La ragazza è pronta per affrontare qualsiasi battaglia. Il 2 giugno 1946 gli animi di adulti e bambini erano colmi di gioia per ciò che stava accadendo. Era un momento topico della nazione in cui c’era chi se ne rendeva conto e chi no; c’era da un lato chi osteggiava la nascita della Repubblica a favore della consumata monarchia e viceversa. Il tutto però fu solo una progressione di contrasti tra due fazioni: monarchici e repubblicani. Le contese e i dissapori furono dappertutto e in tutti gli ambienti. A nulla valse il volere dei primi, che avevano denunciato brogli elettorali e proponevano un nuovo conteggio. Per tanti anni si è discusso di una possibile strategia complottista; a metà anni ’80 con la trasmissione Mixer di Giovanni Minoli, attraverso un numero considerevole di fake news, fu riproposta la teoria del complotto. Per raffigurare meglio la situazione ci viene in soccorso l’Albertone nazionale che, grazie a un regista molto schietto, Dino Risi, riesce a farci capire i differenti stati d’animo che si ebbero quella notte in cui venne proclamata la nascita della Repubblica italiana.
2 giugno – Finalmente in Italia hanno votato le donne
Per la prima volta furono chiamate a votare anche le donne. Fu una svolta per le donne che per la prima volta si tolsero il grembiule da cuoca per rivestire un ruolo fondamentale: contribuire al Referendum per stabilire se l’Italia dovesse continuare ad essere una monarchia oppure rinascere a Repubblica, come già accadde nell’antica Roma nel 509 a.c. Le accortezze poste in quell’occasione furono molte, la più importante imposta dallo scrutinio era per le donne. Fu messo come imposizione alle donne di non usare il rossetto. Tu ora mi chiederai “Perché tutto ciò?” Presto detto. Il tutto è dovuto alla storicità dell’evento e non si voleva nessuno scandalo e soprattutto nessun broglio. Le schede elettorali all’epoca non erano così particolari come adesso; infatti, il voto doveva essere messo in un contenuto a mo’ di lettera e poi sigillato. Quindi se una donna fosse uscita con il voto, si sigillato, ma imbrattato di rossetto, sarebbe stato facile ricondurre quel voto al volto di chi aveva preferito la Repubblica o la Monarchia, ed ancor più poteva essere resa non valida. Questa ricorrenza fu messa in secondo piano da seri problemi che il paese dovette affrontare, per esempio con la crisi economica degli anni Settanta e gli anni bui che seguirono. A dar maggior rilievo non solo alla ricorrenza in sé ma anche alle Forze Armate, alle Forze dell’Ordine e a tutti gli organi dello Stato che mettono la propria vita a servizio della nazione, Carlo Azeglio Ciampi, quasi oramai venti anni fa, ridette alla festa la stessa importanza che aveva prima, istituendo nuovamente il 2 giugno giorno di festa nazionale e non la prima domenica di giugno, come era stato dagli anni ’70. Anche noi di iCrewPlay Cinema teniamo a sottolineare l’importanza di questa giornata, simbolo di rinascita e di unione, soprattutto dopo aver affrontato questa pandemia, che ha recluso molti in casa, che ci ha fatto dire addio alle persone care, ma che non ci ha piegati, anzi ci ha resa più forti affinché vincessimo noi questa battaglia. Un risultato che si potrà ottenere restando uniti, anche se distanti ancora per un po’; noi cinefili aspettiamo anche la riapertura delle sale cinematografiche per apprezzare le pellicole come abbiamo fatto per anni.
Buona Festa della Repubblica, buon 2 giugno a te e a questa giovincella repubblicana di appena settantaquattro anni. Non potevo accomiatarmi senza il tradizionale volo delle frecce tricolori per descrivere la grande forza di unione che ci deve aggregare sì, ma responsabilmente. Un viaggio su tutta l’Italia percorrendo i luoghi principali. Tu cosa farai in questa giornata?