Il Premio Solinas compie trentacinque anni. Il premio è nato a La Maddalena per scoprire nuovi e giovani talenti del cinema italiano. Il premio è dedicato allo sceneggiatore scomparso prematuramente nel 1982, Franco Solinas. Oltre che al lungometraggio stesso, il premio è un riconoscimento alla miglior sceneggiatura proprio ad incentivare l’aspetto tanto amato da Solinas. Pensare che tra i tanti artisti vincitori del premio c’è Paolo Sorrentino. La peculiarità di questo concorso è che i progetti sono inviati in forma anonima. La fase finale è giunta alla trentacinquesima edizione e si svolgerà dal 23 al 27 settembre nella sua città di origine, La Maddalena. La manifestazione a La Maddalena verrà realizzata en plein air e diventerà un laboratorio a cielo aperto
Premio Solinas 2020 – La giuria
La giuria composta da ben ventiquattro tra sceneggiatori, registi, produttori, distributori, giornalisti, addetti ai lavori. I giurati che hanno deciso i nove finalisti e che decideranno il vincitore son:
Pedro Armocida, Enrico Audenino, Mariangela Barbanente, Carolina Cavalli, Teresa Cavina, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Silvia Ebreul, Alessandro Fabbri, Valentina Gaddi, Annamaria Granatello, Filippo Gravino, Guido Iuculano, Marcello Izzo, Laura Luchetti, Ilaria Macchia, Michele Pellegrini, Laura Pugno, Domenico Rafele, Stefano Sardo, Roberto Scarpetti, Massimo Torre, Lorenzo Vignolo, Stefano Voltaggio.
I finalisti 2020 del premio Solinas
I finalisti che stai per conoscere concorreranno, si per un premio ma anche per alcune sovvenzioni in denaro:
- Premio Franco Solinas Miglior Soggetto 1.000 euro
- Borse di sviluppo per un ammontare complessivo di 6.000 euro da suddividere tra i Progetti Vincitori e partecipazione al Lab di Alta Formazione, Sviluppo e business-oriented per gli autori vincitori delle Borse di Sviluppo.
Ora però è arrivato il momento di conoscere i veri protagonisti di questa finalissima 2020.
Dai, Ringo! (titolo originale Ringo) di Edoardo PUMA;
Sinossi: Dai, Ringo! è l’avventura tutto in un giorno di un solo, bugiardo e decaduto gigolò albanese dalla doppia identità. Minacciato da violenti creditori, la sua è una corsa disperata verso i soldi che salverebbero dallo sfratto la sorella e la madre, alle quali nasconde la sua identità di marchettaro.
Edoardo Puma è nato Edoardo Puma nasce a Roma il 5 febbraio del 1995. Nel 2017 si laurea in Lettere moderne all’università La Sapienza con una tesi sul doppio in Dostoevskij. Dal 2018 frequenta il corso di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia, mentre nel 2020, con un soggetto scritto insieme a Beatrice Baldacci, partecipa alla biennale college di Venezia.
Hybris (titolo originale Persefone) di Vincenzo Cascone e Eleonora Galasso;
Sinossi: Quando scopre di essere sterile, Persefone si convince per alcuni assurdi ed inesistenti presagi astrali di avere solo una possibilità di essere messa incinta. Quella possibilità si chiama Simone, l’illustratore che ha appena conosciuto (che non è il suo fidanzato Emanuele, e nemmeno il suo amante/amico, Cris). Divisa tra il desiderio di avere un figlio per non rimanere sola e la necessità di essere libera, Persefone dovrà imparare come convivere con le sue scelte sbagliate e le tante ansie: il suo personalissimo Maelstrom.
Vincenzo Cascone, napoletano di origine, si laurea con lode in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 2015 consegue il diploma in Crossmedia e Interactive Storytelling presso la Scuola Holden di Torino. Nel 2017 con Titano riceve il premio alla migliore sceneggiatura per lungometraggio dell’8° Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador. Nel 2019 con il progetto di serie tv Ingannamorte & Figli vince il Premio Carlo Bixio alla miglior sceneggiatura.
Eleonora Galasso. Palermitana di origine, si laurea con lode al DAMS di RomaTre. Nel 2017 consegue il diploma in Serialità alla Scuola Holden di Torino. Nel 2018 è tra i selezionati del Canneseries Institute, residenza internazionale finanziata da Canal Plus. Nel 2019, con il progetto Ingannamorte & Figli, vince il Premio Carlo Bixio alla miglior sceneggiatura. Nel 2020, con il progetto Labeless partecipa al SeriesLab. Sempre nel 2020 è co-sceneggiatrice de La notte di Agostino il Topo, adattamento della pièce teatrale di Franco Scaldati, attualmente in produzione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Il laureando (titolo originale Livio) di Maurizio Amendola
Sinossi: Livio è un giovane universitario che mente a chiunque sulla propria carriera di studi fino a invitare la sua famiglia a una laurea che non esiste. L’ingresso nella sua vita di Eva lo porta ad aprire una via di fuga in cui si nasconde la possibile salvezza.
