“In questo momento siamo la rappresentazione fisica del nostro pensiero, della nostra idea condivisa, per la quale le vite dei neri sono importanti – Black lives matter… vi parlo dal profondo del cuore. Non so se dopo quello che dico avrò una carriera, ma che si fotta la carriera… ogni persona nera qui presente non può dimenticare tutte le volte in cui qualcuno gli ha ricordato il proprio colore. Ho bisogno che capiate quanto questa merda sia dolorosa. Dovete capire quanto sia doloroso dover ricordare tutti i giorni quanto la propria razza non conti niente… Oggi siamo qui per ricordare persone innocenti, morte nel fiore degli anni. Non sappiamo cosa George Floyd avrebbe realizzato o cosa avrebbe fatto Sandra Bland [ndr: una donna trovata morta in Texas, nella sua cella, nel 2015], ma oggi faremo in modo che questo sia un pensiero sempre presente nelle menti dei più giovani“. Questo ha detto John Boyega, attore inglese, intervenendo alla manifestazione a Downing Street.
La Lucasfilm (ora Disney) ha manifestato la sua solidarietà con l’attore: “Lucasfilm sta con John Boyega e con il suo messaggio. Le vite dei neri sono sempre state importanti, hanno sempre contato. Il male rappresentato dal razzismo deve finire. Ci impegniamo a far parte del cambiamento da lungo atteso in questo mondo. John Boyega, sei tu il nostro eroe“. Un bel passo in avanti per la Disney, che non ha mai badato troppo ai luoghi comuni razziali, per poi invece, all’improvviso, censurare un loro film abbastanza anodino come I racconti dello zio Tom, e ora appoggiano il movimento antirazzista. Anche se la cosa non convince fino in fondo, siamo contenti.
Un po’ meno contenti siamo della risposta italiana ai fatti di Minneapolis: ci sono state tre manifestazioni (almeno nella mia zona), una organizzata dai sindacati di base, una dal movimento “Non una di meno”, una dalla sinistra istituzionale, ovviamente da tenersi in date rigidamente diverse; per evitare contagi da covid19? sarà.