Neanche due settimane fa ti ho parlato di Terence Hill e della sua vita cinematografica da Trinità a Don Matteo 13, ed oggi sono qui a dirti che, come avevamo percepito qualche mese fa, il don più famoso dello stivale lascia la serie TV dopo ben venti anni e tredici edizioni.
Don Matteo 13 e Terence Hill perché è un difficile addio
Descrivere il personaggio di Don Matteo senza parlare dell’attore che lo interpreta è praticamente impossibile. Infatti, Mario Girotti in realtà Terence Hill fu allettato a re-interpretare il ruolo di sacerdote dopo il Don Camillo del 1983. Il connubio tra lui e personaggi del palcoscenico come Nino Frassica e Flavio Insinna portò dei risultati strabilianti. Certo è che bisogna stare con i piedi per terra e la produzione attraverso il volto ed i dialoghi attribuiti al parroco di Gubbio e Spoleto con precisa attenzione sociale ed al contesto storico sono una miscela esplosiva che ha coinvolto tutti noi.
Tutti i personaggi che hanno attraversato le avventure in Don Matteo sono rivolte in modo quasi naturale al nostro quotidiano. Si, lo so che è fiction ed una canonica sempre aperta non c’è o non ci sono i Carabinieri sempre pronti a seguire quell’intuito un po’ malandato come nel caso del Maresciallo Cecchini. Bisogna prendere i fatti per quelli che sono in una fiction. Anche perché, parlare solo e solamente di delitti efferati o di tentati omicidi sarebbe solo troppo pesante. Ed ecco tutte le gag create e che permettono sempre un finale agrodolce per tutti, anche per i colpevoli.
Quindi, potrai comprendere come dopo venti anni di rituali, di appuntamenti non appuntamenti, sopralluoghi goffi e partite a scacchi un po’ costruite più per parlare dei casi o confidare segreti effimeri il cuore si stringe da parte di tutta la troupe che rappresenta un po’ tutti noi spettatori che saltavamo quella cena con gli amici o quella partita per vedere Don Matteo insieme appunto alla Famiglia. Scusa se lo scrive in maiuscolo ma in questo caso è più che doveroso. Don Matteo 13 arriverà nelle case italiane fra pochi mesi e vedremo dieci puntate tutte da gustare cercando di capire come riuscirà il bravo Raoul Bova a scalzare una presenza così ingombrante.
A noi non resta che lasciarti alle dichiarazioni di Luca Bernabei, produttore di Don Matteo con Lux Vide ed al lungo applauso per Terence Hill… pardon Don Matteo.
È vero, Terence ci lascia, ma vogliamo interpretare questa frase non in senso negativo ma anche e soprattutto in senso positivo. Vogliamo pensare all’eredità che Terence ci lascia in termini appunto di dedizione, fedeltà e soprattutto di amore per Don e per tutti i telespettatori che in questi 20 anni ci hanno seguito. Oggi dobbiamo essere all’altezza del mito che non ci lascia ma come un padre ci guarda da lontano e ci osserva crescere. Consapevoli dell’eredità di Terence, abbiamo il dovere di impegnarci ancora di più e di portarla avanti con la massima dedizione e responsabilità. Lo dobbiamo ai milioni di italiani che guardano la serie e a Terence. A lui vogliamo dire ancora una volta…grazie Terence Hill