È da molto tempo che non si sentiva più parlare di Matteo Garrone, regista che nel 2019 aveva realizzato il film Pinocchio con Roberto Benigni e che poi è scomparso dai radar. Cos’ha fatto in questi ultimi anni? Ovviamente ha continuato a dirigere, ma fuori dall’Italia, per la precisione in Africa in cui ha realizzato il suo nuovo progetto dal titolo: Io Capitano.
Il film racconta la storia di due ragazzi; Seydou e Moussa che lasciano Dakar per avventurarsi in Europa, affrontando un viaggio pieno di insidie e pericoli. Molti l’hanno definito un’Odissea contemporanea e una fiaba omerica, per la quale Matteo Garrone ha preso spunto da altrettante storie vere di ragazzi che hanno compiuto davvero il viaggio dei due protagonisti. Per il momento sono giunte voci che Io Capitano sarà presentato al prossimo Festival di Venezia ed uscirà nelle nostre sale a partire dal 7 settembre con 01 Distribution, oggi ti mostriamo il trailer sottotitolato in italiano del film. Buona visione!
https://www.youtube.com/watch?v=ckUUeZM9_i8
Io Capitano: troupe e sinossi
La sceneggiatura di Io Capitano è stata scritta da Garrone stesso assieme a Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri. Le riprese si sono svolte tra Senegal, Marocco e Italia. Prodotto da Italia e Belgio, attraverso Archimede con Rai Cinema, in coproduzione con Tarantula e la partecipazione di Pathé, il film vede Paolo Carnera come direttore della fotografia (America Latina, ZeroZeroZero), Dimitri Capuani alle scenografie (Il racconto dei racconti), Marco Spoletini al montaggio (Pinocchio).
Il cast è composto esclusivamente da attori locali: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodu Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Oumar Diaw, Joe Lassana, Mamadou Sani, Bamar Kane e Beatrice Gnonko.
Sinossi:
due giovani; Seydou e Moussa (Seydou Sarr e Moustapha Fall) partono da Dakar, in Senegal, per affrontare un lungo viaggio per raggiungere l’Europa. La loro diventa un’odissea nel mondo contemporaneo, che li porta ad attraversare il deserto e le sue mille insidie, i pericoli del mare aperto e lo stesso essere umano, pieno di ambiguità e ipocrisia.