumetto orizzontale, precisando che tale caratteristica lo fa spuntare sempre fuori nelle librerie dov’è posto:
“La storia dei 300 spartani, la battaglia dei 300 spartani, mi è sempre piaciuta, sin da quando ero ragazzo. Poi vidi un film e cominciai a pensare praticamente alla faccenda e mi resi conto che la storia dei 300 spartani è una battaglia orizzontale: si svolgeva avanti e indietro, non c’era un significato per cui si svolgesse in verticale, su e giù; da lì era ovvio procedere con la produzione di un fumetto orizzontale. Vi aggiungo anche che quando guardiamo o leggiamo qualcosa volgiamo lo sguardo da sinistra a destra, anche lo schermo dietro a me è orizzontale, si guarda da sinistra a destra; per cui volevo una storia che venisse raccontata in maniera orizzontale.”
Dopo il saluto di Snyder è stato chiesto a Frank Miller e alla produttrice come si è arrivati alla collaborazione con il regista e la genesi di 300:
“È stato molto facile: ci siamo incontrati, siamo andati a pranzo insieme e Zack è una persona molto facile da amare, la sua regia è meravigliosa. La cosa particolare di Zack fu che lui conosceva perfettamente la battaglia dei 300 spartani; non aveva solo letto il fumetto, aveva fatto le sue ricerche e aveva una conoscenza estremamente vasta sull’argomento ed era sicuro di poter dire anche tutto quello che io nel fumetto non ero riuscito a dire. Ancora più importante è che lui ha capito il nocciolo della questione sia dal punto di vista emotivo sia dal punto di vista storico e ho capito che avevo trovato qualcuno che davvero era in grado di raccontare questa storia.”
Silenn ha voluto aggiungere che “la regia di Zack è estremamente tecnica, curata e la sua direzione è stata appunto tecnica, che è giusto per un film come questo, ma ha fatto sì anche che si creasse una sorta di famiglia tra di noi che ha reso la lavorazione del film molto professionale, ma anche molto divertente; e alla fine abbiamo potuto unire le due visioni, di Frank e di Zack, ed è diventato un lavoro congiunto.”
Infine, Andrea Bedeschi sottolinea il tratto comune tra Zack Snyder e Frank Miller, o si odiano o si amano, e gli chiede cosa ne pensa a riguardo:
“si, in effetti entrambi lavoriamo con un approccio che ci orienta a fare quello che ci piace. Io dico che Zack non cerca di piacere, cerca di fare quello che ama e spera che possa piacere a tutti. Il nostro lavoro su 300 è stato proprio qualcosa del genere: si sente la solare carica di convinzione e, guardando in prospettiva, percepisco come se si sentisse che entrambi abbiamo sbattuto la mano sul tavolo e… facciamolo!”
Prima della proiezione di 300 salutiamo Frank Miller con una lunga standing ovation.