Malcolm & Marie è un film sull’amore, ma guai a definirlo romantico. Certe banalizzazioni proprio non le merita.
Credi che il film sarebbe ugualmente eccellente se non stessimo insieme? – Marie
La questione è tanto semplice quanto seria, la miccia necessaria ad accendere uno scontro brutalmente onesto tra Malcolm (John David Washington) e Marie (Zendaya), in un faccia a faccia che, in sostanza, determini se la loro storia ha un futuro e si fonda sull’amore e il rispetto reciproco o se è destinata a fallire e dunque la serata appena trascorsa ne è stata una prova.
Malcolm dà Marie per scontata, Marie non si vuole bene e non crede di meritare l’amore di Malcolm. L’ispirazione per la trama di Malcolm & Marie viene da un fatto accaduto proprio al regista: Sam Levinson, infatti, durante la prima di un suo film, ha dimenticato di ringraziare la moglie e ne è seguita una discussione sull’importanza di un simile gesto e di ciò che significa.
Ad una prima e superficiale valutazione, le ragioni di Marie potrebbero apparire un banale pretesto per litigare, ma c’è così tanto dietro quel mancato ringraziamento da tenere lei ed il suo Malcolm svegli tutta la notte a rinfacciarsi passato e presente, azioni e omissioni, tradimenti reali e presunti, scavando l’uno nell’inconscio dell’altra, in una sorta di meravigliosa seduta di psicoterapia reciproca.
L’attrice protagonista della serie TV Euphoria ha poi raccontato di aver utilizzato principalmente propri abiti di scena per il film (non che vi siano poi tanti cambi d’abito).
Tutto mi ha aiutato a sentirmi dentro la pelle e nel cuore di Maria, nelle sue illusioni perdute. La sequenza in cui sfoggio il mio kimono è una delle mie preferite.
La location è la meravigliosa Caterpillar House, un gioiello di architettura moderna a Carmel-by-the-Sea, in California e per la produzione, nel rispetto delle misure da contenimento del Covid19, sono state seguite linee guida fornite da un team di medici. Per cui non sono state utilizzate comparse o controfigure, soltanto John David e Zendaya con una sceneggiatura di appena sessantacinque pagine che, come solo due professionisti veri possono fare, hanno trasformato in un totale di quattro ore di girato!
Levinson non nasconde, con l’uso di quel morbido e rassicurante bianco e nero, di essersi ispirato allo stile di John Cassavetes, considerato il pioniere di un certo tipo di regia e di aver voluto che Malcolm & Marie fosse un omaggio ed una libera citazione al cinema americano. Inevitabile il paragone con La gatta sul tetto che scotta.
Zendaya ha voluto fortemente uscire dalla sua “comfort zone” ed è alla sua prima vera interpretazione nei panni di una donna adulta. Inoltre, va sottolineato che John David Washington, all’epoca del progetto intrapreso con Malcolm & Marie non era ancora il “Washington di Tenet” e dunque non godeva ancora della notorietà dirompente e planetaria seguita al successo del film, ma ha voluto ugualmente cimentarsi con un ruolo così impegnativo, su un set così atipico. Di lui Zendaya ha detto:
John David è stato un partner perfetto, mi ha molto aiutata, mi ha spronata. Recitare con un attore che ha conquistato un suo valore scrollandosi di dosso il peso e il privilegio di essere figlio di una star, nonché un già popolarissimo ex giocatore di football, è stato per me molto stimolante.
Malcolm & Marie è stato messo all’asta dopo una proiezione dei primi venti minuti e Netflix se l’è aggiudicato per trenta milioni di dollari. Considerando che il film è costato due milioni di dollari e mezzo ed è stato co-finanziato dal regista, Zendaya e John David Washington, i tre si sono potuti dividere una buona fetta di guadagni, al netto di una generosa donazione a Feeding America, organizzazione non profit che cura banche alimentari, mense e rifugi.
Malcolm & Marie è un film incredibile. Quando ho iniziato a vederlo, ho temuto di ritrovarmi a trascorrere due ore di pesante e magari inconcludente introspezione, ma mi ha totalmente rapita. E’ meraviglioso il realismo di cui ogni scena è intrisa, dal rientro a casa, sino al mattino seguente. Ogni gesto dei due, come coppia e come singoli, non è affatto casuale, sono sensuali e passionali e ogni parola proferita è talmente spontanea e realistica da dare la sensazione di star spiando i due da un punto d’osservazione privilegiato.
Malcolm sottovaluta e lo fa con una tipica superficialità tutta maschile, l’importanza di Marie nella sua vita, non soltanto in quanto sua fidanzata, bensì in quanto donna che ha di fatto segnato la sua esistenza, che ha intrecciato la sua esperienza, errori e successi, con quella di lui. Trascura la potenza e l’impatto che Marie e tutte le donne del suo passato hanno avuto su di lui.
Crede con inconsapevole superbia di aver realizzato un film che le omaggi, di aver quasi fatto loro un favore, ma invece sono tutte loro ad aver fatto di Malcolm l’uomo che è, ed il regista che è diventato. Deve soltanto comprenderlo, deve soltanto rispettarlo e deve soltanto ringraziare Marie con tutto il suo cuore, sinceramente.
Spero a Malcolm non dispiaccia se definisco Malcolm & Marie un Capolavoro.