Per questo nuovo ritratto abbiamo deciso di approfondire la storia di uno degli attori forse più riservati del circuito cinematografico anche se ha dimostrato più volte di saper interpretare personaggi unici, profondi ed intensi. Stiamo parlando dell’attore britannico Jeremy Irons, artista poliedrico che è passato dal teatro alla televisione e al cinema.
Chi è Jeremy Irons?
Jeremy John Irons, nasce il 19 settembre 1948 a Cowes, sull’isola di Wight, in Inghilterra. Dopo essersi diplomato alla Sherbone School nel Dorset, nel 1965 tenta la carriera di batterista entrando nella band Four Pillars of Widsom, ma senza successo, così si iscrive alla Old Vic Theatre School di Bristol e nel 1968 entra a far parte della compagnia della scuola in cui interpreta di tutto, da Shakespeare ai drammi contemporanei. Nel 1971 si trasferisce a Londra e li inizia la dura ricerca dei lavori più disparati per mantenersi; assistente scenografo, giardiniere e cameriere, ma la grande svolta arriva con il popolare musical Godspell in cui interpreta il ruolo di Giovanni Battista e da quel momento gli vengono aperte le porte del West End londinese e della tv.
Le prime parti in TV
Negli anni ’70 prende parte a numerosi programmi e sceneggiati per la TV inglese tra cui il telefilm The Rivals of Sherlock Holmes e il programma per bambini Playaway che adesso lo potremmo considerare come l’Art Attack degli anni ’70, ma soprattutto si fa notare, per l’incisività con cui interpreta il ruolo di Charles Ryder, nella versione per il piccolo schermo del romanzo di Evelyn Waugh; Ritorno a Brideshead.
Grazie a questi lavori Jeremy Irons inizia a farsi le ossa e si prepara a quello che di li a poco avrebbe cambiato di netto la sua carriera, l’entrata nel mondo del cinema.
Anni ’80: L’esordio nel cinema
La sua carriera nell’ambiente cinematografico ha inizio nel 1980 con il film Nijinsky di Herbert Ross in cui interpreta il ballerino e coreografo russo Mikhail Fokine accanto ad Alan Bates e alla nostra Carla Fracci. Sicuramente non è stato uno dei suoi ruoli più iconici, ma l’ha aiutato a farsi notare da altri registi tra cui Karel Reisz che l’anno successivo lo sceglie per interpretare, al fianco della grande Meryl Streep, Charles Henry Smithson nel film La donna del tenente francese. Il film è tratto dal romanzo di John Fowles e fa guadagnare a Jeremy Irons il rispetto da parte dei critici e soprattutto il cuore di schiere di fan femminili.
Da quel momento in poi continuerà la sua carriera alternandosi fra rivisitazioni di classici inglesi per la BBC, in cui incarna sempre la figura dell’eroe romantico, e la recitazione in teatro arrivando a collaborare, nel 1984, con la Royal Shakespeare Company e debuttando a Broadway assieme a Glenn Close nella commedia The Real Thing di Tom Stoppard che gli farà aggiudicare il Tony Award come miglior attore.
Successivamente viene scelto da Roland Joffé per recitare accanto a Robert De Niro e Liam Neeson in Mission. Jeremy Irons eccelle nelle vesti del missionario padre Gabriel, portatore di pace e amore che con il suo oboe incanta gli spettatori grazie all’incantevole accompagnamento del maestro Ennio Morricone. Grazie a questo ruolo Irons ottiene la sua prima nomination al Golden Globe che purtroppo non riesce a vincere.
Ultimo, ma non meno importante, è stato il doppio ruolo dei gemelli Elliot e Beverly Mantle nel film Inseparabili di David Cronenberg. Qui si può percepire l’incredibile capacità attoriale di Jeremy Irons che interpreta due personaggi opposti, ma simbioticamente abitanti lo stesso corpo. Il passaggio da un personaggio all’altro rende questo film uno dei più complessi e affascinanti lavori a cui Jeremy Irons abbia mai partecipato.
