Thor: The Dark World è tra i prodotti meno riusciti dei Marvel Studios e in questi giorni il suo regista è tornato a parlarne. Alan Taylor è stato scelto per la regia del secondo film dedicato al Dio del Tuono dopo che Patty Jenkins (Wonder Woman 1984) abbandonò il progetto per divergenze creative. Il cineasta è famoso soprattutto per aver diretto molti episodi di acclamate serie tv, tra cui Mad Men, I Soprano, Game of Thrones e Sex and the City.
Seguendo la scia della Zack Snyder’s Justice League, Alan Taylor ha mostrato il suo interesse nel portare al pubblico la sua versione di Thor: The Dark World, sottolineando che nelle sue intenzioni il film sarebbe stato diverso da quello visto in sala. Ne ha parlato in una recente intervista rilasciata a Inverse durante la promozione stampa dei Molti Santi del New Jersey, film prequel de I Soprano. Taylor ha così esordito:
“Prima di tutto, ho un enorme rispetto per Kevin Feige. Sta facendo qualcosa che nessun altro ha mai fatto prima e che nessuno pensava fosse possibile finché non l’ha fatto. Ora tutti cercano di imitarlo”.
Il regista continua incolpando la fredda accoglienza di Thor: The Dark World per la decisione dello studio di modificare il tono del film a metà produzione:
“Ho concentrato tutta la mia attenzione sulla realizzazione di un certo film, e poi nel processo di montaggio, sono state prese decisioni per cambiarlo molto. Rimpiango il fatto che il film uscito fosse parecchio diverso. Ho una grande passione per alcune delle cose che sono andate via nel taglio originale. C’era una specie di meraviglia nella cosa che era bella per me”.
Infine, parla della sua versione del film di Thor in rapporto alla diffusione della Snyder Cut:
“Tifavo per Zack Snyder mentre lo faceva e pensavo, ce la farà? È incredibile. Penso che ogni regista facesse il tifo per questo. Mi piacerebbe, intendo. Riesci a immaginarlo? Mi danno comunque molti milioni di dollari che gli hanno dato per rientrare. Sì, non credo che riceverò quella telefonata”.
Difficilmente ci sarà la Taylor Cut di Thor: The Dark World
Il regista si potrebbe trovare anche nella stessa situazione creativa di Zack Snyder, ma il contesto è totalmente diverso. In termini economici, Thor: The Dark World non ha subito una perdita come accadde per Justice League, avendo incassato 645 milioni di dollari rispetto a un costo di circa 170. Non è andato malissimo neanche nei confronti della critica, registrando un 66% di gradimento su Rotten Tomatoes.
Infine, Alan Taylor non goderà della sua versione del film Marvel soprattutto perché il suo prodotto è incastonato in un universo narrativo coeso e ramificato: i Marvel Studios guardano in prospettiva e nell’ottica generale dei loro film; in un universo ancora alla ricerca della propria natura, Warner Bros non aveva nulla da perdere per far riscoprire ai fan un progetto che attendevano molto e che in sala si rivelò deludente.