Doom Patrol ci ha già impressionato con la prima stagione, disponibile su Amazon Prime Video. Nata come spin-off di Titans nel DC Universe, la serie tv segue una propria continuity e si svolge su una realtà parallela ad essa, come mostrato alla fine di Crisis on Infinite Earths. Lo show si ispira all’omonimo gruppo DC Comics creato da Bob Haney e Arnold Drake nel 1963 su My Greatest Adventure: il professor Niles Caulder, un ingegnere su una sedia a rotelle, accoglie nella sua villa Cliff Steele/Robotman, Rita Farr/Elasti-Girl e Larry Trainor/Negative Man, allontanati dalla società per il loro aspetto e per i poteri acquisiti dopo diversi incidenti.
Lo stesso anno, Stan Lee si ispira alla Doom Patrol per creare gli X-Men: il gruppo è simile per molti aspetti, ma l’età media dei mutanti è più bassa e i loro poteri non sorgono da incredibili incidenti, ma sono dovuti a mutazioni genetiche. Col tempo gli X-Men conquisteranno un grande successo prima come fumetti e poi soprattutto al cinema. Dal 15 febbraio 2019 anche il supergruppo DC Comics raggiunge notorietà grazie alla propria serie tv, che ritorna in Italia dal 28 Settembre di quest’anno con la seconda stagione. Ho visto i primi tre episodi della nuova stagione in anteprima e si prospettano altre divertenti avventure con Cliff & co., in cui non mancheranno riflessioni.
Doom Patrol: un’improbabile “famiglia” di metaumani
Nella prima stagione abbiamo conosciuto i membri della Doom Patrol e le loro origini. Cliff Steele (Brendan Fraser) era un pilota di auto da corsa, ma un incidente distrugge il suo corpo; Niles Caulder / Chief (Timothy Dalton) inserisce il cervello di Cliff in un corpo robotico per salvarlo.
Niles aveva già accolto nella sua dimora Rita Farr (April Bowlby) e Larry Trainor (Matt Bomer): la prima era una nota attrice degli anni ’50, ma il suo corpo divenne di gomma dopo l’esposizione ad una tossina e la sua carriera cinematografica andò in fumo; Larry, un ex-pilota collaudatore dell’Air Force degli Stati Uniti, durante un volo viene investito da una misteriosa energia ed ora ospita dentro di sé un essere di energia negativa.
Crazy Jane (Diane Guerrero), una ragazza con 64 personalità distinte, e Victor Stone/Cyborg (Joivan Wade), un ragazzo in parte robot, completano la disfunzionale famiglia della Doom Patrol. La scorsa stagione è dominata dallo straordinario villain Eric Morden / Mr. Nobody (Alan Tudyk): capace di viaggiare attraverso le dimensioni e manipolare la realtà, ha donato un sapore metanarrativo alla serie tv. Alla fine del primo episodio Mr. Nobody rapisce Niles e i 5 metaumani uniscono le forze per ritrovarlo, affrontando avventure ai limiti del possibile e ripercorrendo flashback per riscoprire se stessi.
L’incredibile vittoria finale contro Mr. Nobody lascia, però, diverse questioni aperte con cui la squadra inizia a fare i conti nei primi episodi della seconda stagione di Doom Patrol. Innanzitutto, avevamo lasciato i protagonisti a dimensioni ridotte: ora vivono nel plastico costruito negli anni da Cliff, cercando una soluzione per tornare normali.
Nel frattempo il gruppo non si fida più di Chief, dopo aver scoperto che ha nascosto le loro super origini dietro ad egoistiche bugie. Nonostante ciò, aiutano Niles a salvare sua figlia Dorothy (Abigail Shapiro), una ragazzina dotata di superpoteri difficilmente controllabili, membro fisso della Doom Patrol di queste nuove puntate. I componenti di questa atipica famiglia non vorrebbero perdonarlo, ma comprendono la pericolosità dei poteri della bambina e cercano di aiutarlo per proteggerla.
Doom Patrol 2 inizia con una scena in un circo, presentando il nuovo membro, Dorothy: ciò sottolinea ancora una volta il tema della diversità, che accomuna ogni membro del gruppo, emarginato dalla società e dalla vita che conduceva prima di ottenere i poteri. Un altro tema molto presente in questa seconda stagione è il rapporto tra padre e filgio: Larry, soprattutto nei consueti flashback, ricorda il suo comportamento verso i suoi figli, ma soprattutto Niles cercherà in ogni modo di non morire per proteggere Dorothy.
Nel frattempo anche Cliff cercherà di riavvicinarsi alla sua famiglia biologica, ma non sarà una missione semplice; Jane lo accompagna, ma non riesce a essere molto presente perché impegnata con un ammutinamento nell’Underground, il “luogo” psichico dove si trovano le altre sue personalità. Rita cerca di controllare il proprio potere per diventare a tutti gli effetti Elasti-girl. Vorrebbe mostrare i suoi miglioramenti a Vic, ma il ragazzo è in cerca di se stesso e di qualcuno per lenire il dolore della perdita della madre.
La seconda stagione di Doom Patrol riesce a conciliare le dinamiche di gruppo con quelle di ciascun individuo e non mancano improbabili villain come Red Jack, un essere quasi-onnipotente che si presenta come Jack lo Squartatore. Oltre la perdita dell’immortalità di Chief, manca probabilmente una costante minaccia come Mr. Nobody nella scorsa stagione; ma per giudicare l’intera serie tv aspetteremo le prossime puntate.