Anni ’90: L’Oscar e Il Re Leone
Gli anni ’90 per Jeremy Irons sono un susseguirsi di grandi successi ed il primo arriva proprio nel 1990 con Il mistero Von Bulow di Barbet Schroeder in cui torna a lavorare al fianco di Glenn Close. L’interpretazione del personaggio di Claus von Bülow si rivela un grande successo e nel ’91 Jeremy Irons viene premiato con l’Oscar al miglior attore protagonista e, sempre nello stesso anno, riceve anche un Golden Globe e il David di Donatello.
Da quel momento le richieste dei giovani registi di poter usufruire della bravura di Irons iniziano ad aumentare sempre di più; passa dal lavorare con Stephen Gyllenhaal a Waterland – Memorie d’amore a Steven Soderbergh in Delitti e Segreti, in cui interpreta un inquieto Franz Kafka, e soprattutto torna a lavorare con David Cronenberg in M. Butterfly, in cui interpreta il ruolo di un eterosessuale segretamente innamorato di un uomo.
Nel 1994 avviene l’avvicinamento di Jeremy Irons nel mondo dell’animazione e del doppiaggio. Fino ad ora nessuno si era mai servito della sua voce possente e accattivante, ma la Disney non ha dubbi, Irons è l’uomo giusto per dare la voce al personaggio di Scar ne Il Re Leone. In primis non era sicuro di volerlo fare, non essendosi mai cimentato con film d’animazione, ma il risultato fu eccellente.
Sono affascinato dai personaggi ambigui ed enigmatici, una delle aree più interessanti del mio lavoro è imparare perché costoro sono quello che sono. La lavorazione di un film può essere lenta e tortuosa e, se dovessi interpretare persone perbene e cristalline, temo che mi annoierei.
Jeremy Irons ha reso Scar un personaggio unico ed indimenticabile, capace di incutere timore nei più grandi e piccini grazie alla sua voce cupa e inquietante che sfoggia tutto il suo potenziale nella canzone Be Prepared (Sarò re) che dimostra come Irons possegga anche delle ottime doti canore.
Anni 2000 e Oggi
All’inizio degli anni 2000, Jeremy Irons ha preso parte a numerosi film legati al medioevo e al Fantasy tra cui: Eragon di Stefen Fangmeier, in cui interpreta il cavaliere Brom, e Le Crociate di Ridley Scott, ma non solo. Nel 2006 viene contattato dal visionario regista David Lynch per prendere parte al surreale Inland Empire, presentato al 63° Festival di Venezia.
Lo ritroviamo nel film di Ed Harris con Viggo Mortensen, Appaloosa; mentre dopo la partecipazione al thriller finanziario Margin Call, e al drammatico The Words, partecipa a Beautiful Creatures di Richard LaGravenese accanto a Viola Davis ed Emma Thompson, e sarà poi nel film di Tornatore La Corrispondenza.
Nel 2016 entra nel mondo dei cine comics vestendo i panni di Alfred Pennyworth nel blockbuster Batman V Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder per poi tornare ad interpretarlo l’anno successivo in Justice League.
In questi ultimi anni ha preso parte a due film, uno dei quali è uscito su Netflix nel 2021; il primo è House Of Gucci di Ridley Scott, in cui assume le sembianze del raffinato stilista Rodolfo Gucci, e il secondo è Monaco: sull’orlo della guerra, film ambientato nella Seconda Guerra Mondiale che vede Irons vestire i panni del Primo Ministro Inglese Neville Chamberlain.
Curiosità
- è sposato con l’attrice irlandese Sinéad Cusack, che gli ha dato i figli Sam, fotografo, e Max, attore. Entrambi i figli hanno recitato assieme al padre; il primo nel tv movie dell’89 Danny il campione del mondo e il secondo in La diva Julia.
- Grazie al suo charme è stato più volte oggetto di servizi di moda e di campagne pubblicitarie importanti, come quella dell’auto Fiat Croma.
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- Nel 1998 ha ricevuto dal governo francese, il titolo onorifico per le Arti e la Letteratura.
- Il 17 ottobre 2011 Irons è stato investito ufficialmente dell’incarico di Ambasciatore di Buona Volontà della FAO.