In occasione del ritorno nelle tv italiane de L’Ultimo Samurai in data 25 settembre 2020 sul canale Iris scopriamo insieme chi era Jules Brunet, l’ufficiale francese le cui gesta hanno ispirato la pellicola del 2003 con protagonista con Tom Cruise.
Diretto da Edward Zwick, il film è ambientato nel Giappone del XIX secolo e racconta la parabola di un capitano americano che viene incaricato di addestrare le truppe nipponiche dell’imperatore Meiji attraverso le tecniche militari moderne, con lo scopo di eliminare i samurai ribelli presenti nel territorio.
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Raccontando avvenimenti realmente accaduti con diverse libertà, come anticipato, la storia de L’Ultimo Samurai non è basata su un soldato americano bensì su Jules Brunet, figura di spicco dell’esercito francese agli ordini di Napoleone III che venne appunto inviata in Giappone per modernizzare i samurai dello Shogun.
Con il ruolo di Capitano istruttore d’artiglieria, Brunet fu incaricato di insegnare alle truppe locali le più innovative tattiche militari e formarli all’uso delle armi tecnologicamente più avanzate. Ritrovandosi invischiato nella Guerra Boshin (1868-1869) che vide contrapposti i sostenitori dello shogunato Tokugawa e i fedeli all’imperatore Mutsuhito, tuttavia, l’ufficiale francese ignorò il richiamo in patria e decise a sorpresa di sposare la causa ribelle, proclamando la nascita della Repubblica di Ezo con Enomoto Takeaki eletto come presidente.
Dopo la sconfitta dell’esercito ribelle, inferiore di numero e dotato di scarsi armamenti rispetto alla controparte, Brunet riuscì a fuggire e fare ritorno in patria dove fu accolto come un vero e proprio “eroe dei due mondi“.
L’ultimo Samurai, curiosità sul film:
Come ben saprai Tom Cruise in molte produzioni alle quali ha preso parte non ha voluto utilizzare stuntman bensì ha voluto girare le scene più pericolose di persona.
Una scena è stata così pericolosa che quasi ci rimetteva la testa, sicuramente Tom è molto ben preparato, ma non possiamo escludere anche che abbia una buona dose di fortuna.
La scena incriminata è quella di un combattimento a colpi di spada con Hiroyuki Sanada (Ujio): durante le riprese Cruise era in sella ad un cavallo meccanico utile appunto per la simulazione del combattimento e, a quanto pare, fu proprio quest’ultimo a farlo finire quasi decapitato!
La macchina infatti incappò in un malfunzionamento tecnico e non si abbassò al momento giusto, lasciando che la spada brandita da Sanada finisse praticamente a un paio di centimetri dal collo di Cruise.
Insomma, se oggi abbiamo ancora tra noi l’attore di Top Gun non possiamo far altro che ringraziare la prontezza di riflessi della star di Hollywood.
Nel film L’ultimo samurai, che riprende ed unifica, in forma molto romanzata due eventi storici giapponesi, la guerra Boshin e la Ribellione di Satsuma, compare il personaggio di Katsumoto, interpretato in maniera magistrale da Ken Watanabe (che gli valse la candidatura all’Oscar).
Katsumoto è un personaggio che si rifà al militare giapponese Saigō Takamori, samurai del feudo di Satsuma che trovò la morte nella battaglia di Shiroyama. Takamori incarnò in pieno la crisi d’identità della sua nazione, divisa tra l’accoglienza del modernismo e la difesa degli antichi valori samurai: Takamori guidò i samurai, come il Katsumoto del film del 2003, cercando di combattere quel modernismo che si faceva ormai incombente, tentando di restare fedele e di difendere fino all’ultimo tradizioni e valori di un mondo, quello samurai, che correva il rischio di scomparire, diventando uno dei grandi eroi nazionali del Giappone.
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