Maurizio Amendola è nato nel 1985, è cresciuto a Crotone. Ha co-sceneggiato il film Babylon Sisters di Gigi Roccati. È stato due volte finalista al SeriesLab Italia con concept originali di serie tv. È uno dei primi writer-in-residence del progetto europeo Connecting Emerging Literary Artist, un suo racconto è apparso sulla rivista olandese De Optimist. Fa parte di un’antologia di racconti sportivi di prossima uscita per la casa editrice 66th&2nd.
La bassa (titolo originale Le città della pianura) di Adriano Candiago e Francesco Sossai;
Sinossi: In Veneto, una notte, due amici decidono di partire da una remota località delle Dolomiti per andare a bere l’ultima a Venezia. Devono ingannare il tempo prima dell’arrivo di Genio, l’amico degli anni giovanili e vero eroe delle loro vite, che sta ritornando dopo vent’anni di auto-esilio in Argentina.
GLI AUTORI
Adriano Candiago è nato a Brandsen, in Argentina, nel 1984. Si trasferisce a Pordenone con la famiglia ancora giovane. Si diploma in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il suo cortometraggio Risorse Astratte consegue numerosi premi. Collabora da alcuni anni con la scuola di animazione Big Rock di Treviso per la quale ha scritto e diretto due corti di animazione anch’essi presentati a vari festival nazionali ed internazionali, Il Bacio e Pat.
Francesco Sossai è nato a Feltre, in provincia di Belluno nel 1989. Durante gli anni del Liceo comincia a girare cortometraggi e mediometraggi. Consegue una laurea in Lingue e Letterature Moderne all’Università La Sapienza di Roma. Viene ammesso al corso di regia della DFFB Deutsche Film- und Fernsehakademie di Berlino dove segue corsi con Bela Tarr, Apitchapong Weerasetakul, e Pedro Costa. Il suo lungometraggio di diploma, dal titolo Altri Cannibali è attualmente in post-produzione.
Lo sconsegnato (titolo originale L’asino che imparò a parlare) di Marco Borromei e Margherita Panizon;
Sinossi: Siamo negli anni Settanta, sull’isola prigione dell’Asinara in Sardegna. Salvatore Udda, detto Sasà, viene sconsegnato per buona condotta: libertà vigilata in cambio di lavoro agricolo. Il suo supervisore è Baptiste Valery, agronomo còrso duro e severo, che gli affida per il lavoro nei campi Bobò, l’asino a cui sua figlia Lena è molto affezionata. Grazie a loro, Sasà imparerà cosa significa essere amati e scoprirà la sua personale forma di libertà – che avrà forma di un asino.
Marco Borromei nasce il 20 aprile 1986 a Messina. Nel 2012 consegue la laurea specialistica in Forme e Tecniche dello Spettacolo presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università La Sapienza di Roma. Il suo corto di diploma del CSC La Santa che Dorme di Laura Samani viene selezionato in concorso nella sezione Cinéfondation del Festival di Cannes 69 (2016). Il primo lungometraggio di cui firma soggetto e sceneggiatura è Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire, selezionato alla Settimana Internazionale della Critica durante il Festival di Venezia 75 (2018). Scrive la seconda stagione di Skam Italia insieme al regista Ludovico Bessegato, e collabora alla stesura della terza stagione (2018/2019).
Margherita Panizon nasce il 19 novembre 1989 a Trieste. Nel 2013 si laurea all’University of Reading (UK) in cinema e teatro. Nel 2016 scrive e dirige il suo primo lungometraggio documentario: Non può essere sempre estate presentato in anteprima nazionale all’Extra doc festival al Maxxi di Roma e in anteprima internazionale al Festival Annecy cinéma Italien. Nell’ultimo anno ha curato la regia e realizzato le riprese del backstage per la serie televisiva L’amica Geniale – Storia del nuovo cognome diretto da Saverio Costanzo e Alice Rohrwacher. Ha firmato il soggetto e la sceneggiatura del corto intitolato La nuvola, vincitore del premio per la scrittura del Festival Mix di Milano.
