Scheda NOT OKAY
Genere: Commedia, satirico; Anno: 2022; Durata: 100 minuti; Regia: Quinn Shephard; Sceneggiatura: Quinn Shephard; Distribuzione: Disney+, Hulu; Paese: Stati Uniti d’America; Cast: Zoey Deuth, Dylan O’Brien, Mia Isaac, Embeth Davidtz, Karan Soni, Brennan Brown, Nadia Alexander, Tia Donne Hodge, Negin Farsad, Sarah Yarkin, Dash Perry.
Trailer NOT OKAY
Sinossi NOT OKAY
NOT OKAY racconta le vicende di Danni Sanders (Zoey Deutch), un’aspirante scrittrice senza obiettivi, senza amici, senza prospettive sentimentali e senza follower, che decide di fingere di essere in viaggio a Parigi, creando dei post falsi su Instagram, sperando così di aumentare la sua popolarità sui social media.
Un incidente, però, colpisce Parigi e Danni si ritrova in una spirale di bugie che si allarga sempre di più fino a diventare un tornado dal quale non sa come uscire. Una bugia tira l’altra al punto che Danni torna a casa come l’eroina della situazione, stringendo un’amicizia improbabile con Rowan (Mia Isacc), sopravvissuta a una sparatoria in una scuola e diventata attivista, e riesce anche a conquistare l’uomo dei suoi sogni, Colin (Dylan O’Brien).
Ora che Danni è influencer e attivista, ha finalmente raggiunto la vita e il pubblico che aveva sempre desiderato, ma è solo questione di tempo prima che questo paradiso terrestre si incrini e che Danni scopra che il web è pieno di persone che aspettano solo di criticare il prossimo.
Recensione NOT OKAY
NOT OKAY si presenta come un’ottima parodia del mondo di internet di oggi, costituito da influencer a cui importa solo la loro popolarità, senza curarsi di avere una personalità e dei valori propri. Zoey Deutch interpreta il personaggio che si fa emblema di questa categoria: una ragazza sola e depressa che vuole essere notata e che per questo finge di essere stata presente a Parigi durante un attentato. Basta un solo articolo con l’hashtag #ImNotOkay per renderla famosa sul web ed elevarla a influencer.
Finalmente una volta giunta al suo traguardo, ecco che Danni Sanders sta vivendo la vita dei suoi sogni: il ruolo di scrittrice in redazione, un ufficio tutto suo, il ragazzo che sognava che ora la vuole, followers su followers. Ecco che una scena come quella in cui Danni dà il pacco regalo ricevuto alla festa a una donna senzatetto ottiene rilevanza e permette una riflessione: i prodotti offerti agli influencer, che cosa possono dare a chi ha bisogno di cibo, di una casa? A chi è vittima del sistema capitalista che regna sovrano nelle vite di tutti?
Molto interessante anche il fatto che Danni, comunque, non comprenda appieno cosa abbia fatto, non si sente in colpa se non per se stessa e per essersi rovinata futuro e carriera e relazioni interpersonali. Rimane egoista nel dolore che ha causato, anche nei confronti di Rowan, nonostante alla fine cerchi di riavvicinarsi per porgere una scusa che non arriverà mai a destinazione.
Un piccolo dettaglio che ho apprezzato molto è stato il poster de Il Cigno Nero con Natalie Portman appeso nella stanza di Danni, come a presentare allo spettatore un insight all’interno della mente di Danni.
La struttura di NOT OKAY, divisa così in capitoli, mi ha ricordato poi un grandissimo film con Emma Stone, Easy Girl (2010).
Comunque, i personaggi di NOT OKAY sono palesi stereotipi, ma questo lo perdoniamo in quanto è lo scopo per cui sono stati creati, la parodia funziona meglio se ha come suo canale di sfogo individui stereotipati.
Zoey Deutch (Danni Sanders), nonostante la sua bravura, ritengo che nel futuro potremo aspettarci grandi ruoli, continua a seguire una corda che la tiene stretta a un personaggio. Infatti, Danni Sanders è poco distanziabile da Peg Dahl, la protagonista di Buffaloed (2019, dir. Tanya Wexler). Spero per Deutch che questo sia solo un caso e che non venga rilegata solo a questo ruolo, perché potrebbe offrire molto come attrice.
Mia Isaac (Rowan Aldren), invece, è stata una piacevole scoperta, peccato il suo repertorio filmico sia ancora ridotto, ma questo vuol dire che potrà solo ampliarsi e mostrarci nuovamente il suo talento.
Dylan O’Brien (Colin) è stato un po’ anonimo, ma non tanto per capacità interpretative, più che altro per il personaggio interpretato.