2001 Odissea nello spazio diretto da Stanley Kubrick rappresenta sicuramente una delle opere più belle che il cinema ci abbia riservato negli anni, un capolavoro di fantascienza, filosofia, dramma e, ovviamente, di estetica.
Sono molte le personalità influenzate negli anni da questo gioiello e non solo in ambito cinematografico. Infatti 2001 Odissea nello spazio ha fatto sentire la sua eco anche nella musica. Oggi parleremo in particolare di quando un giovane poco conosciuto David Bowie si ispirò al capolavoro di Kubrick per crearne un altro di capolavoro: l’intramontabile Space Oddity.
Il 1969 diede una notevole svolta ai progressi scientifici e tecnologici, in quanto il 16 luglio di quell’anno la NASA con la missione Apollo 11 mandava per la prima volta tre uomini sul suolo lunare, inutile dire che l’evento influenzò il mondo intero. Contemporaneamente, l’11 luglio del ’69, David Bowie (che all’epoca aveva solo 22 anni) pubblicava Space Oddity, un brano che getta le basi per l’immenso successo che avrebbe raggiunto negli anni.
Ma è stata solo la missione spaziale il seme del classico di David Bowie? Torniamo indietro di un anno, quando, nel 1968, Stanley Kubrick, dal canto suo, rivoluziona il genere fantascientifico con 2001 Odissea nello spazio, un viaggio immenso che parla di scienza, ma permea il tutto di un profondo lato umano, perfino Hal mostrerà tragicamente i comportamenti propri degli uomini. L’insicurezza e la paura che il protagonista di 2001 Odissea nello spazio vive, è la stessa di Major Tom, l’astronauta protagonista della canzone di Bowie che, fluttuando nello spazio, percepisce tutto il mondo in modo diverso e lascia la Terra con un senso di vuoto interiore. È proprio con questo accostamento che possiamo affermare l’influenza che il regista abbia avuto sul cantautore.
Infatti David Bowie stesso dichiarò:
“Molti film mi hanno profondamente impressionato negli anni Sessanta e uno dei più importanti è stato 2001: Odissea nello spazio. Lo collegavo al senso di isolamento. Questo e diversi altri elementi modellarono molte delle mie performance, e forse hanno predetto il mio stile di vita negli anni settanta.”
Il senso di isolamento è proprio l’emozione principale provata da Major Tom. La canzone rappresenta un dialogo tra l’astronauta e la torre di controllo, il Duca Bianco sicuramente si immedesima nel primo dei due.
Già l’inquietante “Ground Control to Major Tom” iniziale, quasi tenebroso, ci proietta nello stato d’animo del brano che prosegue con il conto alla rovescia fino al poco rassicurante “Now it’s time to live the Capsule if you dare”.
Nel corso della canzone e dell’alternanza di dialoghi si va sempre più nel dramma, soprattutto con “Tell my wife I love her very much, She knows” e con i ripetuti “Can you hear me Major Tom?”
Insomma, Space Oddity segna proprio un punto di svolta nella carriera di David Bowie che, con i tratti angelici, ma una voce che racconta sempre storie forti, si è fatto spazio non solo nel mondo della musica, ma anche in quello del cinema.
Space Oddity – Il testo
Ground Control to Major Tom
Ground Control to Major Tom
Take your protein pills and put your helmet on
Ground Control to Major Tom (ten, nine, eight, seven, six)
Commencing countdown, engines on (five, four, three)
Check ignition and may God’s love be with you (two, one, liftoff)
This is Ground Control to Major Tom
You’ve really made the grade
And the papers want to know whose shirts you wear
Now it’s time to leave the capsule if you dare
“This is Major Tom to Ground Control
I’m stepping through the door
And I’m floating in a most peculiar way
And the stars look very different today
For here
Am I sitting in a tin can
Far above the world
Planet Earth is blue
And there’s nothing I can do
Though I’m past one hundred thousand miles
I’m feeling very still
And I think my spaceship knows which way to go
Tell my wife I love her very much she knows
Ground Control to Major Tom
Your circuit’s dead, there’s something wrong
Can you hear me, Major Tom?
Can you hear me, Major Tom?
Can you hear me, Major Tom?
Can you “Here am I floating ’round my tin can
Far above the moon
Planet Earth is blue
And there’s nothing I can do”