L’uomo e il bambino (titolo originale Mio padre è un’isola) di Riccardo Cincotto
Sinossi: Un uomo senza lingua e un bambino vivono da soli in un’isola ai margini del mondo. Un giorno un velivolo infuocato si schianta sulla spiaggia rompendo il fragile equilibrio delle loro vite. Senza saper comunicare tra loro, il padre cercherà di proteggere il bambino da tutto, meno che da sé stesso.
Riccardo Cincotto nasce a Venezia nel 1995. Dopo periodi di studio all’estero in Australia e in Francia, si laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste nel 2017. Nel 2019 partecipa come imprenditore culturale al progetto europeo Culture Backstage e ottiene il diploma biennale alla Scuola Holden di Torino nel College Cinema. Nel 2020 vince un concorso per entrare nella factory creativa Eggers 2.0 e presenta il cortometraggio Teresa al Rome Indipendent Film Festival.
Menocentonovantaseigradi (titolo originale NON SVEGLIARMI QUANDO TE NE VAI) di Emanuele Sana
Sinossi: Giulio nel 2029 ha 35 anni, viene risvegliato dopo essere stato crioconservato per cinquant’anni e curato del male che l’aveva fatto morire. Anna, sua moglie, non c’è più: è stata lei a sua insaputa a utilizzare tutti i risparmi per farlo criogenizzare regalandogli così una nuova vita futura. Giulio nel 2029 deve capire come convivere con i ricordi e due figli più vecchi di lui di oltre vent’anni.
Emanuele Sana dopo la laurea in regia cinematografica si forma professionalmente a Los Angeles frequentando accademie e master in regia e scrittura cinematografica e televisiva, workshop di effetti speciali e post produzione. Dal 2004 è regista freelance di spot, corporate, serie televisive, documentari, cortometraggi, opere multimediali per eventi. Nel 2009 è uno dei registi del film a episodi Feisbum. Nel 2015 scrive con Erri De Luca e dirige La musica provata, film musicale tratto dall’omonimo libro, vincitore del Festival Libero Bizzarri. Nel 2016 scrive e dirige Caronte, pilota di serie televisiva, vincitore del Roma Web Fest, del SWF e selezionato in numerosi festival internazionali.
Samùsca di Lorenzo Righi.
Sinossi: In un paesino dell’entroterra sardo dove nemmeno il mare è mai arrivato, si consuma il rapporto conflittuale tra due gemelle di mezza età che non possono fare a meno l’una dell’altra. Colomba è paralizzata dalla nascita e vive del sostegno della sorella Gonària, che ha dedicato la vita a lei. Ma per cosa? La morte del padre decreta Colomba come unica erede, e solo l’arrivo di un forestiero, Antonio, sembra riportare un po’ di luce nella solitudine e nel livore di Gonària. Si può essere gelosi di una donna a cui la vita ha tolto tutto? Sì, se quella donna è identica a te, e il suo vero nome è Samùsca.
Lorenzo Righi si è laureato in lingue straniere e diplomato in drammaturgia e sceneggiatura presso l’Accademia Silvio d’Amico a Roma, ha intrapreso un percorso parallelo come sceneggiatore e story editor per cinema e TV. Come story editor ha curato lo sviluppo e la realizzazione di progetti per cinema e televisione, tra cui il premiato docufilm di RAI 1 Figli del Destino. Nel 2017 è risultato vincitore del Premio Bixio per il Miglior Concept.
Sophie (titolo originale Braquemard) di Mattia Caprilli;
Sinossi: Francia, XV secolo. Sophie de Roan è la giovane figlia di un nobile decaduto che viene data in sposa a Charles de Never, il più ricco tra i Baroni. Purtroppo, Charles è un uomo gretto che la tratta brutalmente. Al contrario di Guy, suo fratello, Maresciallo che incarna tutti i valori della cavalleria. Tra Sophie e Guy scoppia la passione, ma lui nasconde un segreto terribile. Sophie scoprirà che per avere l’uomo che ama e la vita che ha sempre sognato, dovrà diventare un mostro peggiore di lui.
Mattia Caprilli è nato a Roma il 27 maggio del ’92 ed ha vissuto a Paliano, in provincia di Frosinone, da quando ha sei anni. Dopo la laurea triennale al DAMS di Roma Tre ha studiato sceneggiatura alla Scuola Romana di Fumetto e ha scoperto che, forse, gli sarebbe piaciuto scrivere per campare. Con alcuni compagni di scuola ha partecipato alla nascita della Blackboard Autoproduzioni, con cui ha iniziato a scrivere e pubblicare fumetti auto-prodotti. Nel frattempo, ha finito la magistrale e si è iscritto al corso di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia e ora è al secondo anno. Fondamentalmente ha sempre amato le storie e gli piacerebbe imparare a raccontarle nel modo migliore.